Ecco il momento che arriva sempre anche nelle feste più belle, quello di salutare gli amici ed andare a casa perché si volge al termine e dobbiamo già iniziare a prepararci per la prossima regata. Ci è sembrata la cosa pià appropriata che L’ultimo punto di vista a parlare di questo splendido Grand Slam sia quello di Carlo Cottafavi, Presidente AICW.
Intervista di Vittorio Greggio per RIWmag
RIW: Ciao Carlo.
C.C.: Ciao RIW
RIW: Allora Carlo, com’è andato questo Windsurf Grand Slam a Coluccia?
C.C.: Bè direi che usare la parola unico sarebbe riduttivo, perché è stato un evento molto difficile e complicato da organizzare, con tante difficoltà dovute anche alla crisi, ma anche alla presenza di tutte le discipline, una cosa che era mai stata fatta fino adesso.
RIW: Come mai la scelta di Coluccia?
C.C.: Bè prima di tutto perché si trova in Sardegna, cosa che la rende molto facile da raggiungere in una notte di traghetto o un paio d’ore d’aereo, con tutti i vantaggi del caso, come quello di arrivare dal continente con tempo pessimo e stare qui in bermuda e maglietta perché c’è caldo e bel tempo. In particolare Coluccia per la sua logistica è fra i posti in Italia quello più adatto e perfetto per questo tipo di manifestazione, sposando la nostra necessità di spazio e sicurezza dovendo mettere in acqua 4 discipline e un eventuale contest di Speed.
RIW: Il primo Windsurf Grand Slam con la presenza appunto anche del Formula, Slalom e Raceboard.
C.C.: Si infatti, è stata davvero dura per l’organizzazione e i giudici gestire l’entrata in acqua di una disciplina diversa per ogni intensità di vento, ricordando che con il Raceboard si gareggia dai 3 nodi in su, con la Formula dai 7 e con lo Slalom dai 12, però ritengo siamo stati tutti premiati da questa scelta organizzativa.
RIW: Secondo te cosa è andato bene e cosa si poteva fare meglio?
C.C.: Bè la scarsa presenza di pubblico dovuta anche al fatto che la tavola a vela non è fra gli sport maggiori da noi ci porta alla necessità di far capire agli sponsor e alle istituzioni una cosa: abbiamo la necessità dello streaming live delle manifestazioni. Questa è la sola via per poter portare tutti, anche chi sta a casa con un computer, a vedere le regate, dobbiamo portare noi da loro il windsurf.
RIW: Quali sono le tue considerazioni Carlo, come presidente e come regatante?
C.C.: Io sono un perfezionista e quindi mi è difficile essere soddisfatto, ma in realtà lo sono per come è andato tutto. Avrei forse voluto fare anche il regatante, ma il caso mi ha portato a fare la scelta di sacrificare il mio desiderio per il bene del nostro sport e dell’evento, cosa che mi ha portato in qualche caso a non fare neanche il presidente ma il factotum sempre pronto ad arginare ogni situazione presentatasi per favorire la riuscita della regata. Mi sono messo in gioco, facendo anche cose che non avevo mai fatto prima e sono felice di averlo fatto. Senza dubbio una cosa che si potrebbe migliorare è la presenza dei giovani, ma con la scuola abbiamo dovuto scegliere se avere più avanti i giovani ma un meteo sfavorevole o adesso meno giovani e la possibilità di andare in acqua, e le regate come tutti voi sapete si possono fare solo con il vento.
RIW: Quindi una scelta complessa che sicuramente porterà ad altre riflessioni e scelte finalizzate ad avvicinare più giovani al windsurf.
C.C.: Si certo, come sempre quello è il fine: mandare in acqua più persone possibile che vogliono fare windsurf, indipendentemente dalla categoria o dal tipo. Ciò che davvero dovrebbe essere il traguardo è riunire tutti in eventi come questo. Io personalmente anni fa scrissi un accorato appello ai miei corrispettivi della Classe olimpica e del Techno per unire tutte le discipline in una unica federazione e sono ancora aperto al dialogo in questo senso. Se noi riuscissimo ad avere insieme anche la classe RSX, il Techno e il Windsurfer manderemmo davvero un messaggio forte sulla bellezza di questo sport e daremmo ai ragazzi una splendida possibilità di aggregazione ed interazione oltre a fornire in pieno la scelta della disciplina che a loro interessa di più seguire.
RIW: Ci auguriamo di vedere presto questa realtà, per ora grazie Carlo e alla prossima.
C.C.: Grazie a voi RIW e un grazie alla splendida accoglienza della Sardegna, a Stefano Pisciottu, alla Steddu Family, ai Giudici e a tutti i collaboratori!
text & photo: Vittorio Greggio 4 www.RIWmag.com