Dopo aver spiegato il progetto “Prove in acqua dei materiali”: boma in alluminio 140 – 190 possiamo passare al primo contenuto frutto di questo lavoro: il confronto tra boma in alluminio e boma in carbonio.
Ovviamente non ha senso confrontare in termini assoluti le prestazioni di questi due tipi di prodotti, ma puo’ essere interessante sviluppare un confronto relativo in modo da capire, considerati i prezzi molto diversi, quali prodotti si adattino meglio a quale tipo di pubblico e in quali condizioni di utilizzo.
Prima del confronto vero e proprio tra boma in carbonio e boma in alluminio va sottolineato un dettaglio fondamentale: quasi tutti i brand che producono boma hanno al giorno d’oggi due linee di prodotto in alluminio, una linea al prezzo piu’ basso possibile e una linea di boma in alluminio piu’ pregiato, “forged” o HD per citare i termini usati dai due brands produttori dei boma che abbiamo provato.
Queste linee di boma piu’ pregiate in alluminio offrono in effetti un prodotto decisamente piu’ competitivo dello stesso prodotto al prezzo piu’ basso pur restando ad un prezzo piu’ accessibile rispetto al carbonio.
Due dei nostri tre riders che hanno partecipato a queste prove usano abitualmente boma 100% in carbonio, mentre il terzo usa abitualmente boma 100% in alluminio.
Proprio partendo da punti di vista iniziali diversi e’ nata la necessita’ di questo confronto in modo da trovare un punto di sintesi comune che potesse essere riutilizzabile dal nostro pubblico.
Il boma in alluminio “forged” o HD dei giorni nostri in effetti e’ decisamente piu’ evoluto del boma in alluminio “normale” disponibile sul mercato 15 anni fa: e’ molto piu’ rigido e permette diametri e rigidita’ inimmaginabili 15 anni fa.
Per i nostri due riders abituati al boma 100% in carbonio e’ stata davvero una sorpresa inaspettata scoprire le prestazioni di questi nuovi boma e questa esperienza ha cambiato la loro visione e la loro percezione nei confronti di questo argomento, anche se ovviamente per le loro uscite personali continueranno a usare lo stesso boma che usavano prima.
Per un rider sui 75 kg e alto intorno ai 175 cm, in condizioni di vento leggero, intorno ai 20 nodi, con una vela tra 5.3 e 4.7 m2 wave, le sensazioni di peso e del relativo momento meccanico di un boma in alluminio “forged” o HD sono poco percettibili, cosi’ come sono poco percettibili le differenze di rigidita’.
In queste condizioni la forza del vento moltiplicata la superficie velica sviluppa una forza sul boma poco deformante per cui la risposta del boma stesso (in termini di conservazione del centro velico e di trasformazione della pressione eolica in velocita’ e accelerazione) resta buona, soprattutto per un pubblico amatoriale poco manovriero in cui contano principalmente la planata, la strambata e la virata.
Sul Mediterraneo in queste condizioni generalmente il vento e’ piuttosto stabile e progressivo, le eventuali raffiche sono prevedibili e facilmente gestibili e i boma in alluminio “forged” o HD si rivelano dei prodotti con un ottimo rapporto qualita’/prestazione/prezzo.
Quando il vento diventa piu’ forte, intorno ai 25 nodi e si naviga con una vela da 4.7 m2, la differenza tra boma in alluminio “forged” o HD e boma in carbonio comincia a farsi sentire di piu’ nella partenza in planata e nelle manovre.
Sul Mediterraneo in queste condizioni generalmente il vento e’ ancora piuttosto stabile e progressivo e le eventuali raffiche sono ancora previdibili e gestibili.
Le sensazioni di peso, del relativo momento meccanico e le differenze di rigidita’ di un boma in alluminio “forged” o HD rispetto ad un boma in carbonio cominciano ad essere piu’ percettibili.
In queste condizioni la forza del vento moltiplicata la superficie velica sviluppa una forza sul boma piu’ deformante per cui la risposta del boma stesso (in termini di conservazione del centro velico e di trasformazione della pressione eolica in velocita’ e accelerazione) incomincia leggermente a deteriorarsi pur restando ancora buona e accettabile.
Una volta in planata e appesi al trapezio la sensazione di comfort resta ancora piacevole per cui in questa fascia di utilizzo i boma in alluminio “forged” o HD si rivelano dei prodotti con ancora un buon rapporto qualita’/prestazione/prezzo.
In queste condizioni il boma al 100% in carbonio si addice piuttosto ad un pubblico esigente e performante.
Quando il vento oscilla attorno ai 30 nodi e si naviga soprainvelati con una vela da 4.7 m2 ecco che la differenza tra boma in alluminio “forged” o HD e boma in carbonio diventa evidente sia nella partenza in planata che nelle manovre.
Sul Mediterraneo in queste condizioni generalmente il vento puo’ diventare instabile e irregolare sia in termini di forza che di direzione.
La sensazione di peso del boma quasi si perde, ma le sensazione del relativo momento meccanico e le differenze di rigidita’ di un boma in alluminio “forged” o HD rispetto ad un boma in carbonio a questo punto sono inconfutabili.
La forza del vento moltiplicata la superficie velica sviluppa una forza sul boma realmente deformante per cui si percepisce il centro velico che si sposta a seconda della raffica e la trasformazione della pressione eolica in velocita’ e accelerazione diventa ritardata, per cui aumenta lo sforzo necessario da parte del rider per compensare questa dispersione di energia.
In windsurf, proprio per il legame strutturale diretto tra attrezzatura e rider, tutte quelle forze che non si riescono a trasformare il piu’ velocemente possibile in velocita’ e accelerazione si trasformano in fatica e disequilibrio che il rider deve compensare.
A questo punto anche in planata e appesi al trapezio la sensazione di comfort si deteriora per cui in questa fascia di utilizzo i boma in alluminio “forged” o HD sono ai loro limiti di rapporto qualita’/prestazione/prezzo.
In queste condizioni il boma al 100% in carbonio offre gia’ un interessante rapporto qualita’/prestazione/prezzo anche ad un pubblico amatoriale poco manovriero.
Quando il vento oscilla attorno ai 35 nodi e si naviga con una vela da 4.2 m2 ecco che il boma in alluminio “forged” o HD diventa poco gestibile.
Sul Mediterraneo in queste condizioni oltre al vento eventualmente instabile e irregolare si aggiungono i chop e/o le onde come elementi di “disturbo” all’equilibrio della planata.
La sensazione di peso del boma quasi si perde in confronto al peso della forza eolica, ma le sensazione del relativo momento meccanico e le differenze di rigidita’ di un boma in alluminio “forged” o HD rispetto ad un boma in carbonio a questo punto sono estreme.
La forza del vento moltiplicata la superficie velica sviluppa una forza sul boma deformante tale per cui il centro velico che si sposta a seconda della raffica e la trasformazione della pressione eolica in velocita’ e accelerazione ancora piu’ ritardata disturbano in modo insistente la navigazione e aumentano ulteriormente lo sforzo necessario da parte del rider per compensare questa dispersione di energia.
Con i boma in alluminio “forged” o HD anche la planata appesi al trapezio diventa disagevole mentre con i boma in carbonio si riescono a mantenere ancora un ottimo controllo, un equilibrio del rig e una performante trasformazione della pressione eolica in velocita’ e accelerazione nonostante la soprainvelatura eccessiva. In questa fascia di utilizzo il rapporto qualita’/prestazione/prezzo e’ indiscutibilmente a favore dei boma al 100% carbonio, senza se e senza ma.
PS:
ovviamente maggiore e’ l’estensione del terminale e minore e’ la rigidita’ del boma e ovviamente per un pubblico esperto e sensibile il boma in carbonio offre sempre vantaggi, anche con venti leggeri.
Questo articolo si rivolge al grande pubblico alla ricerca di condizioni amatoriali.
Episodi successivi:
“PROVE IN ACQUA” DEI BOMA: UNIFIBER ALUMINIUM HD
www.riwmag.com/prove-in-acqua-dei-boma-unifiber-aluminium-hd
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“PROVE IN ACQUA” DEI BOMA: NEILPRYDE XF FORGED ALU
www.riwmag.com/prove-in-acqua-dei-boma-neilpryde-xf-forged-alu
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text: www.RIWmag.com
photo: www.RIWmag.com, courtesy Neil Pryde, courtesy Unifiber