Svoltasi sabato pomeriggio (30 novembre) presso il Circolo Surf Torbole la presentazione RRD dell’X-FIRE V6.
Presenti per l’occasione Finian Maynard (RRD International Team), Aurelio Verdi (RRD Shaper), Ovidio Ferrari (Marketing e Team Manager RRD) e Dylan Duffus (Sales Manager RRD).
Esposta anche tutta la collezione 2014.
I dettagli dell’X-FIRE V6 spiegati da Finian Maynard e Aurelio Verdi:
“con la V4 e la V5 abbiamo vinto il titolo mondiale. Dopo aver discusso e testato molte idee abbiamo deciso di non allontanarci troppo dal V5 siccome il V5 ha ottime prestazioni in tutte le condizioni e in tutte le misure. Abbiamo piuttosto modificato un pochino gli elementi chiave della tavola.
Uno di questi elementi sicuramente è la zona di “release” della tavola, che è quella che detta davvero il comporto della tavola stessa: come si conduce, come va su o giù, come va sui rails, come va sul piatto, come gira, come plana, e come plana in strambata. La metà anteriore della tavola è molto simile in tutti i brands: una prua leggera, un concavo sulla coperta, qualche V a prua. La parte più complicata è come disegnare la carena da metà tavola verso poppa. La zona su cui abbiamo lavorato molto per anni, quella subito davanti alla pinna, si chiama “contact patch”. Questa è la parte di tavola attaccata all’acqua. Nel V3 non c’erano i wingers e non c’era la TT Tail e il piede di poppa era più interno. Con l’arrivo della TT Tail a partire dal V4 abbiamo il piede posteriore più esterno portando stabilità e facilità di conduzione, ma volevamo migliorare l’accelerazione e la velocità di punta. Nel V5 abbiamo ottimizzato la TT Tail nella strambata giocando su lunghezze millimetriche e sugli angoli degli spigoli. Con il V6 abbiamo migliorato la velocità di punta dal 3 al 5%.
Lavorando su questa CPT (Contact Patch Technology) abbiamo ottenuto meno attrito e più tenuta permettendo di mantenere un ottima posizione tavola-vela riducendo gli sforzi da parte del rider.
Abbiamo anche modificato leggermente i rails mentre gli altri aspetti sono rimasti principalmente gli stessi.
Sempre grazie al CPT siamo stati in grado di ampliare il range di utilizzazione di ogni misura di tavola: in condizioni di vento leggero le dimensioni di vela e pinna da abbinare rimangono le stesse ma con vento più forte si possono abbinare vele e pinne leggermente più piccole. Con la 129 per esempio generalmente si può usare una vela a scendere fino alla 8.6. Adesso si può scendere fino alla 8.0, 7.8 forse con 44 o 43 (cm) di pinna. Si possono ancora usare una 9.5 o una 10.0 senza problemi con una 48 di pinna. In Coppa del Mondo la 48 è la più grande pinna utilizzata siccome già la 50 ha un po’ più di attrito e non risulta così veloce. Con la 122 si può scendere fino alla 7.5 e 40 di pinna e al massimo 46-48 di pinna e 9.5 per i riders più leggeri. Con la 114 si può mettere la 7.0 con 35 di pinna. La 105 è uno shape completamente nuovo su cui si può mettere la 6.3 senza problemi con una 32-33 di pinna! Poi dipende dalle condizioni e dal livello del rider ma le condizioni normali per questa tavola sono la 7.0 di vela. In generale comunque tutte queste tavole hanno un ampio range e sono facili per la navigazione con venti più forti.”
text: www.RIWmag.com
source: Sebastiaan Verhagen
photo: Moan/Circolo Surf Torbole
video: Circolo Surf Torbole