Giuseppe Pugliese è un forte atleta cagliaritano, in passato ha gareggiato nel formula e nello slalom, collabora da anni con il Windsurfing Club Cagliari, con Point-7 e con la palestra Rari Nantes di Luca Frau per la preparazione atletica della squadra agonistica di Techno293 ed RS:X, degli atleti sponsorizzati dalla factory italiana (Point-7) e di altri atleti slalom italiani che gareggiano in coppa del mondo (PWA), e praticanti di Surf, Kitesurf e Sup; RIWmag ha deciso di raggiungerlo per intervistarlo.
RIW: Ciao Giuseppe, parlaci un po’ di te, quando è iniziata la passione per il windsurf?
Giuseppe Pugliese: Ciao a tutti! La mia Passione per il windsurf è nata circa 35 anni fa quando vidi sfrecciare sulle acque cristalline di Costa Rei (Sardegna) un windsurf; da allora fu vero amore.
RIW: Come riesci a incastrare i tuoi allenamenti in acqua, a terra, il lavoro, la famiglia e tutti i tuoi impegni?
G.P.: Ahahahha incastrare e’ proprio il termine giusto, ciò che mi sostiene e’ la passione; non è facile, ma soprattutto grazie alla mia famiglia, che ha tanta pazienza nel sopportarmi e supportarmi, riesco ad andare avanti.
RIW: Spesso si pensa che le ore passate in acqua siano il miglior allenamento per un windsurfista, ma abbiamo visto che molti atleti spesso si allenano anche a terra; quali sono le componenti principali di un allenamento per performare in acqua?
G.P: Rimango dell’opinione che il miglior allenamento sia quello specifico in acqua ovviamente. Il windsurf e’ uno sport che negli ultimi anni si è notevolmente evoluto, i materiali sono cambiati e conseguentemente gli impegni energetici e le caratteristiche fisiche specifiche, per cui lo sviluppo delle principali capacità coordinative e condizionali diventa ormai fondamentale e, a parità di abilità, diventa determinante.
RIW: Il windsurf è uno sport che tendenzialmente fonda i suoi principi sulla fisicità, quindi sulla forza, sulla tecnica e sull’equilibrio, ma quanto influisce la mentalità di un rider durante una gara?
G.P.: Questo e’ un aspetto veramente importante sopratutto in quelle discipline in cui la performance si sviluppa in brevissimo tempo (vedi lo slalom). La concentrazione, la serenità , l’equilibrio psicofisico e la consapevolezza delle proprie capacità, sono determinanti. Il massaggio sportivo mi ha dato la possibilità di curar meglio questo aspetto in quanto si riesce a meglio interagire con l’atleta. Chi può permettersi di farsi seguire da un mental coach professionista fa un’ottima cosa purché quest’ultimo conosca le dinamiche del nostro sport. Alcune federazioni, grazie alla loro organizzazione riescono a mettere a disposizione dei forti atleti queste figure con notevoli vantaggi in termini di performance.
RIW: Il windsurf non è uno sport unico, ma diviso in discipline particolarmente diverse e slegate tra loro: un’atleta di raceboard a parer tuo si può allenare a terra nello stesso modo di un waverider, o hanno bisogno di allenamenti specifici?
G.P.: Diciamo che una parte dell’allenamento in particolare quella iniziale può essere condivisa (parliamo di ricondizionamento e capillarizzazioni, sviluppo delle capacità cardiovascolari e un breve periodo di preparazione e sviluppo della forza), ma subito dopo e’ necessario seguire gli obiettivi prefissati, come ad esempio raggiungere una forza esplosiva, flessibile e resistente sui Waveriders e Freestylers o forza massimale/resistente per lo Slalom e forza resistente nel Formula. Oggi grazie agli ausili tecnologi e grazie alla medicina si riesce a effettuare degli studi accuratissimi in grado di capire i reali (o pressoché tali) fabbisogni degli sportivi. Inoltre l’introduzione di una o due sedute settimanali di core stability (sistema che comprende tutta la muscolatura di anche, schiena, addome, pelvi e diaframma) potrebbe essere la parola chiave durante i programmi di allenamento considerate che il Core e’ stato definito dalla medicina non convenzionale “la casa del potere” ossia il motore, la base anatomica dei movimenti dei segmenti distali. Inoltre una lezione di gruppo con qualche risata non guasta mai. Non dimentichiamo l’alimentazione, aspetto che tanti sportivi trascurano, di grande importanza ai fini della performance e della salute, quindi un bravo/a nutrizionista magari appassionato di windsurf non guasterebbe e ci darebbe una grossa mano d’aiuto.
Interview: Andrea Puzzoni 4 RIWmag
Photo Courtesy: Giuseppe Pugliese