Nel 2014 Bruno Martini (RRD, Circolo Surf Torbole) ha accompagnato RIWmag con i suoi report dalle gare italiane di slalom.
Giovane emergente gardesano RIWmag lo ha raggiunto per fare il bilancio della stagione 2014 e delineare le prospettive per la stagione 2015.
RIW: Qual’e’ stato il tuo risultato finale per il 2014? Ne sei soddisfatto?
B.M.: per quanto riguarda questo anno a livello di risultati in gara sinceramente non sono per niente soddisfatto, purtroppo è così e non si può pretendere che per forza ogni stagione sia meglio dell’altra a livello di risultati, anche se sinceramente sono cresciuto molto di più di qualunque altro anno.
RIW: Qual’e’ stato il momento piu’ difficile della stagione 2014?
B.M.: sicuramente uno dei momenti più difficile per me è stato ad inizio stagione con l’immediato cambio delle vele, perché ho speso molto tempo ad abituarmi ma poi il feeling è stato trovato, e a parte la one-hour, dove mai prima d’ora ho sofferto una gara di windsurf fisicamente e mentalmente, non ho avuto altri acciacchi diciamo. Non so come mai, credo di aver preso la vela sbagliata troppo grande, tutti erano in 8,6 ma ero convinto che il vento calasse visto le previsioni e i precedenti giorni di vento molto leggero. Cosi’ pensavo di andare meglio negli ultimi 20-30 minuti della gara dove solitamente incominci ad essere più stanco e incominci a oscillare avanti ed indietro sulla tavola come una boa per mantenere l’equilibrio, ma invece e’ stato il contraio, sono partito e non avevo velocità e dopo nemmeno 4 bordi avevo le gambe e le braccia piene di acido lattico, mentre guardavo l’orologio e mi accorgevo che eravamo appena a 15′ dall’inizio. Per la prima volta ho pensato di non farcela. In effetti è stato così, dopo altri 5 minuti mi sono aperte le mani e sono finito in acqua con le papere. Non riuscendo più a tenere il boma sono rietrato devastato, ero rosso come un peperone. Il giorno dopo accusavo acciacchi alle braccia come Alberto è ho temuto di fare la stessa fine visto che avevo gli avambracci tenuti insieme dal tape, ma alla fine mettendo la 8,6 sono riuscito a fatica (e perdento posizioni) a finire la gara in 6ta posizione. Per me è stato un fine settimana duro ma mi ha fatto crescere, soprattutto vedere A2 (Antoine Albeau) in gara mi ha aiutato.
RIW: Qual’e’ stato il momento piu’ bello della stagione 2014?
B.M.: per me uno dei momenti più interessanti sono stati tutti i test con Gigi e John dove abbiamo visto i nostri frutti e i miglioramenti nelle vele, questo mi ha portato soddisfazione, e diciamo che ha compensato alcune mancanze nei risultati.
RIW: Quali sono attualmente i tuoi punti forti e quali quelli da migliorare?
B.M.: sicuramente un punto di forza e’ che per esempio io e Gigi siamo molto amici e c’è grande collaborazione e sintonia. Questo aiuta molto a semplificare i test, riusciamo ad aiutarci l’uno con l’altro. Poi secondo me Gigi è molto tecnico venendo anche da classi olimpiche. Punti da migliorare? Secondo me tutti abbiamo tutto da migliorare: cerchiamo sempre di essere il più attenti possibile a tutte le piccolezze al completo, dalla pinna fino all’ultima stecca della vela, essendo uno sport molto complesso e a contatto con due elementi imprevedibili. Secondo me devi essere pronto a tutto e se necessario rompere anche degli schemi comuni, perchè a volte devi rischiare un’incertezza per avere una certezza, almeno io la vedo così.
RIW: Quali sono I tuoi obiettivi per il 2015?
B.M.: per quanto riguarda il 2015, è lungo e impegnativo, lo sarà con i test e con le gare, visto che questo anno ci sarà anche l’EURO CAP, un bel circuito di un livello molto interessante. Credo che mi concentrerò lì maggiormente e vedremo cosa riuscirò a estrapolare, ma non nego che come tutti gli anni sono molto ambizioso.
RIW: Hai svolto la tua stagione 2014 con le vele RRD FireWing che sono delle freerace con 3 cambers, ufficialmente non disegnate per fare gare. Come mai questa scelta e quali I risultati di questa scommessa?
B.M.: sicuramente abbiamo corso con un deficit, questo non lo nega nessuno, e’ difficile da camuffare. Personalmente mi ha allettato l’idea di riuscire a capire esattamente come e perchè funzionano le nostre vele, per così poi adattarle alle caratteristiche più idonee a una certa clientela o semplicemente a me. Così avrei avuto molte possibilità di crescere anche con l’azienda che da poco si stà cimentando nello sviluppo delle vele race. D’altro canto non vogliamo subito dare fastidio alle grosse ditte, ma di sicuro vogliamo metterci in gioco e fare vedere che a breve saremmo competitivi al 100%.
RIW: vorresti citare e ringraziare i tuoi sponsors?
B.M.: si, ci terrei a ringraziare i miei sponsor che mi aiutano sempre e ci credono, però prima di tutto ci terrei anche a ringraziare i miei genitrori, mia madre purtroppo per via del lavoro e tempo non è molto all’interno del windsurf, ma segue le mie gare e capisce l’impegno e la difficoltà di emergere. Mio padre sempre presente negli allenamenti al Garda, lui riesce a capire e percepire subito quando sono in forma, quando sono sotto pressione, quando uso solo la forza per surfare o quando come dice lui uso la tecnica e mi faccio portare. Anche se non ha molta esperienza nel campo tecnico dello slalom gli bastano due bordi per capire come stò andando.
Grazie a Roberto e a tutto il tema di RRD che crede in questo progetto di sviluppo che stà crescendo e investe nei giovani, e grazie al CIROLO SURF TORBOLE che oramai è una casa per me, dove passo più tempo lì che a casa mia.
interview: www.RIWmag.com
photo: courtesy Circolo Surf Torbole / Moan, Windsurf Grand Slam / Paolo Montanari, Jacopo Giusti, RIWmag