English version follows
Come piu’ volte dichiarato in passato, RIWmag è e sarà sempre un servizio di comunicazione superpartes, aperto a tutti coloro che vogliano e debbano comunicare in relazione all’attività del windsurf sia a livello nazionale che internazionale.
Nessuna preferenza e nessun pregiudizio per nessuno, tanto meno nessuno schieramento: gli obiettivi di RIWmag sono la dialettica e l’informazione tese al contributo, alla costruzione e al miglioramento dell’attività della tavola a vela nel rispetto della libertà di stampa e di espressione, che siano i soggetti coinvolti atleti, aziende, associazioni, addetti di settore e/o praticanti amatori. Tutti sono benvenuti a usufruire di tale servizio a patto di mantenere uno stile ed un linguaggio consoni alla pubblicazione, ed ognuno che usufruisce di tale servizio e’ responsabile e risponde delle proprie affermazioni. Fatta questa dovuta precisazione pubblichiamo qui di seguito il comunicato trasmesso in tedesco dal brand Patrik a tutti gli organi di stampa del settore a proposito della sua attuale protesta nei confronti del PWA. Ovviamente RIWmag rimane a disposizione di tutte le parti in gioco perche’ ognuno possa esprimere liberamente la propria posizione ed il proprio punto di vista riguardo questa vicenda.
“Nel 2007, lo shaper Patrik Diethelm, ha sviluppato un sistema di cut-out con dei piattelli regolabili che aumentano la possibilità di adattare ulteriormente la tavola alle condizioni. Questa soluzione tecnica fu utilizzata per la prima volta dall’ azienda F2. Dal 2010 PATRIK ha deciso di utilizzarla anche per le tavole prodotte con il suo marchio. I piattelli possono essere sagomati individualmente, lasciando libera la scelta di regolarne la profondità e grandezza. Nel corso degli anni il sistema è stato utilizzato in circuiti nazionali ed internazionali senza che alcuno ne contestasse la conformità ai regolamenti.
Nel corso della scorsa stagione PWA, in particolare in occasione dell’evento a Sylt, alcuni atleti appartenenti a marchi concorrenti hanno protestato questo sistema alla giuria. Anche se non contravviene alcuna regola e la tecnica viene ormai utilizzata da 8 anni, la giuria ha deciso che il piattello è lecito, ma non può essere modificato. Sulla tavola si potranno quindi montare solamente i piattelli originali.
Nelle settimane successive sono stati elaborati ulteriori regolamenti che sono stati approvati dal consiglio di amministrazione PWA composto da: Sven Rasmussen (Starboard/Severne), Craig Gertenbach (Boards & More Fanatic/North), Martin Brandner (NeilPryde Group JP), Iballa Moreno (Starboard/Severne), Klaas Voget (Fanatic/North) e Graham Ezzy (Tabou/Ezzy). Sono state poi rese esecutive dal vice presidente Phil McGain e dal presidente Jimmy Diaz (Starboard/North Sails).
Queste ulteriori regole sono state pubblicate il 14 dicembre, due ore prima della chiusura delle registrazioni delle tavole e costringono tutte le marche che utilizzano questo sistema a registrare i dettagli. Dato che da diversi anni questo sistema non viene più utilizzato da nessuna marca al di fuori di PATRIK, i soci Karin Jaggi e Patrik Diethelm si sono sentiti del tutto raggirati.
Karin Jaggi: Ho fatto parte di questo consiglio e già allora non ho mai supportato “le decisioni prese dalle marche”. La PWA è una comunità di atleti e le decisioni del consiglio dovrebbero essere fatte per il bene dello sport e degli atleti: dubito fortemente ciò sia il caso. E’ come le marche solo ora si fossero accorte di ciò che Patrik ha scoperto ed utilizzato per 8 anni. Una pietra miliare per ogni sport e’ la conoscenza delle regole. Nella vela o nel Windsurf-One-Design queste vengono imparate a memoria. Le regole di precedenza, ad esempio, vengono utilizzate per mettere in difficoltà l’ avversario o per farlo partire svantaggiato. Anche in Formula-1 le scuderie lavorano nelle pieghe e nei vuoti dei regolamenti per trovare soluzioni tecniche vantaggiose. Patrik conosce le regole e su di esse ha basato il suo sviluppo, regolarmente depositando la documentazione prima della chiusura delle registrazioni. Solo successivamente al deposito, due ore prima della chiusura delle iscrizioni, è intervenuta la modifica del regolamento. Chiaramente non ce lo aspettavamo. Siamo ora costretti a perdere una competitività che legittimamente avevamo raggiunto attraverso lo sviluppo tecnologico.
Patrik Diethelm: Non è una novità che le grandi marche cerchino di indirizzare a proprio vantaggio le decisioni sportive. In questo caso tuttavia esse si sono coalizzate per modificare il regolamento internazionale, adottando la relativa decisione a meno di due ore dalla chiusura delle registrazioni. Ritengo questo inaccettabile. Tale atteggiamento disinvolto dimostra che i leader aziendali piegano la legge a loro vantaggio. E’ stato spiacevole anche dal punto di vista umano, vedere degli amici agire contro di noi su semplice input dei loro sponsor. Io sono certamente in grado di seguire queste nuove regole, ho anche delle precise idee in proposito. Ho tuttavia bisogno di denaro e di tempo per svilupparle. Progettare un nuovo sistema richiede non meno di sei mesi. Altri sei mesi sono necessari per arrivare alla produzione. Deve quindi necessariamente esserci un ragionevole lasso di tempo tra l’ adozione di nuove regole e la loro applicazione. Se accettiamo questa situazione, le nostre tavole perderanno parte del loro potenziale. L’ alternativa è far valere i nostri diritti e combattere contro questa congiura che impatta sulla libera concorrenza tra i produttori e sul regolare svolgimento del campionato del mondo.”
English version
As already repeatedly stated in the past, RIWmag is and will always be a superpartes communication service, open to all who want and need to communicate about windsurfing both nationally and internationally.
No preference, no prejudice to anyone and no positions in discussions: RIWmag goals are dialectics and information activities designed to contribute to the construction and improvement of the sailboard sport while respecting the freedom and the expression of the press, of the involved athletes, companies, associations, professionals of the sector and / or amateurs. All are welcome to use this service as long as they maintain a style and a language worthy for the publication, and everyone who benefits from that service is accountable and responsible for his/her own statements. After this due clarification we publish below the press release transmitted in German by Patrik (board brand) to all the press in the industry about his current protest against PWA. Obviously RIWmag remains available to all parties involved so that everyone can freely express their position and their point of view on this matter.
“Im 2007 hat Shaper Patrik Diethelm die verstellbaren Cutout-Platten entwickelt um die Tiefe bei den Heck-Ausschnitten zu regulieren und das Brett noch besser an die Bedingungen anpassen zu können. Diese Idee wurde erst von der Firma F2 genutzt und seit 2010 auch für seine eigene Marke PATRIK. Damit man nicht nur die Ausschnitttiefe einstellen kann wurden die Platten auch individuell zugeschnitten und in der Grösse verändert. Über Jahre wurde dies an nationalen und internationalen Wettkämpfen angewendet und hat nicht gegen Regel verstossen.
Im Laufe der letzten Saison und vor allem beim letzten PWA Anlass auf Sylt haben sich ein paar Fahrer der Konkurrenzmarken gegen dieses System gewehrt und bei der Jury Protest eingelegt. Obwohl es nicht gegen die Regeln verstösst und schon seit 8 Jahren angewendet wird hatte die Jury entschieden das alle Fahrer welche dieses System an den Bretter haben nur die original Zubehör Teile zur Einstellung benützt werden dürfen.
In den nächsten Wochen wurde von der PWA zusätzliche Regeln ausgearbeitet und von den PWA Management Board Mitglieder Sven Rasmussen (Starboard/Severne), Craig Gertenbach (Boards & More Fanatic/North), Martin Brandner (NeilPryde Group JP), Iballa Moreno (Starboard/Severne), Klaas Voget (Fanatic/North) und Graham Ezzy (Tabou/Ezzy) angenommen und vom Vorsitzender Jimmy Diaz (Starboard/North Sails) und Vize President Phil McGain abgesegnet.
Diese zusätzlichen Regeln wurden am 14.Dezember zwei Stunden vor Anmeldeschluss herausgegeben und forcieren alle Marken welche solche Systeme benützen die Details anzumelden. Da seit einigen Jahren ausser der Marke PATRIK keine andere Marke dieses System anwendet fühlen sich Geschäftspartner Karin Jaggi und Patrik Diethelm regelrecht hintergangen.
Karin Jaggi: Ich selber war einige Jahre in diesem Vorstand und schon damals habe ich mich oft gegen die “Markenentscheidungen” gewehrt. PWA ist eine Fahrergemeinschaft und die Entscheidungen des Vorstandes müssen zum wohl des Sports und den Fahrern gelten was meiner Meinung nach hier nicht der Fall ist. Es scheint als hätten die Marken erst jetzt Verstanden was Patrik schon seit 8 Jahren erkannt und bis heute angewendet hat. Ein Grundstein in jedem Sport ist es die Regeln zu kennen und in einigen Sportarten wie zum Beispiel Yachtsegeln oder One-Design-Windsurfen werden die Regeln auswendig gelernt und es wird zum Beispiel mit den Vortrittsregeln versucht den Gegner in eine schlechte Ausgangslage zu bringen was über den Sieg und Niederlage entscheiden kann. Auch in der Formel 1 gibt es Regeln und das Team welche auch die Lücken kennt kann einen besseren Rennwagen entwickeln und einen Vorteil genießen. Patrik kennt die Regeln und hat seine Entwicklung darauf basiert und alles rechtzeitig vor Anmeldeschluss abgegeben. Erst im Nachhinein und nur 2 Stunden vor Anmeldeschluss wurden diese zusätzlichen Regeln versendet und es ist klar das unser Entwicklungsprozess nicht auf das eingestellt war und wir nun ein Kompromiss eingehen müssen was den Einsatzbereich unserer Slalom Bretter einschränkt und wir diesen Vorteil nicht mehr geniessen können.
Patrik Diethelm: Es ist nichts Neues das die grossen Marken immer wieder versuchen alles so zu steuern das es ihnen zu Gunsten kommt aber das sie sich nun zusammen tun und die internationalen Weltcup Regeln ändern und 2 Stunden vor Anmeldeschluss heraus schicken ist ein wahrer Schock für mich. Es zeigt einfach das wahre Gesicht der Geschäftsführer und wie sie ihre Marke führen und da spielen Gesetze oft weniger eine Rolle. Da einige der Angehörige dieses Vorstands auch Freunde von uns sind bin ich über deren Entscheidung um so mehr bitter enttäuscht aber auch das zeigt das sie einfach von ihren Sponsoren wie Marionetten gesteuert werden. Die zusätzlichen Regeln hindern mich nicht und ich habe schon wieder neue Ideen um es machbar zu machen aber dafür brauche ich nicht nur neues Budget sondern auch Zeit für die Entwicklung und Abänderung und Anpassung aller Bretter. Unser Entwicklungszyklus ist ca 6 Monate und dann noch mal 6 Monate bis die neuen Formen und die daraus entstehenden Produktionsbretter gebaut und verschickt werden können. Es ist klar das wir ab Datum der Regeländerung erst ein Jahr später für die neue Anmeldung bereit sind. Im jetzigen Fall ist das aber nicht mehr möglich und entweder wir geben uns geschlagen und unsere Bretter haben nicht den Einsatzbereich den sie haben könnten oder wir kämpfen ums Recht und hinterfragen uns ob es gesetzlich gesehen überhaupt legal ist so eine Absprache unter den Konkurrenzmarken zu treffen vor allem wenn es im Zusammenhang mit den internationalen Weltcup Regeln steht.”
source: Patrik