Il Team “parle francais” per la prima volta…
Presenti Laura, Rylton, Rubens, Joy e Diego…
Tanta emozione e tanto divertimento per la prima trasferta nella famosissima Hyeres. Temperature in aumento e maestrale tra venerdì e sabato… PERFETTO!!!
Passo a prendere i ragazzi venerdì alle 13.00 direttamente a scuola, un saluto veloce a mamma e papà con le consuete raccomandazioni e alle 13.30 il motore di Rocky (il mio furgone) entra in moto…Approfittiamo delle 2 h e mezza di viaggio per mangiare e spiegare come funziona il facilissimo spot; ovviamente non è mancato il racconto di qualche uscita epica…
Alle 16 arriviamo in spiaggia e contro ogni previsioni ci accolgono 10 nodi inutili…Ma sono molto fiducioso e mentre scarichiamo le tavole…
Alle 16.15 si distende e poco dopo siamo a planare a steccone per tutta la baia; Joi e Rylton sono veramente vicini a chiudere la vulkan, Rubens con la nuova tavola LSD kid size dimostra di avere un feeling straordinario e comincia anche lui a girare con decisione la stessa manovra dei suoi amici, Lauretta plana come mai aveva fatto prima e Diego ne approfitta per togliere chili di ruggine accumulati negli ultimi mesi (era da ottobre che non andava).
Stiamo in mare fino alle 7 circa quando col buio pesto siamo costretti a fermarci…L’entusiasmo è alle stelle, le previsioni confermano il maestrale per il sabato e per i ragazzi è difficile prendere sonno…Ci svegliamo abbastanza presto e mentre aspettiamo che la temperatura salga un po’, facciamo un giro panoramico per le varie spiagge spettacolari che ci sono nei dintorni…
Il vento è forte; alla Madrague ci sono già 30 nodi e il classico chopp fastidioso, così andiamo un po’ sopra vento in mezzo alle barchette dove troviamo un bel flat e il choppo più regolare; planiamo in lungo e in largo fino a tardo pomeriggio fino a quando le forze vengono a mancare e decidiamo che è il momento di rientrare a casa.
Per questo progetto con i ragazzi ho ricevuto un sacco di complimenti da tutti gli amici del windsurf e non solo;
sono abituato a tenere un profilo basso ma questa volta dopo aver visto le indescrivibili facce dei ragazzi mi sono reso conto di quale incredibile lavoro abbia fatto, e non si tratta di fare manovre o di essere più o meno bravi , questo è e sarà solo una conseguenza, ma la “semplicità” di vedere l’amicizia che giorno dopo giorno si rafforza sempre di più, vedere “bambini” che si divertono come bambini, ognuno con le proprie difficoltà, le proprie sensazioni, euforia, entusiasmo, grinta e a volte rabbia ; il tutto riassunto su di un viso sbarbato illuminato dal sole arancione dopo un’uscita in mare…
Sono sicuro che questa sarà solo la prima di una lunga serie di trasferte.
Impressioni di Christian su una vela freestyle a 3 stecche:
La trasferta a Hyères con i ragazzi è stata una buona occasione per testare le vele anche in condizioni freestyle, ho avuto la fortuna di utilizzare la 4.9 giusta poi sovrainvelata, la 4.6 giusta poi sovrainvelata e la 4.3 giusta poi sovrainvelata…
Premesso che ho un repertorio discreto ma che non ha niente a che vedere con il freestyle moderno di coppa del mondo, posso dire che il peso ridotto e la stabilità sono molto confortevoli, la base molto tagliata aiuta nei passaggi e tra le mani sembra di avere una vela più piccola e molto manovrabile, la caratteristica è l’adattamento e lo sventamento continuo al di fuori del centro velico sia nella parte alta che nella parte bassa neutralizzandosi il più possibile per aver più controllo nella surfata, in freestyle potrebbe (con condizionale) essere un problema se si cerca potenza per staccare le doppie o manovre di ultimissima generazione.
Per concludere mi sento di affermare che le Ks3 vanno bene anche per un utilizzo freestyle più che basilare: spock, flaka grubby, shaka, funnel, kono, kono switch , chacho swtich ecc.
text: Christian Ferraro
photo: courtesy Christian Ferraro