Domenica 5 ottobre 2014 RIWmag ha incontrato Luis Marchegger al Dealer Meeting Neil Pryde – JP Australia nella elegante e signorile location di Villa Treccani a Malcesine, affacciata direttamente sullo spot. Le nuove vele e tavole erano disponibili per il test sia a Malcesine (parcheggio), sia a Torbole (Conca D’Oro).
RIWmag: Ciao Luis e complimenti per il nuovo incarico di Agente Responsabile Neil Pryde per l’Italia. Cosa ci puoi dire in proposito? Cambierà qualcosa nella vendita e nella distribuzione dei prodotti?
Luis Marchegger: Grazie per i complimenti, per me si tratta di un incarico importante dato che Neil Pryde è un marchio storico. Certamente cambierà qualcosa nella distribuzione. Voglio essere molto più presente sul mercato e negli spot più ventosi per far vedere e provare i nuovi materiali.
RIW: Tu avevi già distribuito con successo JP e per questo ti hanno affidato anche Neil Pryde …
L.M.: Si, questo è vero. Un altro dei motivi è anche che quando negli ultimi anni è arrivata la crisi in Europa, tutti gli importatori ne hanno risentito e così si è deciso di centralizzare tutta la logistica in un magazzino unico in Germania vicino a Monaco.
RIW: Eliminando i depositi periferici a fronte di spedizioni veloci della merce dalla Germania si ridurrà la problematica delle scorte – aspetto non trascurabile dato il continuo rinnovamento di prodotti ad elevato valore. Ciò può avere qualche implicazione dal punto di vista del consumatore, per esempio sui prezzi?
Diciamo che il consumatore non risentirà particolarmente di questa nuova organizzazione. Da un lato dovrà attendere due-tre giorni lavorativi in più per ricevere la merce. Dall’altro lato, i listini Neil Pryde di quest’anno sono più bassi di 30-40 Euro rispetto agli anni passati.
RIW: Quali sono gli obiettivi del dealer meeting? Che cosa desideri comunicare ai rivenditori in particolare?
L.M.: Devo innanzitutto ringraziare i distributori tedeschi per aver organizzato insieme a me questo meeting, con l’obiettivo di conoscere e incontrare tutti i rivenditori, illustrare e far testare loro i prodotti. Desidero essere presente e disponibile con i rivenditori per rispondere ad eventuali domande anche via e-mail per chiarire aspetti tecnici, senza dimenticare i consumatori finali. Ritengo che un marchio importante come Neil Pryde debba essere sempre presente in occasione di eventi come gare o meeting.
RIW: Per quanto riguarda la promozione, in futuro sosterrai degli atleti come promoter?
L.M.: Sicuramente qualche atleta serve. In Neil Pryde abbiamo i nostri atleti che girano il mondo con il PWA e vincono quasi tutto. A livello locale abbiamo qualche forte giovane emergente come Federico Nesi, di 16 anni che esce sul lago di Bracciano, oppure Leo Vivaldi qui sul Garda. Ma non ho ancora trovato un atleta che faccia slalom come dico io …
RIW: Anche tua figlia Greta avrà un ruolo in questa attività di vendita, promozione e distribuzione?
L.M.: In questo momento non mi potrà aiutare perché studia a Vienna. Quando fra qualche anno avrà finito gli studi, se lo desidera, dato che questo ambiente le piace, potrà subentrare a me in questo ruolo e io mi riposerò! Per ora parteciperà solo in occasione di qualche evento.
RIW: Puoi illustrarci quali saranno i prodotti nuovi e più interessanti per il 2015?
L.M.: Per quanto riguarda JP, al momento la tavola per la quale c’è grande interesse e che piace agli italiani è il Magic Ride, ora disponibile in tutte le misure (104, 111, 118, 132 litri – ndr). Come noto, è larga, corta e sottile, veramente facilissima, plana subito (già al traverso – ndr) e consente ad un surfista di imparare a chiudere la strambata in planata in un week-end – il sogno di quasi tutti i surfisti. Conosco ragazzi che sono capaci di fare il forward, ma non riescono ancora a chiudere come si deve la strambata power!
Dato che non esisteva una vela specifica per questo tipo di tavole corte e larghe, in Neil Pryde abbiamo creato una nuova vela, la Ryde (e non è un caso che si scriva come Pryde ! ndr). Si tratta di un concetto completamente nuovo. E’ una vela freeride a 6 stecche velocissima come una Hellcat, ma che rispetto a quest’ultima ha la zona bassa meno pronunciata e il boma più corto per favorire le manovre. L’outline è abbastanza squadrato in penna e ciò la rende compatta. In definitiva è anche maneggevole nelle strambate perché il boma non troppo lungo non tocca l’acqua e favorisce le manovre classiche come la duck-jibe. Insomma … è da provare!
I materiali utilizzati per le vele Neil Pryde come i monofilm e i tramati sono prodotti specificatamente per la marca (a differenza di altri produttori che acquistano materiali standard in rotoli). Ciò offre vantaggi dal punto di vista costruttivo, per rinforzare le vele nelle varie aree. Ma anche dal punto di vista estetico con gli inserti colorati si hanno risultati unici, come per la Ryde vista alla Conca, e questo è tuttora un punto di forza a favore di Neil Pryde.
interview: Enrico Barchi 4 www.RIWmag.com
photo: Enrico Barchi 4 www.RIWmag.com, courtesy Greta Marchegger