Oggi e’ sicuramente uno dei personaggi che piu’ rappresenta gli ultimi 20 anni del nostro sport. Da atleta a titolare di aziende di windsurf lui si ama definire “World Champion. Developer. Father.”
Il nostro agente 007 lo ha intervistato e ha percorso con lui e per noi la sua storia da quando ha lasciato l’Argentina ai giorni nostri: ecco a voi Francisco Goya. (seconda e ultima parte, la prima parte qui)
English version follows.
RIW: Goya Sails e Goya Boards. Com’è stato metterle in piedi? Facile? Difficile? Dove pensi che questi marchi siano oggi rispetto all’inizio?
F.G.: Metterle in piedi era un sogno di una vita con molti passaggi prima ancora di iniziare. Il mio primo contatto con questo sport è stato quando avevo 13 anni in una fabbrica di tavole dove mio fratello stava costruendo la sua tavola dall’inizio alla fine, poi il mio primo impiego quando avevo 18 anni è stato quello di lavorare in un negozio di windsurf e anche fare l’insegnante di windsurf, di sicuro ci sono stati momenti davvero impegnativi ma ancora ringrazio per tutti quei momenti in cui ho potuto imparare qualcosa. I marchi oggi sono organicamente là dove dovrebbero essere, proprio come una pianta che sta cominciando a dare frutti: sognare e credere nello sport e nelle persone attraverso eventi di sponsorizzazione, riders, sostenendo le riviste e lavorando con i negozi e i centri in tutto il mondo che mantengono il sogno ed il collegamento per il nostro sport e la sua cultura.
RIW: Goya Sails e Goya Boards hanno MFC Hawaii e Quatro Boards come partner. Quant’è importante questa partnership e come viene mantenuta in equilibrio la competizione di mercato tra le tavole Goya e quelle Quatro visto che entrambi hanno Keith Teboul come shaper?
F.G.: Siamo tutti riders che stanno sviluppando l’esperienza del windsurf in modi sempre più diversi. Credo che la concorrenza positiva e la collaborazione siano il futuro/presente per la sostenibilità. Con Pio (MFC) lavoriamo insieme sulle pinne per la linea di Goya, con la squadra di Quatro condividiamo il business ma facciamo a gara a chi può realizzare una tavola migliore.
RIW: Sul web abbiamo visto un nuovo marchio che sta per uscire chiamato 211Components che corrisponde al tuo numero velico PWA. Può spiegare di che cosa si tratta?
F.G.: 211Components nasce dal nostro bisogno di buoni componenti, per iniziare stiamo usando dei design provati che continuano a evolversi nei futuri accessori.
RIW: Negli ultimi anni diverse crisi economiche hanno reso tutto più difficile. Come vedi oggi il windsurf sia da un punto di vista sportivo che da un punto di vista di mercato? Come vedi il suo futuro?
F.G.: Sì, è ancora una sfida che ritengo necessaria per il nostro pianeta. Credo che il nostro sport possa crescere sempre più forte da questa situazione. Mentre sono in viaggio in tutto il Mondo vedo la gente fare windsurf e vedo sempre più persone che iniziano a scoprire quanto sia bello stare in acqua attraverso tutti gli altri sport come il surf, SUP, Kite, ecc, quindi credo che sia davvero una questione di tempo prima che tutto possa sistemarsi.
RIW: Che punto pensi / desideri che i tuoi Marchi possano raggiungere in futuro?
F.G.: Sogno che lo sport possa raggiungere il suo potenziale e i nostri Marchi che ne facciano parte.
RIW: Tu ami il windsurf perché …
F.G.: Wow, devi solo provare per capire cosa intendo.
English version (part 2/2)
RIW: Goya Sails and Goya Boards. How was to building them up? Easy? Hard? Where do you think these Brands are today in comparison to the beginning?
F.G.: Building them was a lifelong dream with many steps before they even started. My first contact with the sport was when I was 13 at a board factory were my brother was building his own board from start to finish, then my first job was when I was 18 in a windsurfing store and also teaching windsurfing, for sure there were times more challenging than others still I thank all of those moments as they taught me something. The brands today are organically where they should be, just like a plant it is starting to give it fruits, dreaming and believing in the sport and the people through sponsoring events, riders, supporting the magazines and working with the stores and centers around the world that hold the dream and connections for our sport and culture.
RIW: Goya Sails and Goya Boards have MFC Hawaii and Quatro Boards as partners. How is this partnership important and how is the market competition between Goya Boards and Quatro Boards kept balanced considering that both ones have Keith Teboul as shaper?
F.G.: We are all riders that are designing the windsurfing experience in more and more ways. I believe Positive competition and collaboration is the present/future of sustainability. With Pio (MFC) we work together on the fins for the Goya line, with Quatro team we share the business but we compete at who can make a better board.
RIW: On the web we saw a new brand coming out called 211components which is your PWA sail number. May you explain what is it about?
F.G.: 211components was born from our need of good components, to start we are using proven designs and they keep evolving into the future of accessories.
RIW: In the last years several economic crisis got everything harder. How do you see windsurfing today both from a sport and from a market point of view? How do you see its future?
F.G.: Yes, it has been challenging still I felt necessary for our planet. I believe our sport is growing stronger from it. As I travel around the world I see people windsurfing everywhere and I see more and more people that start to discover how good it feels being in the water through all the other sports like surfing, SUP, Kite, etc, so really it is a matter of time before it all comes back around.
RIW: What do you think/wish your Brands to reach in the future?
F.G.: I dream of the sport reaching its potential and our brands being part of it.
RIW: You love windsurfing because …
F.G.: Wow, you just have to try it and you will see what I mean.
Interview: 007 – www.RIWmag.com
