Daniele Idini è un appassionato windsurfista che ama vivere la spiaggia 24/24 ore grazie al suo furgone camperizzatto ma è anche colui che ha creato la APP del WGS2014. RIWmag lo ha intervistato per conoscerlo meglio.
Sulla spiaggia Daniele colpisce per il suo sorriso e per il suo look da vero windsurfista … quando lo si conosce di persona colpisce per la sua generosita’ e spontaneita’ … qualita’ che emergono anche dalle sue risposte e che bucheranno lo schermo del vostro computer …
RIW: Ciao Daniele, da quanto tempo fai windsurf e com’è nata questa passione?
Daniele Idini: Ciao! Beh, ho la fortuna di essere nato in Sardegna per cui la mia grande passione per il mare mi ha portato, quando avevo 14 anni, a conoscere questo meraviglioso sport. Ricordo mio zio che comprò un Windglider con una tavola lunga credo 4 metri. Ci salii sopra senza nessuna conoscenza e in un paio di giorni andavo e tornavo. Purtroppo però non avendo un’attrezzatura tutta mia e non avendo la patente, per anni mi son limitato a qualche rara uscita estiva con tavole e vele prestate da amici. All’età di 18 anni ho comprato la mia prima tavola e la mia prima vela: un Mistral Edge, che conservo ancora, e una vela Xtreme con i quali ho fatto la mia prima planata: quello è stato il punto di non ritorno, goduria pura! Poi però arrivò un incidente in moto e l’università lontano dall’isola per cui le mie uscite in acqua si limitavano ai periodi di ferie in Sardegna. Ora finalmente vado in acqua ogni volta che posso!
RIW: Quale è la tua disciplina preferita? Fai anche delle gare?
D.I.: Nonostante non sia più così giovane adoro il freestyle anche se i risultati sono alquanto scarsi! Basta vedere le mie gambe che sono sempre sanguinanti da atterraggi improbabili sulla tavola. Poi pratico un po’ di wave che credo sia la specialità che più di tutte ti da un grande senso di libertà e, naturalmente, prendo sonori schiaffoni dalle onde. Ho fatto una gara amatoriale per la prima volta a Coluccia, durante Surfamo. Gara di Slalom con attrezzatura freestyle. Un sesto e un nono posto. Devo dire che ho rivalutato lo slalom, mi è sempre sembrato noioso ma il caos della gara lo rende molto adrenalinico. Magari comprerò una tavola slalom questa estate.
RIW: L’altra tua grande passione è muoverti lungo le coste sarde grazie al tuo furgone camperizzato. I tuoi spostamenti sono guidati dalla ricerca del vento o anche dalla bellezza della natura?
D.I.: Ci tengo a precisare che il mio furgone si chiama “#furgoddone”, ed inizia ad essere molto conosciuto su facebook. L’hashtag inizia ad essere abbastanza famoso. Forse potrebbe anche nascere un sito web/community di furgoddoni. Io giro l’isola principalmente alla ricerca di vento ma nelle ultime settimane non sono stato molto fortunato. A mio parere, vento, mare e natura sono indivisibili. Il vento chiama e la natura ti accoglie. Quando manca il vento, senza fare troppi drammi, mi godo il mare, la macchia mediterranea e soprattutto i #furgowakeup. Il momento più aulico della giornata è il risveglio fronte mare. Oppure quando la notte ti sdrai nel letto e hai come tetto un miliardo di stelle. Credo che nient’altro ti possa dare sensazioni simili. Bisogna solo provare.
RIW: Stefano Pisciottu ci ha fatto sapere che sei tu l’autore della APP del WGS 2014: quali servizi fornisce questa APP?
D.I.: L’app è nata da un framework (www.triptoguide.com) che abbiamo sviluppato nella nostra azienda. Con questo progetto siamo stati finalisti al Premio Nazionale dell’innovazione organizzato da PNICube e università italiane. I servizi forniti sono la recensione dei punti di interesse (es. campo gara, ristoranti, hotel etc che ruotano intorno al WSG) con i contatti, posizione geografica e gli aggiornamenti in tempo reale degli eventi (es. risultati delle gare, foto, video etc). Il framework è nato al fine di fornire uno strumento tecnologico per attività di marketing territoriali da parte delle pubbliche amministrazioni ma chiaccherando con Stefano abbiamo capito che si adattava bene alle esigenze redazionali di una manifestazione come il WGS.
RIW: Di che cosa ti occupi nella vita? Sei quindi un informatico?
D.I.: Ahimè, sono un ingegnere delle telecomunicazioni. Dopo varie esperienze lavorative ho fondato insieme al mio amico e socio Marcello Orizi la società Prossima Isola. Da poco tempo la compagine societaria si è allargata e insieme a due nuovi soci, Marco Montalto e Gabriele del Curto (fondatori di Mentefredda), abbiamo unito le forze. Principalmente sviluppiamo servizi web e mobile per gli hotel. Abbiamo, come clienti, più di 100 strutture alberghiere in tutta Italia di fascia medio alta ( 4 o 5 stelle) ma io continuo a dormire nel #furgoddone nonostatne gli inviti dei clienti.
RIW: Quali sono i tuoi home spot e in quali condizioni funzionano?
D.I.: Ho la fortuna di lavorare vicinissimo al mare nel Parco Naturale Regionale di Porto Conte che è una sorta di paradiso, di conseguenza lo spot che frequento maggiormente è Mugoni. Funziona col maestrale ed è adatto per lo slalom e il freestyle. Gli altri spot sono Platamona, wave col maestrale e Stintino, freestyle-wave col grecale. Poi lu Bagnu, la Ciaccia, Coluccia, Porto Pollo, Chia … insomma quest’isola ha 600 Km di coste, c’è solo da mettersi sul furgone e partire … l’hotel 1000 stelle non chiude mai!
interview: www.RIWmag.com
photo: courtesy Daniele Idini