Nel sudovest sardo si trova un grande spot: SaBarra, con ottime condizioni di vento e persone che creano una fantastica atmosfera. Quest’anno è tempo di grandi cambiamenti, il club e Gigi Madeddu (RRD, AL360, LSD Fins) hanno iniziato a collaborare con RRD. RIWmag ha raggiunto Gigi per un’intervista.
RIW: Ciao Gigi, abbiamo visto il tuo video con Rossell dal Brasile. Com’è stato il tuo allenamento invernale?
Gigi Madeddu: Ciao amici di RiwMag! Il nostro periodo in Brasile a Praia do Maceiò (Camocim) è stato come sempre incredibile. Vento tutti i giorni e belle ondine per divertirsi a far qualche salto e surfata, non impegnativo come un classico wave spot ma molto divertente. Abbiamo anche iniziato a divertirci con il surf da onda e il Sup.
RIW: Quali novità ci sono a Sa Barra per il 2017?
G.M.: La novità più grande è che da quest’anno inizieremo un progetto con RRD come atleti e scuola. La mia voglia di sposare un brand italiano, viste anche le scelte precedenti, c’è sempre stata e con il brand di Grosseto vedo una bella stabilità e ottime prospettive. Inoltre personalmente credo tantissimo nella multilateralità delle discipline. Io mi sono sempre definito un “windsurfista” quindi Slalom, Freerace, Freeride e Freestyle saranno i nostri cavalli di battaglia.
RIW: Hai programmato la stagione agonistica? A quali eventi hai intenzione di partecipare?
G.M.: Per ciò che mi riguarda, compatibilmente con gli impegni lavorativi che ormai sono tanti, parteciperò agli eventi zonali sardi di slalom. Dovrei essere presente, se tutto procederà normalmente, al Windfestival e al Windsurf Grand Slam di Torbole. Sarò presente agli eventi wave e freestyle ovviamente. Spero che tutto si incastri bene con i miei impegni al club. La notizia sicura è che parteciperò all’IWT in Marocco a maggio. Vado li’ per divertirmi e mettermi un po’ in gioco. Vediamo che succede. L’unica aspettativa che ho è di fare tante belle ore di wave!
RIW: Sa Barra è diventata un famoso spot per il freestyle e la laguna è perfetta anche per le altre discipline in acqua piatta. Negli anni l’atmosfera è la stessa di sempre: qual è il segreto?
G.M.: Sa Barra, come hai detto tu, è perfetta per tutte le discipline su acqua piatta. Personalmente sto ricominciando a fare Slalom. Grazie a RRD ho una 8.6 e una 7.8 FIREWING e il 114 X-FIRE, mentre AL360 mi ha messo nelle mani un bellissimo boma. Sotto la tavola Alessandro Carluccio sta preparando delle bellissime LSD FINS per farmi volare sempre più forte. Per ciò che riguarda l’atmosfera, penso sia una questione di pura passione. Mi piace quello che faccio. Mi piace coinvolgere i giovani e trasmettere le mie conoscenze, competenze e aiutarli ad emergere.
Abbiamo uno zoccolo duro di locals che contribuisce a tutto ciò. Ricordo la prima volta che il famoso Pablo mi portò sulla laguna e ora mi da’ una mano con il giardino del club, le prime manovre con Stefano Salemi, Fausto Mattana e Alessandro Congiu, i primi passi sulla tavola di Rossel. L’arrivo di tanti nuovi praticanti come Corrado Dessì, Laura Mantega, Stefano Locci, Giorgio Uras, il nostro velista Marco Raspa, Simone Piras, Andrea e Federico Nesi. Poi l’arrivo di Giovanni Passani e la sua scalata al successo. Michele Tagliafico e Nicolò suo figlio sempre presenti. Poi Matteo Spanu e la sua famiglia e Simone Pierini. Ho sicuramente dimenticato qualcuno, ma loro sono di sicuro una parte del segreto dell’atmosfera di Sa Barra. Loro per me sono dei veri campioni. Il windsurf per noi è divertimento e amicizia, il resto vien da se’!
RIW: Hai aperto il Windsurf Club Sa Barra diversi anni fa, quali sono state le sfide più difficili?
G.M.: Ormai esistiamo da 8 anni! Wow! Un bel traguardo! Le sfide più grandi solitamente le ho con me stesso. Vorrei che il club fosse sempre più bello, accogliente e curato. Non ci sono state sfide difficili, e’ venuto tutto da se’. La passione è il flusso che trasporta tutto. I problemi si affrontano. Ogni difficoltà mi ha aiutato a crescere e a far cresce il club grazie all’impegno di tutti.
RIW: Il Windsurf Club Sa Barra ha ospitato diversi eventi a livello nazionale. Qual è stata la soddisfazione più grande?
G.M.: La più grande è stata sicuramente vedere la laguna, baciata dal vento forte come la conosco io, con i migliori atleti italiani in acqua a darsi battaglia. Anni fa non me lo sarei mai immaginato. Ci credevo, ma vederlo messo in atto è una bella soddisfazione! Poi vedere Rossel vincere un Sa Barra Contest è stato davvero emozionante.
RIW: Hai fatto da “tutor” a diversi talenti italiani che si sono affacciati o che si stanno affacciando nel panorama agonistico internazionale. Come hai affrontato questa sfida?
G.M.: E’ stata e spero sarà una bella sfida. Vedere Rossel vincere Sa Barra Contest, vedere Giovanni Passani vincere il campionato italiano sono sicuramente delle belle soddisfazioni e sensazioni. Sicuramente ci sono stati e ci sono momenti di pensiero. Penso che alcuni abbiano dimenticato che sono arrivati a Sa Barra e a malapena riuscivano a impostare i primi tricks e ora sono su tutte le riviste. Non sapevano usare i social, non avevano conoscenze nel settore, ecc. Ma questo fa parte del gioco. Per me le persone e i rapporti valgono più di un band o di una discussione. Ma per il resto ora ci sono ragazzini terribili in arrivo! Parlo di Gianluca Carta, mio vicino di casa, Nicolò Spanu, Alberto Citzia e Iacopo Gasparutti! Sono piccoli, nessuno li conosce ancora, tranne per Nicolò, ma se parliamo di sfida questa è sicuramente la prossima che ci attende. Io credo in loro e nelle loro capacità. Spero solo di trasmettergli passione per il mare e per lo sport.
Colgo l’occasione per ringraziare RRD per aver creduto nel nostro progetto insieme ai miei sponsor AL360 e LSD Fins che mi supportano da qualche anno ormai. E un ringraziamento particolare alla mia famiglia, a Corinne e a mia figlia Alessia. Vi Voglio bene. Per il resto vi aspetto tutti a Sa Barra. Non preoccupatevi del vostro livello o del semplice fatto “io non so fare freestyle come voi”. Noi siamo qui per divertirci con voi e goderci questo fantastico sport! Sarebbe un peccato non farlo. Aloha e grazie tante RiwMag.
Interview: Marco Livraghi 4 www.RIWmag.com
Photo: courtesy Riccardo Locci