Giovedi’ 19 settembre: il resoconto dell’evento e l’intervista a Philip Köster.
La tensione sale in vista del gran finale previsto per il fine settimana.
L’attesa senza vento è proseguita anche per il quarto giorno del KIA Cold Hawaii PWA World Cup. Per questa giornata anche le onde hanno preso una pausa.
Alle 14:00 due squadre si sono date battaglia nel SUP Race Challenge: alla fine i ragazzi locali Christian Andersen, Pietro Steinfath e Oliver Hartkopp hanno vinto con un margine convincente.
Alle 17:30 una minacciosa grande nuvola nera ha portato delle raffiche sulla spiaggia: tuttavia, il vento che ha accompagnato la burrasca si è rivelato troppo breve per riuscire a realizzare qualunque competizione.
In precedenza nel pomeriggio Peter Volwater ( Fanatic / Avanti ) e Kurosh Kiani ( Fanatic / Simmer / Maui Ultra Fins) sono andati in acqua con la loro attrezzatura slalom, mentre Ben Proffitt ( Simmer ) e Alessio Stillrich ( Fanatic / North / AL360 ) hanno preso le onde piu’ piccole.
L’ultima previsione attualmente mostra per il fine settimana – in particolare per Domenica – venti da ovest fino a 25 nodi con una swell da 1,7 metri che si spera permetteranno un gran finale e l’incoronamento di un vincitore per questa edizione 2013 del KIA Cold Hawaii PWA World Cup.
L’Head Judge Duncan Coombs ha dichiarato:
“Le ultime previsioni mostrano decisamente che ci sarà un po’ di vento e delle onde: c’è solo da capire se Sabato o Domenica a seconda dei diversi modelli di previsione. Tuttavia in entrambi i casi sembra proprio che dovremmo avere la possibilità di ottenere un risultato per questa tappa danese. Se sarà Domenica il giorno più ventoso avremo ancora l’intera giornata per la gara e navigheremo fino al buio se necessario.”
Philip Köster: “sono all’80-85% del triplo forward loop”
“Credo di avere l’altezza e anche la rotazione, ora ho solo bisogno di farlo. L’ho provato, ho solo bisogno delle giuste condizioni. Accadrà a Gran Canaria. L’anno scorso ero al 50-60%. Ho fatto un sacco di doppi e alcuni veramente alti e stallati: penso che ora li sto controllando bene. Mi sento al sicuro.”
La forza centrifuga subita a 10metri in aria ruotando a quella velocità è la stessa di un pilota di caccia.
Qual è la differenza tra un doppio ed un triplo a livello di sicurezza?
“E’ solo una questione mentale. Eseguire un solo forward con la mente è davvero difficile e poi si sa anche che ci si può far del male.”
Ti sei mai fatto male cercando di farlo?
“Non proprio, solo con la mia schiena quando colpisce duramente l’acqua. Una volta sono rimasto contorto e la schiena mi ha fatto talmente male alle vertebre che non riuscivo a respirare bene. Ho aspettato un paio di giorni ma faceva ancora male durante la navigazione. Avrei dovuto riposarmi più a lungo, due settimane per esempio. Ma quella era la settimana prima dell’evento di Coppa del Mondo a Tenerife (ad agosto), quindi avevo ancora male quando ho vinto.”
“Non voglio perdere il titolo mondiale, voglio vincere ancora anche se diventa più difficile da vincere ogni volta. Amo questa gara a Klitmøller: si possono ottenere onde perfette a volte, è molto carino. Abbiamo avuto un sacco di fortuna con le condizioni in passato quindi spero che Sabato ci sia ancora una possibilità per finire la gara”.
E’ possibile che qualcun altro riesca a fare il triplo prima? Ricardo Campello, il brasiliano volante, per esempio?
“Penso che Ricardo sia abbastanza pazzo” dice Köster ridendo. “Lui è sicuramente uno che può farlo.”
Ma dov’è la fine? Arriverà un giorno un dodicenne che farà un quadruplo tra 10 anni?
“Be’, non si sa mai. Non molti anni fa un forward era come la cosa più pazza. Le cose migliorano, magari forse in cinque anni”.
Qual’e’ allenamento fisico necessario per il triplo?
“Nessuna preparazione speciale. Di solito mangio una pizza prima di provare.”
Köster è uno di quei personaggi spontanei spesso fraintesi dal resto del mondo. Giornalisti e surfisti in cerca di consigli non lo riescono a capire.
“La gente viene e chiedermi consigli sulle manovre, ma io di solito non so come spiegarle, perché io non penso, non penso a come le faccio. La gente non mi crede quando rispondo che io non ci penso.”
Ma Köster non è arrogante, anche se non è scortese è piuttosto un adolescente timido. Preferirebbe essere in acqua piuttosto che essere intervistato.
text: www.RIWmag.com
source: PWA, KIA Cold Hawaii PWA World Cup
photo©Carter/PWAworldtour.com
video: KIA Cold Hawaii PWA World Cup