Attivo regatante in slalom nonche’ vicepresidente e avvocato dell’Associazione Italiana Classi Windsurf: Cristiano “Cricco” Siringo si racconta su RIWmag dai suoi esordi sulla tavola a vela fino alle ultime novita’ 2015 dell’AICW.
RIW: buongiorno Cristiano. Questa e’ la tua prima intervista su RIWmag e cogliamo questa occasione anche per conoscerti meglio. Da quanti anni fai windsurf e come hai cominciato?
C.S.: Ciao Ezio, ho iniziato a fare windsurf alla fine degli anni 70 durante le vacanze estive con la tavola di un amico; vedevo questi ragazzi più grandi di me fare questa cosa nuova ed è stato automatico per me chiedere di provare visto che a casa mia gli sport di mare ed il mare in generale sono sempre stati una gran passione (mio padre ha anche diretto per alcuni anni, prima che io nascessi, una fabbrica di pesca ed inscatolamento di tonno in Somalia). Poi, mettendo in croce i miei genitori, sono riuscito a farmi promettere che mi avrebbero regalato tavola, vela ecc. se fossi andato bene a scuola … chiaramente non sono mai andato così bene come quell’anno garantendomi una bella visita accompagnata in un surf shop romano dell’epoca per l’acquisto della mia prima tavola … chiaramente un Windsurfer … non è che all’epoca ci fosse molto … deriva a baionetta, piede d’albero che si sfilava (con conseguente botta sulle parti basse) e che fasciavamo con una busta di plastica antiscivolo ecc. … altro che carbonio, quad e maniglie basculanti … ahahah; poi in seguito, a metà degli anni 80, con questa “brutta malattia” ho trovato lavoro nei Villaggi Valtur, dirigendo i settori velici in loco e arrivando con il tempo a fare il selezionatore e formatore per tutti gli sport velici in Italia, poi ho insegnato su derive e J24 presso lo Yacht Club Costa Smeralda e fatto regate e trasferimenti su barche a vela grandi.
RIW: Qual’e’ la tua disciplina preferita? Come la passione per questo sport si e’ trasformata in attivita’ agonistica?
C.S.: a me il windsurf piace a 360° e, a parte il freestyle dove alla mia età rischierei di smontarmi un ginocchio o una caviglia, pratico un poco di tutto anche se lo slalom è forse la disciplina che oggi come oggi riesco a fare di più per motivi di tempo, lavoro, famiglia ecc., anche se mi piacerebbe riuscire a fare più Formula, ma qui la colpa è la mia perché, quando c’è vento e riesco a scappare dai vari impegni, arrivo a casa di corsa in moto e butto letteralmente le tavole slalom o wave in macchina (dove ci sono fisse le vele) e scappo, mentre dovrei sprecare più tempo a legare sul tetto vele e tavola grandi che dentro non entrano. Per ciò che riguarda l’attività agonistica l’ho praticata nel passato, molto passato, con le tavole monotipo partecipando anche ad un Europeo Windsurfer al Circeo per poi, ad un certo punto, mollare tutto causa studio (università), militare e stabilizzazione nel mondo del lavoro (avvocatura). Per molti anni ho continuato comunque a surfare rimanendo nell’ambiente romano, anche perché con degli amici abbiamo aperto delle pizzerie/bisteccherie a tema sport estremi molto conosciute di nome “Risky Point”, e viaggiando con mia moglie sempre verso mete surfistiche (Maui, dove mi sono sposato e dove vive uno dei miei migliori amici Vic Marcelli, Barbados, Sud Africa, Australia, Bali ecc.), finchè poi per colpa (non certo per merito … hahahahh …) di Marco Begalli mi sono tesserato in AICW e ho ricominciato a fare regate ma stavolta di slalom e Formula.
RIW: Da qualche anno hai deciso di far parte del direttivo AICW. Com’e’ nata questa decisione e quale impatto ha avuto sulla tua vita?
C.S.: In realtà non ho deciso io … mi spiego: ricominciando con le regate ho conosciuto tra gli altri Carlo Cottafavi, con il quale si è stabilito subito un rapporto di amicizia e rispetto reciproco tanto che quando nel 2009 o 2010 è subentrato in corsa quale Segretario AICW, ereditando una situazione difficilissima causa dimissioni improvvise di Ferdinando Caridi, mi ha domandato qualche piccola consulenza legale gratuita per l’Associazione; poi in seguito a maggio 2012 Carlo mi ha chiesto, come agli altri amici che fanno tutt’ora parte del Direttivo, di candidarmi Consigliere per dare una mano più concreta al nostro amato sport, meditando al contrario di non ricandidarsi lui stesso come Segretario viste le grandi delusioni che aveva patito, causa contrasti all’interno del vecchio Consiglio Direttivo in cui Carlo si è trovato a dover mediare fra diversi modi di pensare ed agire e nonostante avesse cercato di portare avanti un discorso volto solo alla crescita del nostro sport. Fino a quel momento io, come gli altri regatanti, mi tesseravo, organizzavo il mio anno di regate (poche), pagavo le mie iscrizioni, facevo le mie regate e punto, mentre ora dedico molto tempo alle problematiche di gestione dell’AICW, anche legali e disciplinari, insieme a Carlo, Michele Cicerone e gli altri Consiglieri, cercando di sottrarre meno tempo possibile alla mia famiglia e sacrificando parte del mio tempo libero, il tutto comunque ad oggi senza rimpianti visti i risultati che abbiamo ottenuto … in futuro si vedrà … Carlo quando mi vuole far incazzare, per scherzo, mi comunica che si dimette, così toccherebbe a me fare il Segretario … ma lui sa che non ci penso proprio … o tutti insieme o tutti a casa … e a qualcuno non dispiacerebbe …
RIW: Il 2014 e’ stata una stagione italiana sofferta. Ce ne puoi fare un bilancio?
C.S.: Più che sofferta è stata una stagione senza vento … considera che nel 2013 abbiamo chiuso tutte le regate a calendario, compreso il wave, mentre nel 2014 credo che siamo intorno o addirittura sotto al 50% causa condizioni meteo sfavorevoli. Il vento non si può ordinare, come dice Carlo, ciò nonostante siamo riusciti a portare a casa i Campioni Nazionali di tutte le discipline tranne il wave nonostante l’impegno di Gianmario Pischedda. Poi in corso di stagione abbiamo avuto le dimissioni per motivi di lavoro del Referente freestyle e wave Andrea Polloni, che nuovamente ringrazio per il lavoro svolto, e poiché, come invero previsto dallo Statuto AICW, non vi era un primo dei non eletti alle elezioni del 2012 da cooptare nel Direttivo, abbiamo provato a coinvolgere qualcuno di queste Classi che avesse voglia di ricoprire il ruolo; fallito il tentativo si è deciso tra noi di affidarmi la gestione delle discipline artistiche a partire dalla stagione 2015, per evitare un pericoloso stallo. Questa inoltre è stata anche la stagione dei record con il maggior numero di Soci tesserati di sempre, che speriamo di replicare nel 2015, e quella con il maggior numero di nuovi Soci giovani, nonché la stagione dell’agognato Corso Giudici Artistici FIV che dovrebbe garantire copertura per le gare a calendario , che proprio nel settore “artistico” sono molte più che negli anni passati.
RIW: Tra poco parte la stagione 2015. Quali sono le novita’ e le proposte AICW?
C.S.: Per prima cosa facciamo gli scongiuri e speriamo sia una stagione fortunata … e non dico altro per scaramanzia … e poi sarà forse la stagione più ricca di sempre che, oltre al solito sforzo informativo da parte nostra con foto, filmati, siti web, FB, Twitter, Instagram ecc., vedrà: 2 tappe di Campionato Nazionale Freestyle; 2 tappe di Freestyle Tow-in; Nazionale Formula; Nazionale Slalom Assoluto e Giovanile in date e luoghi diversi; Speed contest; 3 tappe a chiamata di Campionato Nazionale Wave in luoghi storici e grazie all’aiuto di personaggi storici del nostro mondo (a proposito si è tesserato di nuovo Cesare Cantagalli … qualcosa vorrà dire … ); 3 tappe di Italian Slalom Tour; 3 tappe di Coppa Italia Formula; Mondiali di slalom Youth e Master; Trofeo Neirotti; One Hour; una marea di regate Zonali (in FIV siamo in assoluto quelli con il maggior numero di regate non solo Nazionali ma anche Zonali) e ancora altri progetti di contest e regate dimostrative da definire … mi pare abbastanza … ci sarà da scegliere e soprattutto ci sarà da divertirsi e non poco. Vi invito quindi a consultare le pagine web www.aicw.it e www.windsurfgrandslam.it nonchè le pagine facebook di “Associazione Italiana Classi Windsurf”, “Windsurf Grand Slam” e “Campionato Nazionale Wave AICW” per tutte le info e per rimanere aggiornati. Inoltre i Soci riceveranno info costanti via mail e via newsletter da parte della Segreteria AICW, come ormai consuetudine dall’insediamento di questo Consiglio Direttivo. Poi, e merita un capitolo a parte, il 2015 è l’anno di una start up per AICW di assoluto valore, e sulla quale stiamo lavorando sin dall’inizio del nostro mandato (vedi anche la tavola giovanile) per trovare il profilo migliore da proporre ai Soci e non: il Progetto “Coach Giovanili” capitanato da Davide “Ovosodo” Gabriellini che si avvarrà di Soci/Istruttori FIV, come del resto è lui, sparsi sul territorio per avviare l’unica cosa che ad oggi in AICW non c’era, ovvero un programma per iniziare al nostro sport ed alle nostre Classi le giovani leve, per poi seguirle nella loro eventuale maturazione agonistica. Ciò credo inizierà a colmare un vuoto che fino ad oggi ci aveva differenziato dalle altre Classi presenti in FIV, programma che da oggi invece sarà presente anche in AICW dando una valida alternativa ai giovani che si avvicinano al nostro sport e che da oggi verranno seguiti per iniziare con raduni zonali e nazionali, sperando in futuro di avere mezzi, risorse ed aiuto per capillarizzare l’attività giovanile.
RIW: In molti ti conoscono come Cricco. Da dove nasce questo soprannome? Una semplice contrazione del tuo nome o c’e’ un aneddoto dietro?
C.S.: In realtà l’origine esatta non la conosco neanche io … ad oggi tutti e dico tutti, compresa mia moglie, mio padre e la famiglia, mi chiamano così; questo soprannome ha però origini lontane e risale addirittura alla 1^ elementare dove mi ritrovai in classe con una bambina (molto carina) che si chiamava Cristiana e che la sua mamma chiamava Cricca … indovina come è finita ?? …
Un grande saluto e buon vento a tutti, vi aspettiamo sui campi di regata o ai raduni giovanili.
interview: www.RIWmag.com
photo: Cristiano Siringo, Vittorio Greggio