Rossel Bertoldo e Giovanni Passani sono pronti per il loro debutto nel freestyle PWA.
I due riders del Windsurfing Club Sa Barra e allievi di Gigi Madeddu, Matteo Spanu e del #SaBarraStyle Project gareggeranno dal 29 aprile al 3 maggio a Podersdorf, in Austria. RIWmag li ha raggiunti per una doppia intervista.
RIW: Tra poco parteciperai alla tua prima tappa PWA Freestyle. Ti senti pronto?
Rossel Bertoldo.: Mi sento pronto. Non vedo l’ora di partire e rivedere con i miei occhi i migliori al mondo nella mia disciplina sperando magari di ”rubargli” qualche segreto. Non nascondo che l’emozione è forte, però sono sereno e spero di restarlo anche in acqua durante le mie heat.
Giovanni Passani: Non vedo l’ora di partire per questa fantastica esperienza. Tra poco saranno ufficialmente due anni che vivo in Sardegna, e penso che l’allenamento fatto in questo periodo mi abbia reso pronto per entrare a far parte del PWA World Tour. Quest’anno il mio obiettivo è quello di partecipare a tutte le tappe, che saranno Leucate, Podersdorf, Fuerteventura e Sylt.
RIW: Come ti sei allenato per competere con i migliori riders al mondo?
R.B.: Quello che sto facendo in questo periodo è cercare di consolidare le manovre che so già fare. Ho alcune “moves” quasi pronte però, e mi ci sto dedicando sperando di riuscire a sfoderarle nei momenti giusti!
G.P.: Come ho detto prima, due anni fa, ho preso la decisione di trasferirmi, in questo luogo stupendo, e da quest’anno, ho iniziato a viaggiare nel periodo invernale per dare una reale continuità al mio allenamento e per potermi misurare in condizioni differenti da quelle super di Sabarra. Quest’inverno come sapete abbiamo “svernato” in Brasile, dove ci siamo allenati con una grande varietà di condizioni. Tornato a casa ho anche iniziato un training in palestra, che ho dovuto interrompere per un paio di settimane a causa di un piccolo infortunio, ma adesso mi sento più in forma e determinato che mai.
RIW: Qual è il tuo obiettivo? Divertirti? Fare esperienza? Il risultato?
R.B.: Bhe … tutti e tre! Penso che sarà una grande esperienza e sicuramente mi divertirò. Il risultato lo si spera sempre, ma sinceramente la cosa che mi preme di più è trovare belle condizioni per poter fare bene!
G.P.: Naturalmente, il mio obiettivo principale è il puro divertimento, senza nulla togliere all’importanza di un’esperienza del genere che ricorderemo per tutta la vita. Ma questo non vuol dire che non sarò agguerrito. Fare un buon piazzamento è di certo tra i miei obiettivi fondamentali, credo che il nostro livello possa impensierire molti dei riders che incontreremo, e penso che sia io che Rossel lo abbiamo dimostrato alla KING OF CAMOCIM. Per il resto, ogni gara ha storia a sé e tutto è possibile.
RIW: Che condizioni speri di trovare? Con quale rig ti senti più a tuo agio?
R.B.: Spero di trovare condizioni di vento forte perché ho un buon feeling con la 4.2. L’importante in ogni caso è avere la vela piena. In Brasile mi sono allenato con 4.8 e 4.2, poi al mio rientro ho trovato Sa Barra in condizioni veramente “on fire”. Direi quindi che il rig ideale per me è un 90 litri di tavola e una vela piccola o mediopiccola.
G.P.: Avendo una bacchetta magica opterei per un vento medio/leggero da 4,8/5,2. Credo che in questa condizione emerga la reale abilità del rider. Oppure, mi piacerebbe molto anche una “castagna” di vento come quella che c’è perennemente in Brasile, e a cui siamo ormai molto abituati.
interview: Marco Livraghi 4 www.RIWmag.com
photo: Michele Tagliafico, Salvatore Selis