Carlo Lignola ITA-98 e’ il nuovo campione italiano overall AICW (riconosciuto FIV) di windsurf grazie ad un 13° posto al Campionato Italiano Formula Windsurfing (con il primo giorno di regate saltato per impegni di lavoro), ad un 14° posto al campionato italiano Slalom (con la tappa di Calasetta saltata) e un 15° posto al primo campionato nazionale Foil a Cagliari.
Su gentile concessione dell’AICW pubblichiamo l’intervista dell’ufficio stampa della Associazione Italiana Classi Windsurf, curato da Leonardo Colapietro, presente sul sito istituzionale dell’AICW al seguente link: www.aicw.it/index.php/2019/12/24/carlo-lignola-ita-98-si-aggiudica-il-titolo-overall-2019/
AICW: Intanto, per chi non ti conosce parlaci di te.
Carlo Lignola: Beh oramai non posso che definirmi un vecchio … regatante visto che sono prossimo ai 50! Inutile girarci attorno è un dato di fatto, ahimè!
Mi sono avvicinato al mondo delle regate con l’avvento della Formula Windsurfing nel 2000 e da lì in poi mi sono letteralmente innamorato di questo sport che ritengo tra i più appassionati e completi che ci siano, ciò grazie alla quantità di discipline che si possono praticare sulla tavola a vela da scegliere anche in base alle attitudini di ciascuno ed alle caratteristiche fisiche del rider (un po’ come nel rugby dove c’è spazio in squadra per ogni genere di corporatura intesa come struttura fisica).
Personalmente trovo bellissime tutte le classi, forse il wave-sailing è la più emozionante ma avrei bisogno di giornate di 58 ore per potermi cimentare anche in questa.
Vivo a Napoli, a poca distanza dal mare, dunque ho la fortuna di non dover percorrere tanta strada per i miei allenamenti, in particolare, prima con la FW, oggi grazie al foil (lavoro permettendo) posso contare su un discreto numero di uscite annuali a km zero!
La competizione mi affascina e dunque ho sempre abbinato la pratica sportiva al confronto agonistico con gli altri, partecipare alle regate anche con materiale non al top o con un bagaglio tecnico personale non esaltante non mi ha mai scoraggiato perché credo che l’importante sia dare il meglio di se’, la classifica non conta, conta solo ritornare dalle regate soddisfatti di se’ in rapporto al materiale di cui si dispone ed alle proprie capacità.
AICW: Un commento su questo titolo, credo sia la tua prima volta …
C.L.: Il titolo overall è gratificante ma francamente non credo di meritarlo, l’ho conquistato solo perché ho partecipato ai nazionali di più categorie ma non sono certo il più completo dei regatanti italiani, se potessi cederei ben volentieri il primato a Matteo (per lui il cognome non occorre!) o ad Andrea Rosati, sono solo i primi top rider che mi vengono in mente ma non certo gli unici, dei veri atleti a tutto tondo, loro sì che sono capaci di ogni cosa sulla tavola da windsurf!
AICW: Hai partecipato al campionato slalom, foil, formula … un vero presenzialista …
C.L.: Più che presenzialista mi definirei un appassionato puro, letteralmente rapito da questo sport, il tutto condito da un minimo di disponibilità a sostenere le spese per l’acquisto dei materiali necessari per partecipare alle tre discipline che hai citato, anche se l’attrezzatura Formula che uso è ormai davvero datata ma non ne vale la pena sostituirla perché la formula con pinna tradizionale sembra proprio destinata al declino e probabilmente cederà il passo, se non lo ha già fatto, al formula-foil.
AICW: Che stagione è stata la tua e per il prossimo anno cosa ci dobbiamo aspettare da Carlo Lignola?
C.L.: La mia stagione agonistica è stata migliore delle precedenti perché sono riuscito meglio degli anni passati a coniugare lavoro e regate; i risultati mi soddisfano solo parzialmente, nel complesso penso che se credessi più in me potrei fare di meglio specialmente nei nazionale slalom e foil, in quest’ultima disciplina ho poi davvero ancora tantissimo da imparare e necessito di materiali più attuali; per il prossimo anno voglio essere più attrezzato e progredire con il foil, ho già prenotato tutto quello che serve … speriamo mi sia consegnato quanto prima … (questo è un messaggio per il mio “fornitore ufficiale” Luis Marchegger che ringrazio per la pazienza nel sopportarmi e supportarmi da tanti anni) … ad ogni modo non intendo mollare, voglio continuare a surfare e regatare fino a che ne avrò le forze, è il modo migliore per evadere dai ritmi frenetici e dallo stress della routine quotidiana.
AICW: Parlaci un po’ del tuo circolo di appartenenza, il circolo canottieri Napoli, in relazione al windsurf, e del movimento campano …
C.L.: Il movimento AICW in Campania stenta a decollare, nonostante, tra l’altro, da circa cinque anni il Circolo Arcobaleno di Torre Annunziata con tanta passione ci metta a disposizione la propria struttura organizzativa per dar vita ogni anno appunto, ad un sempre impeccabile evento nazionale Formula.
Invero i soci AICW campani si contano sulle dita di una mano, un peccato perché in ambito Techno v’è invece un discreto interesse e gli iscritti sono in linea con le medie delle altre regioni, mi auguro che con l’avvento del foil olimpico i ragazzi campani del Techno decidano di avvicinarsi alla nostra classe che al momento è l’unica che consente di cimentarsi in regate foil.
La Canottieri Napoli, il circolo cui sono tesserato da quasi venti anni, sul finire degli anni novanta era l’unico in città ad avere una scuola windsurf, quindi per me fu naturale tesserarmi con loro; poi il settore windsurf è venuto meno ma ho continuato ad essere tesserato lì, non nascondo che mi piace molto quando nelle classifiche compare, nell’indicazione appunto del circolo di appartenenza, la città da cui provengo, inoltre stiamo parlando di uno dei circoli più blasonati qui a Napoli; peccato che in Canottieri vengano privilegiati, oltre ovviamente alla vela intesa come derive ed imbarcazioni di dimensioni superiori, altri sport certamente belli ma forse meno “adrenalinici” del windsurf, come il canottaggio e la pallanuoto che invero hanno dalla loro un numero di appassionati notevolissimo, specialmente il secondo.
Penso che l’unico modo perché il windsurf possa competere alla pari con gli altri sport acquatici è che venga considerato a tutti gli effetti alla stregua di una classe velica, quindi, ad esempio, la FIV locale dovrebbe, di intesa con il delegato zonale AICW, inserire la regate di classe windsurf-foil nel calendario regionale stilato ad inizio anno, così come avviene per l’Optimist, il Laser, il 420, 470 ecc. ecc..
Al momento non mi sembra ciò sia avvenuto ma non è da escludere che ciò accada, magari in vista del prossimo quadriennio olimpico. Me lo auguro.
Grazie a tutto il consiglio direttivo di AICW per l’impegno che traspare chiaramente nella gestione della Associazione, senza Carlo Cottafavi e tutto il suo team non so immaginare, in sua assenza appunto, che piega avrebbe preso la classe a ridosso degli eventi che poi lo videro per fortuna nominato Presidente.
source: AICW
photo: courtesy Carlo Lignola, AICW, CST, WGS