Matteo Spanu (99NoveNove, AL360, Maverx,mormaii ) e’ uno dei riders piu’ apprezzati e rispettati sia a livello nazionale che internazionale.
La stima che lo circonda non e’ solo dovuta alle sue eccellenti capacita’ da wave riders e alla sua profonda passione per il windsurf, ma anche alle sue indiscutibili doti morali ed etiche che lo vedono spesso civilmente impegnato in prima persona per il benessere della comunita’ che lo circonda, che sia quella del suo indirizzo civico che quella del windsurf italiano. Rientrato dall’#AWTMorocco di Essaouira Moulay Bouzerktoune, RIWmag lo ha raggiunto per un’intervista.
RIW: Buongiorno Matteo. Era la prima volta che uscivi a Moulay? Come hai trovato lo spot e le condizioni in cui avete gareggiato?
Matteo Spanu: Ciao ragazzi, questa è la terza volta che vedo Moulay, dalla prima volta sono passati quasi tredici anni. Lo spot è rustico come me lo ricordavo, hanno migliorato la strada ma ha mantenuto quello spirito selvaggio che lo ha sempre caratterizzato. Le condizioni non sono mai state molto belle, il vento era forte, per vele dalla 4,0 alla 4.5. Ci sono stati giorni che abbiamo aspettato un po’ più di onda che purtroppo non ha mai superato il 1,5/2m di altezza.
RIW: Non e’ la prima volta che partecipi ad un evento AWT. Lo scorso anno sei stato alla tappa di Capo Verde. Cosa ne pensi di questo circuito americano? Alcune delle valutazioni espresse dai giudici durante questo ultimo contest hanno lasciato parte del pubblico perplesso. Puoi darci la tua versione dei fatti cercando di essere il piu’ oggettivo possibile?
M.S.: Sono stato sempre molto interessato a questo circuito, che ritengo ideale per le mie caratteristiche, soprattutto per la scelta degli spot. Purtroppo anche quest’anno ho avuto delle conferme che sinceramente mi hanno deluso, in particolare per ciò che è successo anche a Francesco Cappuzzo, giovane atleta che ho convinto a venire con me e Stefano Abis per fare un esperienza internazionale. Io ero nella batteria successiva a quella di Francesco e guardandolo attentamente ero convinto che avesse vinto la sua heat, o comunque che sarebbe passato come secondo. Ha surfato e saltato alla grande, nonostante ciò per valutazioni che non comprendo è finito terzo e quindi eliminato dalla competizione. Purtroppo più si andava avanti con il tabellone più i giudizi della giuria sembravano fuori da qualsiasi logica.
Nella batteria dei quarti ad esempio Edvan, considerato che si valutavano due salti e due surfate, ha chiuso un pushloop forward e un doppio forward: non è passato perché nel pushloop ha preso 6.5 al cospetto di un 9,0 di Kevin Pritchard con un backloop. Inoltre il suo doppio forward non è stato valutato da uno o due giudici. Queste sono cose che fanno male al nostro sport e non devono succedere. Non capisco il perché e non lo voglio neanche capire ma sicuramente il prossimo anno ci penserò più di una volta prima di iscrivermi e far iscrivere altri giovani atleti e amici. Per fortuna Annamaria Zollet ha conquistato un meritatissimo secondo posto.
RIW: Per andare in Marocco hai rischiato di perdere una tappa importante del circuito wave italiano (AICW). Come mai questa scelta cosi’ rischiosa?
M.S.: Questa domanda è molto interessante. Io sono molto istintivo e l’idea di gareggiare in Marocco mi stimolava moltissimo. Mi immaginavo mega condizioni che purtroppo non abbiamo trovato. Capisco di aver rischiato ma sono anche consapevole di essere molto sfortunato con il campionato italiano (penso allo scorso anno e all’infortunio alla spalla nel warm up di Cala Pischina). Credo che non lo vincerò mai anche partecipando da solo. 😀
RIW: Quali sono I tuoi obiettivi agonistici per il 2016?
M.S.: Ho tanti obiettivi per questo e per i prossimi anni. Qualcuno è top secret, mentre uno dei miei tanti progetti che si stanno realizzando in questi giorni è la scuola Eolo di Torre Grande che sto prendendo in gestione con Eddy Piana e il suo socio Sebastiano. Qui svolgeremo varie attività correlate al mare dal windsurf, al sup, alla barca a vela e tanto altro. Poi sto collaborando in maniera molto concreta con 99NoveNove, dal photoshooting allo sviluppo delle tavole e anche all’organizzazione di eventi. Per il resto ho tante cose che bollono in pentola e speriamo bene. Un saluto a tutti e buon vento.
interview: www.RIWmag.com
photo: Edvan Souza, Sa Barra, courtesy Matteo Spanu