Qualche settimana prima dell’inizio della Aloha Classic 2018 RIWmag si era messa d’accordo con Matteo Spanu (99NoveNove, Gaastra, AL360, MaverX) per preparare i report di questo evento al quale avrebbe dovuto partecipare con suo figlio Nicolo’ (Tabou, Ga Sails, MaverX, Al360).
A poche ore dall’inizio delle gare pero’ RIWmag ha ricevuto un messaggio da Debora, moglie di Matteo e madre di Nicolo’: “purtroppo Matteo non può fare la gara perché sta male, e’ in ospedale e non potrà fare gli articoli! Scusateci”
Matteo e’ mondialmente rinomato per le sue grandissime doti sportive e umane. Se Matteo, dopo essere andato fino a Maui, a poche ore dalla gara era finito all’ospedale e non aveva potuto informarci di persona dell’incidente significava che era successo qualcosa di davvero serio.
Quindi la nostra prima risposta e’ stata: “Ci dispiace tantissimo, non ti preoccupare! Pensa a Matteo! Noi ce la sbrighiamo!” e dopo un paio di giorni siamo riusciti finalmente a sapere qualcosa di piu’ di nuovo da Debora: “purtroppo ha avuto 4 arresti cardiaci, ora è fuori pericolo ma è stata dura”
Poi per fortuna Matteo e’ riuscito a uscire dall’ospedale giusto in tempo per le gare youth della Aloha Classic dove il figlio Nicolo’ ha fatto man bassa di titoli: quarto youth, secondo U17, primo PWA U15 e grazie a questi risultati vice campione mondiale U15 del PWA Youth Wave World Tour 2018.
Ma ripercorriamo insieme a questi due protagonisti le vicende di quei giorni.
RIWmag: Matteo grazie al tuo stile di vita da sportivo ti sei sempre mantenuto in ottima forma. Cosa ti e’ successo alla vigilia della Aloha Classic e come hai vissuto quei momenti?
Matteo Spanu: Un saluto a tutti i lettori di RIWmag prima di tutto. Forse l’età inizia a farsi sentire. Le cause del malore penso si possano collegare ad un insieme di cose come fuso orario (ben dodici ore), non essermi riposato abbastanza ed esser entrato subito in acqua per svariate ore, una pessima alimentazione (che per chi fa molta attività fisica è fondamentale), i due giorni prima dell’accaduto ho saltato il pranzo perché qua è veramente difficile alimentarsi correttamente, al tutto si è aggiunto un virus (curato per due giorni veramente male) che trovandomi debole ha fatto il resto; taglio corto scrivendo che ho avuto quattro arresti cardiaci (il primo in casa e gli altri tre in ospedale causati da un eccessivo e insistente necessità da parte degli operatori di vari prelievi di sangue). I giorni successivi sono stati pesanti sicuramente per Debora che si è presa un bello spavento.
Io sono molto razionale, ho cercato di dimenticare subito e andare avanti anche se fisicamente ero una m…a . Purtroppo sono malato in testa e il mio unico pensiero era quello di rientrare il prima possibile in acqua (ovviamente Debora questo non lo sa fino a che non legge questa intervista, Debora tutto OK!!! hahahahahaaaaaaa) e seguire la gara di Nico e mio nipote Alessio.
RIWmag: Nicolo’, tutto era pronto per partecipare alle gare ma … dover accompagnare il proprio padre al pronto soccorso in quelle condizioni non deve essere stato emotivamente facile per un giovane figlio come te. Come hai vissuto quei momenti?
Nicolo’ Spanu: Ciao RIWmag, grazie di questa intervista, sono stati momenti difficili soprattutto per mia madre, ma io non so come ma ero molto tranquillo, inconsciamente sapevo che non sarebbe successo niente, ho reagito razionalmente dando una mano a mia madre.
RIWmag: Matteo, dopo un paio di giorni finalmente eri fuori pericolo e insieme a tutta la tua famiglia avete potuto tirare un sospiro di sollievo. Come stai adesso e quando potrai tornare a fare windsurf come prima?
Matteo Spanu: Si, diciamo che dopo tre\quattro giorni mi hanno dimesso per la mia gioia e un po’ meno per quella di Debora; penso che i ragazzi non hanno capito perfettamente quello che è successo, sicuramente la giovane età ha fatto il suo, ed è meglio cosi’. Ragazzi io sono rientrato già in acqua, ovviamente il primo giorno un’ora, e poi ho ascoltato il mio corpo per capire fino a dove posso arrivare giorno per giorno. L’unico dolore che fisicamente sentivo e che ormai non sento più era nel torace per via di tre massaggi cardiaci dovuti all’ assenza di battito cardiaco per più di venti secondi dei giorni precedenti. La stanchezza dovuta a tutto questo trambusto ormai è quasi un ricordo. Domani si ritorna per la quinta volta in acqua.
RIWmag: Nicolo’, tuo papa’ e’ riuscito a uscire dall’ospedale appena in tempo per le tue heats. Come sei riuscito di colpo, dopo tutto quello spavento, a ritrovare la concentrazione e la determinazione per scendere in gara?
Nicolo’ Spanu: Io sinceramente non mi sono spaventato, sarà forse per la mia giovane età ma forse non mi sono reso conto del pericolo che ha corso mio padre. Comunque prima di entrare in gara ero molto concentrato e prima di ogni heat mio padre mi dava dei consigli, ed è stato vicino a me tutta la gara, senza ricordare i giorni passati e mantenendo la concentrazione per la gara.
RIWmag: Matteo, la tua gara ormai era irreversibilmente compromessa. In compenso Nicolo’ e’ riuscito a compiere un vero e proprio capolavoro meritandosi i complimenti di tutti e sappiamo bene come ottenere complimenti in uno spot wave super tecnico come Hookipa sia molto difficile, soprattutto per quei riders che qui non sono di casa. Cosa pensi della prestazione di Nicolo’? E’ riuscita a compensare la tua delusione per non aver potuto partecipare alla Aloha Classic 2018?
Matteo Spanu: Purtroppo si, la mia gara è andata a farsi benedire, mentre quella di Nicolò e Alessio (mio nipote) dovevano ancora iniziare, ho cercato di gasarli e dargli i giusti suggerimenti. Alessio è andato benissimo concludendo la categoria amatori (non fatevi ingannare dalla parola amatori perché i primi otto sono agonisticamente arrabbiati come diavoli qui a Maui) con un’ottima quinta posizione su trentadue iscritti per me molto discutibile e la chiudo qui scrivendo “bravo Alessio”.
Le gare di Nicolò sono state molto belle perché i partecipanti nonostante la giovane età avevano un livello altissimo, i fratelli Schettewi, i rider giapponesi come Ischii e Takuma che partecipano anche a varie gare PWA, e i vari hawaiiani. La soddisfazione maggiore per me è stata quella di aver centrato la finale under20, anche se si è classificato quarto, ma era l’unico quattordicenne contro ragazzi di 17\18 anni. Felicissimo degli altri due risultati e cioè secondo under17 e primo under15 che lo incorona con il secondo posto in Spagna a vicecampione del mondo under15 PWA. Sicuramente tutti questi ottimi risultati, compreso quello di Alessio, hanno compensato la mia non partecipazione a questo evento.
RIWmag: Nicolo’, ti saresti mai aspettato tutto questo successo sia in termini di risultato che di compliementi ricevuti? A questo punto quali sono i tuoi programmi sportivi per il 2019?
Nicolo’ Spanu: Sono felice per i risultati nell’ Under15 a Maui che mi hanno fatto conquistare il titolo di vicecampione del mondo Under15 PWA. Mentre sono super soddisfatto di essere arrivato secondo Under17 e quarto Under20. Per il momento con la mia famiglia stiamo valutando la partecipazione anche quest’anno al PWA YOUTH ad Almerimar che si terra’ dal 2 al 6 gennaio. Sicuramente parteciperò al mondiale IFCA slalom, mentre per l’estate mio padre sta valutando di portarmi a Pozo e in Marocco. Poi si vedrà per il resto della stagione.
RIWmag: Concludiamo questa intervista ringraziando di cuore la famiglia Spanu per come, nonostante la criticita’ di quanto accaduto, abbia saputo comunque tenerci al corrente della situazione. Poi facciamo in nostri piu’ sinceri in bocca al lupo a Matteo per una pronta guarigione ed un veloce recupero. Ed infine esprimiamo i migliori complimenti per i risultati di Nicolo’ augurandogli che questi siano solo i primi di una lunga serie!
interview: www.RIWmag.com
photo: Debora Pirastu