E’ da poco finita la tappa del PWA di Podersdorf, in Austria, prima prova del circuito mondiale Freestyle. Ha vinto il venezuelano e sei volte campione del mondo Gollito Estredo (North Sails, Fanatic, ION, Wind Jeri) davanti ad Amado Vrieswijk (JP, Severne Sails, LSD Fins) e Adrien Bosson (Fanatic, North Sails, La Cahute Windsurfschool, Maui Ultra Fins, SFWO, Connect Together, Maui Jim, ION). Ma cos’è il Freestyle e perché appassiona tanto? Il Freestyle è tecnica, talento, allenamento e costanza. Necessità di condizioni meno specifiche rispetto al wave, la madre di tutte le discipline del windsurf, ma è senza dubbio fondamentale avere una preparazione psicofisica.
Il Freestyle a livello mondiale è pura fantascienza. Atleti come Gollito Estredo, Kiri Thode (GA Sails, Starboard, Tur Tur by Bogoro, Choco Fins), Steven Van Broeckhoven (JP, NeilPryde, iFins Inter., Different Eyewear, O’Neill Wetsuits, Bandex), i fratelli Frans (Taty e Tonky) e molti altri li conoscevamo già. Dei veri alieni che hanno alzato l’asticella portando il windsurf a un livello sovrannaturale. Loro sono stati da stimolo alle giovani promesse che anno dopo anno si stanno affacciando nel circuito del Pwa World Tour.
Nel 2015 è esploso il talento formidabile di Amado Vrieswijk, un altro rider nato dalla “cantera” di Bonaire, l’isola dei Caraibi che sembra baciata da una magia unica nel suo genere generando ormai una decina di fuoriclasse conosciuti in tutto il mondo. Sui social è possibile ammirare le loro gesta, così come quelle di altri giovani freestyler in rampa di lancio. E su questo l’Europa sta dimostrando di fare passi avanti. Pensiamo all’esempio del Belgio. Spinti dall’euforia di due Campioni del Mondo come Van Broechoven e Dieter Van Der Eyken (Starboard, Severne Sails, Continent Seven, Camaro Wetsuits, Black Project Fins), ecco nascere un’altra stella: Yentel Caers (JP, NeilPryde, Lagoa Fins). Poi la Francia, trascinata da Antony Ruenes (Tabou Boards, GA Sails, Pat Love, Vickteam) e Nicolas Akgazciyan (99 NoveNove, Challenger Sails, Sooruz, Leucate, le petit Balthazar, Maui Ultra Fins, Techno Limits) prima e da Adrien Bosson e Sam Esteve (JP, NeilPryde, Melty, NP, Maui Ultra Fins) adesso.
Ora però è giusto rendere omaggio ai nostri piccoli campioncini. Per diverse stagioni abbiamo tifato per Jacopo Testa (RRD, AL360, Sporting Club Sardinia) e Mattia Fabrizi (Fanatic, North Sails, ION, Danilo Lanteri Fins), le prime certezze assolute del nostro movimento a livello internazionale dopo Mattia Pedrani (Neil Pryde Italia, Starboard Windsurfing Italy, Starboard Windsurfing, AL360 Windsurfing Tools, K4fins, Gloryfy Unbreakable), colui che con il suo 13esimo posto assoluto si guadagnò il rispetto dei migliori al mondo, e Matteo Guazzoni (RRD), rider del lago di Garda che vinse il campionato europeo nel 2004.
Loro due sono coloro che ne hanno raccolto l’eredità più degli altri e che hanno spinto altri giovani a provarci. In quest’ultima tappa in acqua di italiani ce ne erano ben sette e il più grande, Gabriele Varrucciu (Naish, Lagoa Fins, Prolimit), ha 26 anni. Gli altri? Giovanni Passani (Tabou, GA Sails), Rossel Bertoldo (99 NoveNove, LSD Fins, AL360), Riccardo Marca (Fanatic, North Sails, ION) e Marco Vinante (Starboard, Point-7, AL360).
Tutti insieme hanno provato a tener testa ai fuoriclasse di questa disciplina. E hanno dato filo da torcere ai migliori. Cinque di loro hanno chiuso al 17esimo posto, ma forse avrebbero meritato anche qualche posizione più in alto in questa incredibile classifica zeppa di talenti cristallini. Scalarla è davvero difficile anche in virtù del ranking di partenza, degli accoppiamenti e dei sorteggi non molto fortunati. Nel Single Elimination Testa è stato eliminato dal miglior Bosson di sempre, capace addirittura di chiudere il primo tabellone al secondo posto sconfitto solamente da Gollito Estredo (6 volte campione del mondo). Dopo aver battuto Loick Spicher (North Sails, Lagoa Fins, ION, Wind Jeri) e Rick Jendursh (Severne Sails, Zeil & Surfcentrum Brouwersdam, Brunotti Sportswear), nel Double è stato eliminato da mister Amado Vrieswijk, che con la sua rimonta incredibile ha chiuso al secondo posto.
Nel primo round invece Fabrizi è stato vittima di una controversa decisione dei giudici perdendo contro il danese Ogelund. Ovviamente non abbiamo la controprova delle immagini ma resta difficile credere che l’atleta bresciano possa aver chiuso 10 manovre fuori dal campo di regata. Ma nel Double ha mostrato la sua solita grinta superando due turni contro Max Mattissek (Fanatic, North Sails, Chiemsee) e Rafel De Windt (F2, Hot Sails Maui, NuCapital, Makani Fins, Bomber Eyewear, Reptile Masts) prima di dover cedere di fronte al forte olandese Davy Scheffers.
Ma come detto il freestyle italiano in Coppa del Mondo ormai non è solo in questi due nomi. In questo è stata fondamentale la nascita e la crescita negli anni del movimento del Windsurfing Club Sa Barra. Da lì sono usciti i nomi di Giovanni Passani (Campione Italiano in carica), Rossel Bertoldo e Riccardo Marca, tutti alla seconda stagione di PWA.
Dopo aver passato il primo turno nel derby con Gabriele Varrucciu, Passani nel Single ha perso contro Caers (vedi sopra) mentre nel Double è partito subito forte superando Marco Vinante prima e il tedesco Weimer poi. Infine si è inchinato al campione del Mondo in carica Van Der Eyken.
Bertoldo ha dimostrato ancora una volta di rendere al massimo durante le competizioni. Dopo aver eliminato Hibdige (Tabou Boards, GA Sails, Mery Zanutto, Mb-Fins, Dakine, Nectar) nel primo turno del Single, ha perso di soli due punti dal fortissimo Tonky Frans (Patrik, Sailloft Hamburg, Xcel, LSD Fins, Chiemsee) ricevendo i complimenti da quello che per lui è un idolo da diversi anni. Nel Double si è messo il coltello tra i denti e ha sconfitto Adam Sims (Patrik, Sailloft Hamburg, ProMounts, BR Fins) prima e Marco Lufen (JP, NeilPryde, NP, Chiemsee, Maui Ultra Fins) poi. Niente da fare invece contro Esteve che si è presentato in Austria in forma strepitosa. Molto bravo anche Riccardo Marca, anche lui 17esimo e sconfitto solamente da Steven Van Broeckhoven nel Double.
Eliminati a testa alta al primo turno invece Varrucciu e Vinante che hanno chiuso 33esimi. C’è stato spazio anche per una parte di un altro Single Elimination, non concluso per mancanza di vento, che avrebbe potuto regalare qualche bella emozione in più. Ma siamo certi che a Fuerteventura i nostri freestyler daranno battaglia per migliorarsi ancora.
text: Simone Pierini 4 www.RIWmag.com
photo: JC / PWA