La felicità è reale solo quando condivisa. (Christopher McCandless – Into The Wild)
Se scivolare sull’acqua rende cosi’ felici i windsurfisti a tal punto da rendere lo sport del windsurf per molti una vera e propria filosofia di vita, che cosa ci puo’ essere di meglio di poter condividere questa felicita’?
E’ da questo presupposto che e’ partita l’iniziativa di RIWmag e del Circolo Nautico Loano che hanno invitato i ragazzi dell’ADSO (Associazione Down Savona Onlus – www.adsosavona.it) ad un pomeriggio di iniziazione alla tavola a vela.(Wday#2)
L’evento si e’ svolto giovedi’ 13 agosto (2015) presso la sede del Circolo Nautico Loano (SV – www.circolonauticoloano.it/) e ha visto coinvolti E.P., responsabile di RIWmag, Cesare Vignola e Franco Barreca come rappresentanti del Circolo Nautico Loano, i ragazzi della squadra agonistica di Loano (Francesco, Simone, Davide, Carola, Matilda, Marta, Sara e Gioele) ma soprattutto loro, i ragazzi diversamente abili: Serena, Francesco, Anna, Letizia, Carlotta, Matteo e Leonardo accompagnati da alcuni loro genitori e dai due accompagnatori Vania ed Ezio.
Il pomeriggio e’ iniziato con un breve discorso di benvenuto da parte di E.P.: “il windsurf e’ emozione e liberta’. 5 anni fa ho avuto proprio qui un incontro con i ragazzini di questo Circolo, allora principianti (Wday#1), ed oggi ho il piacere e l’onore di leggere i loro nomi nelle classifiche degli eventi nazionali e internazionali della classe T293. Spero che questa esperienza possa piacere a voi altrettanto quanto evidentemente e’ piaciuta a loro!”
I giovani ospiti erano combattuti tra la voglia e l’entusiasmo di imparare qualcosa di nuovo e un po’ di timore nel doversi confrontare con una nuova attivita’. Come primo step ci sono state delle prove di equilibrio sulle tavole sull’acqua ma senza vele.
I giovani agonisti del Circolo erano guidati sotto l’attento occhio di Cesare Vignola e Franco Barreca mentre le evoluzioni dei nuovi principianti venivano osservate con stupore e divertimento dai loro accompagnatori.
Come secondo step si e’ giocato facendo a gara pagaiando seduti sulla tavola (ancora senza vele). Su ogni tavola alla prua un ospite ADSO e alla poppa un giovane agonista.
E poi finalmente il momento tanto atteso da tutti, salire sul windsurf. Le condizioni meteorologiche erano perfettamente calme con una leggera brezza da ponente.
Alcuni con qualche difficolta’ iniziale, altri con maggiore destrezza e intraprendenza, alla fine della sessione tutti i partecipanti sono riusciti a restare in equilibrio da soli e a fare qualche metro senza l’aiuto di nessuno e con grande soddisfazione di tutti i presenti.
Conclusa la parte sportiva si e’ passati alla merenda con le tipiche pizze e focacci liguri e qui se ne sono viste davvero delle belle: alcuni dei ragazzi diversamente abili, forse complice la fame dopo un pomeriggio passato sulla tavola a vela, hanno davvero fatto man bassa del cibo disponibile sul tavolo.
Infine appagato lo stomaco si e’ passati agli attestati di partecipazioni e ad alcuni gadgets sia per i nuovi adepti del windsurf che per i ragazzi della squadra agonistica la cui generosa collaborazione e’ stato uno degli elementi chiave per la riuscita di questo pomeriggio emozionante per tutti.
Le chiacchiere di fine giornata sulla spiaggia con alcuni dei genitori e dei responsabili ADSO hanno infine messo in luce alcuni aspetti della quotidinita’ e del percorso di questi ragazzi “speciali”.
Possono essere diverse le difficolta’ che ognuno di loro e le loro famiglie devono affrontare in piu’ rispetto a quelle incontrate dai ragazzi “normalmente abili”. A volte le cose piu’ banali e scontate per gli altri per loro possono essere delle vere e proprie conquiste, come sapersi orientare lungo un percorso cittadino e saper tornare al punto di partenza senza perdersi, oppure saper gestire in modo indipendente e autonomo un lavoro, spesso nell’ambiente alberghiero, oppure saper gestire alcuni comportamenti eccessivi come per esempio mangiare per ingordigia (qualcuno e’ riuscito a mangiarsi 15 tranci di pizza oltre ad alcuni tranci di focaccia e alle patatine). Eppure, nonostante queste montagne costantemente da scalare, questi ragazzi sanno avere e dimostrare delle proprie risorse fuori dal comune e con i loro genitori sanno offire dei grandi sorrisi e dei momenti di profonda semplicita’.
L’Associazione Down Savona Onlus è nata il 15 Aprile 2003 per volontà di un gruppo di genitori di persone Down della provincia di Savona.
L’ADSO si propone di:
– Progettare iniziative atte a migliorare la qualità di vita della persona Down in ambito scolastico, lavorativo, sociale.
– Promuovere convegni, corsi di aggiornamento, collaborazioni con enti che perseguono obiettivi contenuti nel suo statuto.
– Favorire, nella provincia di Savona, una rete di collegamento tra i vari progetti riabilitativi, di autonomia, di inserimento lavorativo che non perda di vista la persona Down inserita nel suo contesto sociale.
– Sostenere progetti relativi al “Dopo di noi“ che permettano la più ampia autonomia alla persona Down adulta in rapporto alle abilità raggiunte.
DOPO DIECI ANNI DI ATTIVITA’
I responsabili ADSO hanno iniziato nel 2003, senza soldi, senza sede e con tante idee. Hanno poi ottenuto un container dalla scuola edile di Savona, lo hanno attrezzato ad ufficio con l’aiuto della fondazione De Mari, e lì hanno steso i primi progetti, sempre rivolti ad aumentare l’autonomia dei ragazzi per includerli nella vita sociale del territorio in cui abitano. Ora i progetti vengono sviluppati nella loro sede in via San Lorenzo, ma alcuni sono ancora in essere oggi.
A 8 anni dal loro inizio uno di questi è: “Io sono Marco, sono down e vorrei …” progetto educativo-sociale che vede i ragazzi uscire una sera a settimana per recarsi al Bowling, andare a mangiare una pizza, andare in discoteca, a qualche sagra, al cinema o a teatro. Tutto questo per farli sentire come ogni altro ragazzo della loro età, farli accettare dalla comunità e renderli il più possibile autonomi nel vivere la città con le opportunità che offre a tutti, avvalendosi della collaborazione di educatori professionisti.
Oltre alle attività sportive sostenute (pallavolo, bocce, calcio, sci, nuoto) l’ADSO si e’ associata a Special Olympics Italia e partecipa agli eventi sportivi che ogni anno vengono organizzati per le persone con disabilità intellettiva. Un ragazzo ADSO ha partecipato con successo ai mondiali di Snowboard che si sono svolti in USA nella Sun Valley, un altro è stato convocato per lo sci in Corea, e la loro squadra di pallavolo è andata in Grecia ai mondiali. Ma aldilà dei risultati, ciò che riempie di soddisfazione i responsabili ADSO è di aver migliorato la qualità della quotidianità dei loro ragazzi perché l’evento sportivo è a cadenza annuale, l’allenamento invece avviene tutto l’anno e li aiuta a potenziare le loro abilità.
Ulteriori dettagli su www.adsosavona.it
text & photo: www.RIWmag.com