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In redazione abbiamo avuto l’opportunita’ di visionare il DVD “DON’T LET GO”, un film con protagonisti Flo Jung, Boujmaa Guilloul, Robby Swift e Camille Juban.
Sicuramente dietro a questa produzione c’e’ stata una ricerca ed un approfondimento nei contenuti che non si sono solo limitati all’azione e al gesto tecnico-sportivo, e percio’ a nostro avviso questo e’ un film che vale veramente la pena di guardare. Doveroso segnalare la davvero ottima qualita’ delle riprese e dei montaggi per una profondita’ di immagine che a volte sembra quasi tridimensionale nonostante non sia stata utilizzata la tecnologia 3D.
Ma per svelare qualcosa di piu’ sul film lasciamo la parola a Flo Jung, wave rider tedesco che gareggia nel PWA e coproduttore di questo progetto.
DON’T LET GO, un film sul WINDSURFING – scritto da Flo Jung (prima parte, a breve la seconda parte)
In generale è bene avere grandi aspettative, ma a volte anche se fai del tuo meglio le cose non funzionano nel modo che si desidera. In questa situazione si affronta una vera sfida per ottenere comunque il meglio da quella situazione. Non volevamo produrre solo un altro film di windsurf, ma per fare qualcosa di speciale dovevamo procedere in maniera differente. Volevamo mostrare diversi aspetti dalla nostra vita come pro windsurfer e fare un vero e proprio documentario su questo argomento.
Tuttavia, se qualcuno mi avesse detto prima che questo richiedeva due anni di tempo, dedizione e infortuni, non l’avrei fatto. Inoltre film di windsurf come “Minds wide open” o “The windsurfing movie” avevano stabilito nuovi standard nel corso degli ultimi anni. Questo rendeva molto difficile tenere il passo con quel tipo di qualità dovendo lavorare con piccoli budget. In ogni caso alla fine abbiamo deciso di provarci.
L’idea
In attesa del vento durante la coppa del Mondo a CAPO VERDE nel 2010 mi trovavo con Robby Swift, Camille Juban e Boujma in un hotel. Non c’era niente da fare oltre ad aspettare il vento e le onde. Stavamo guardando i film di surf e parlando di varie idee per fare un film noi stessi. Poiché le condizioni non si sono presentate per il resto della gara abbiamo avuto un sacco di tempo per iniziare finalmente a lavorare su un nuovo progetto cinematografico. Nessuno di noi era mai stato coinvolto prima in una produzione cinematografica cosi’ grande e volevamo creare qualcosa che mostrasse la nostra visione del windsurf. Avevamo programmato di fare un progetto a lungo termine col fine di raccogliere abbastanza materiale d’azione durante i nostri viaggi intorno al Globo. In assenza di riferimenti era complicato trovare persone che credessero nel nostro progetto. Dopo un sacco di messaggi di posta elettronica, concetti e telefonate convincenti, abbiamo ottenuto un piccolo budget disponibile dai nostri sponsor e finalmente siamo riusciti a iniziare le riprese nel corso di una grande mareggiata in Marocco. Abbiamo avuto ottime condizioni e ottenuto alcuni filmati davvero decenti sull’ home spot di Boujma.
Alti e bassi
Tutto sembrava andare bene sulla nostra strada. Durante il photoshooting annuale nella stagione di Maui eravamo stati fortunati e avevamo preso alcune onde mostruose filmate da un elicottero a Jaws.
In una notte, durante un barbecue, Robby Swift suggeri’ il titolo “Non lasciare andare – DON’T LET GO”, avendo diversi significati in mente come mantenersi attacati alla propria attrezzatura, non smettere di provare nuove manovre, o semplicemente non mollare mai. Non avremmo mai immaginato che questo titolo avrebbe avuto un forte effetto su di noi. Da quel momento in poi “Non lasciare andare” sembrava essere il nostro atteggiamento quotidiano.
Pochi giorni dopo Boujma quasi mori’ cercando di eseguire un triplo forward: si schianto’ violentemente contro la propria attrezzatura rompendosi alcune ossa, svenendo in acqua e quasi annegando.
Passarono alcuni mesi per la sua guarigione e nel frattempo stavamo cercando di ottenere un maggiore sostegno finanziario da parte dei nostri sponsor e organizzare i prossimi viaggi.
Dopo che Boujma torno’ in pista ci furono alcuni mesi produttivi di riprese durante gli eventi PWA alle Canarie, poi un altro stupefacente viaggio in Marocco con il nostro principale operatore Manuel Grafenauer. Ancora una volta stavamo passando dei bei momenti felici navigando e stavamo trascorrendo alcuni giorni incredibili con una buona azione dentro e fuori l’acqua. Ma l’inconveniente successivo non era lontano.
Dopo il rientro dal Marocco ricevetti brutte notizie da Robby che si era rotto la caviglia in Cile. Ancora una volta tutta l’organizzazione per i mesi a venire cambiò immediatamente siccome non saremmo piu’ potuti essere operativi per i successivi 6 mesi. Le cose andarono anche peggio qualche giorno dopo la coppa del Mondo PWA a Klitmøller. Dopo un duro atterraggio mi ruppi il ginocchio e dovetti affrontare un lungo percorso per il recupero. E cosi’ finalmente iniziammo le riprese nella primavera del 2012 a Maui.
Alcune persone ci prendevano anche in giro poiche’ eravamo sempre feriti. Come se non fosse stato sufficiente, dopo i primi giorni del nostro viaggio, Boujma rimase bloccato nella strap e si ruppe il piede.
A quel punto incominciammo a preoccuparci che ci fosse qualcosa di sbagliato nel nostro titolo e ci domandammo se non avessimo dovuto piuttosto trovare un ospedale come sponsor principale.
La situazione in realtà non miglioro’ siccome poi mi ruppi anche una gamba dopo un pesante wipe out un paio di settimane più tardi.
Il nostro stato d’animo aveva toccato il fondo ed ero sul punto di rinunciare. Invece che stare in acqua passavo la maggior parte del mio tempo in palestra per la riabilitazione. Tutto ciò per cui avevamo lavorato sembrava andare nella direzione sbagliata. Tuttavia farsi male faceva parte del gioco di quando si è un atleta professionale. E cosi’ decidemmo di integrare questo argomento nel film.
Noi giochiamo con determinati rischi e prima o poi ognuno deve passare attraverso momenti duri ritrovandosi fuori gioco.
Se ci vuole più di un paio di mesi per recuperare le cose peggiorano: il tuo stipendio da contratto con lo sponsor viene ridotto e c’è sempre l’incertezza di riuscire a tornare in forma come prima.
D’altra parte ci si rende anche conto che questo lavoro è un vero privilegio: realizzare una vita da trascorrere la maggior parte del proprio tempo in mare.
Una felice conclusione:
Dopo i nostri recuperi eravamo più che motivati per la nostra tappa finale del film in Perù. In un piccolo villaggio di pescatori chiamato Lobitos, siamo riusciti a trovare alcune onde infinite con nessuno attorno. Ogni bottom turn e cut back era un enorme sollievo dopo essere stato fuori dall’acqua per un tempo così lungo. Questo era il luogo perfetto per ricominciare tutto da capo. Cavalcare le onde finché le gambe bruciavano come il fuoco. Pochi giorni dopo il nostro arrivo, abbiamo ottenuto più riprese di quanto avremmo mai sognato. Era come se qualcuno avesse scritto una sceneggiatura con lieto fine a proposito di un lungo viaggio con un sacco di alti e bassi.
Riders:
Boujmaa Guilloul, Robby Swift, Flo Jung, Camille Juban, Robby Naish, Robert Teriitheau, Levi Siver, Philip Köster, Victor Fernandez & Graham Ezzy.
Locations:
Maui, Guadeloupe, Peru, Gran Canaria, France, Germany, Denmark, Cabo Verde, Chile and Morocco
Sponsors:
Gun Sails, Fiat Freestyle Team, Long Horn Energy, O’neill, Quatro, Mystic, Jp-Australia, Starboard, Swox Surf Protection
Produced:
Flo jung, Michal A. Goldberg, Leon Jamaer, Manuel Grafenauer
Duration: 50 min., english
Trailer:
DVD ORDER:
www.dontletgo-movie.com
available on itunes:
https://itunes.apple.com/us/movie/dont-let-go/id607592825
English version
DON’T LET GO A FILM ABOUT WINDSURFING – MAKING OF (first part, second part coming soon)
written by: Flo Jung
In general, it is good to have high expectations, but sometimes even if you try your best, things just don’t work the way you want to. In this situation is a real challenge to make the best out of it. We didn’t want to produce just another windsurf movie, but in order to make something special, we had to go different ways. We tried to show various aspects from our life as pro windsurfer and make a real documentary about it. However, if somebody would have told me before, that this takes two years of time, dedication and injuries, I wouldn’t have done it . More over windsurf movies like ” Minds wide open” or “the windsurfing movie” have set new standards in the last years. This makes it really hard to keep up this kind of quality, if you are working with tiny film budget. Anyway, we just gave it a try.
THE IDEA WAS BORN
While waiting for the wind during the Cabo Verde worldcup in 2010, I was staying with Robby Swift, Camille Juban and Boujma in a hotel. There was nothing to do, than to wait for wind and waves. We were watching surfing movies and talked about various ideas to do a movie ourselves. Because the conditions didn’t show up for the rest of the contest we had a lot of time to finally start working on a new film project. Non of us has been involved in a bigger film production, and we wanted to create something that shows our own vision of windsurfing. We scheduled to do a long term project in order to gather enough action footage during our trips around the globe. With no real references it was a complicate find people that believed in our project. After a lot of emails, concepts and convincing phone calls, we had a tiny budget from our sponsors available and finally managed to start filming during a big swell in morocco. We had great conditions and got some really decent footage at Boujma’s home spot.
UPS AND DOWNS
Everything seemed to go our way. During the annual photo shooting season in Maui, we were lucky and shared some monster waves filmed by a helicopter at Jaws. At one night, during a BBQ, Robby Swift came up with the title ” don’t let go”, having ambiguous meanings in mind- like hold on to your gear, don’t give up trying new moves, or simply- never give up. We had no idea that this title would have such a strong effect on us. From now on “DON’T LET GO” seemed to be our daily attitude. A few days later Boujma almost died trying a triple forward. He crashed really hard on his gear, broke some of bones, passed out and almost drowned. Some months went by for his recovery and in the meantime we were trying to sort out more financial support from our sponsors and organised the next trips. When Boujma got back on track we had some productive months of filming during the PWA events on the canaries, followed by an another amazing trip to morocco with our main filmer Manuel Grafenauer. Again,we were happy and stoked with our sailing and spent some amazing days with good action on and off the water. The next breakdown wasn’t far. After returning from Morocco, I received bad news from Robby saying that he broke his ankle in Chile. Once more, all the organisation for the next months changed immediately, as he was going to be out of order for the following 6 months. Things got even worse a few days later at the pwa worldcup in Klitmoller. After a hard landing I broke my knee and found myself as well on the long way to recovery. We finally started filming in spring 2012 on Maui. Some people even made fun of us for being injured all the time. As it would have been enough, after the first few days of our trip, Boujma got stuck in the footstrap and broke his foot. We were getting worried if there was something wrong with our title and we should rather find a hospital as a main sponsor. The situations didn’t really improve when I also broke my leg, after a heavy wipe out a few weeks later. Our mood hit rock bottom and I was about to give up. Instead of being in the water I spend most of my time in the gym for rehabilitation. Everything we worked for seemed to go in the wrong direction. Nevertheless it is a part of the game to be injured when you are a professional athlete. In this sense our dilemma was a way to integrate this aspect in the film. We play with certain risks and sooner or later everybody has to go through though times while being out of order. If it takes more than a few months things are getting worse. Your salary from Sponsor contract is getting reduced and there is always this uncertainty, if you will ever make it up there again. On the other side you also realize, that this job is a real privilege to make a living by spending most of your time in the ocean.
HAPPY END
After our recovery, we were more than motivated for our final film stop in Peru. In a little fishing village called Lobitos, we could find some endless waves with no one around. Every turn felt like a huge relief after being out of the water for such a long time. This was the perfect location to start all over again. Riding waves till your legs were burning like fire. A few days after our arrivals, we had more footage than we ever dreamed of. It was like somebody wrote a script with happy end to a long journey with a lot of ups and downs.
Riders: Boujmaa Guilloul, Robby Swift, Flo Jung, Camille Juban, Robby Naish, Robert Teriitheau, Levi Siver, Philip Köster, Victor Fernandez & Graham Ezzy.
Locations: Maui, Guadeloupe, Peru, Gran Canaria, France, Germany, Denmark, Cabo Verde, Chile and Morocco
Sponsors: Gun Sails, Fiat Freestyle Team, Long Horn Energy, O’neill, Quatro, Mystic, Jp-Australia, Starboard, Swox Surf Protection
Produced: Flo jung, Michal A. Goldberg, Leon Jamaer, Manuel Grafenauer
Duration: 50 min., english
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photo: Jimmie Hepp, Maxime Houyvet, M-Grafenauer, Pablo Berrios, Boujma, Dont-Let-Go