Oberalp è un’azienda che si occupa della distribuzione in Italia di prodotti di moda e sport.
Tra i marchi distribuiti ce ne sono due di windsurf: Gaastra Sails e JP-Australia che sono sotto la responsabilità di Luis Marchegger.
Luis, accanito regatante in Formula Windsurfing e appassionato slalomista, ha recentemente rilasciato sul web una dichiarazione di soddisfazione a proposito dell’esclusione del windsurf dalle Olimpiadi.
A scanso di equivoci, ufficialmente e almeno per il momento, Oberalp non si occupa di marchi nel mercato del Kite.
Nonostante la stragrande maggioranza dei commenti rilasciati in questi giorni sul web (sia da fonti amatoriali che tecnico-professioniste) siano in completo disaccordo con la decisione ISAF, per fornire ai nostri lettori una visione più completa e obiettiva abbiamo chiesto a Luis di spiegarci meglio i motivi che stanno dietro la sua posizione.
Luis innanzitutto grazie per aver accettato il nostro invito ad esprimere il tuo parere anche se divergente dalle opinioni raccolte finora da noi.
Dal 1984 ad oggi alle Olimpiadi di windsurf sono state utilizzate diverse classi monotipo e monomarca.
1) Per come abbiamo capito, tu affermi che tali regate hanno comunque generato e generano tuttora poco interesse tanto che, citando le tue parole, “i migliori windsurfisti al mondo (Naish, Albeau, Dunkerbeck) non vi hanno mai partecipato”. Confermi questa affermazione e opinione?
L.M.: Si, è proprio vero, in tutte le edizioni. Forse ai primi giochi andavano ancora i migliori surfisti, ma dopo si è cambiato tutto completamente. I signori dell’ISAF che decidono quale tavola è da usare sono purtroppo dei signori tra i 60 e i 90 anni, sanno e capiscono niente del nostro sport. Il nostro sport si è sviluppato negli ultimi 20 anni così tanto in avanti, basti guardare solo la Formula Windsurfing come uno dei tanti esempi.
2) Quali sono i fattori che ti portano a credere che il windsurf olimpico abbia generato finora poco interesse?
L.M.: Faccio un esempio veloce, nella classe RSX fanno regatare con dei tavoloni che pesano oltre 20 kg!!! Prendiamo le gare di Ski, adesso usano dei carving: con i vecchi Ski farebbero lo stesso spettacolo??? Tutti gli sport si sono rivoluzionati nel materiale negli ultimi 20 anni. Allora perché non il Windsurf? Siamo nel 2012 e la gente davanti alle televisioni vuole vedere spettacolo, e una gara di RSX è veramente poco spettacolare, soprattutto con 3-5 nodi!
3) Ci sono dei cambiamenti che a tuo avviso potrebbero portare un più largo consenso nel windsurf olimpico? Se si, quali? Oppure ritieni che windsurf e Olimpiadi non possano funzionare insieme? In questo caso perché’?
In altre parole secondo te è più auspicabile un windsurf olimpico diverso da quello visto finora o il windsurf fuori dalle Olimpiadi?
L.M.: Cambiamenti … la cosa più facile per avere più successo è creare molto interesse per il Windsurf. Per prima cosa si deve lasciare a tutte le aziende la possibilità di fare una tavola, così le aziende più grosse possono investire dei soldi per gli sviluppi. Tutti vorranno la tavola olimpica vincente. Prendo di nuovo il settore dello Ski, oppure anche del Tennis, sono presenti tutti i marchi. In una gara di discesa tutti hanno HEAD oppure ATOMIC, impossibile se la FISI avesse voluto, ma le aziende di Ski non avrebbero lasciato mica gareggiare i lori atleti.
In più anche i surfisti più forti diventano degli atleti importanti, le aziende “comprano-pagano” per avere il migliore sulla loro tavola. Certo che la classe Windsurf deve fare parte dei giochi, come anche il Kite Freestyle, lo Skateboard, e molti altri sport nuovi, freschi e spettacolari. E fuori le vecchie discipline.
4) Prendiamo come esempio un Antoine Albeau o un Bjorn Dunkerbeck, attualmente tra i migliori nello slalom di Coppa del Mondo (PWA).
E prendiamo un Julien Bontemps, attualmente uno dei migliori atleti RS:X al Mondo (sono sue le recenti foto di salti e forwad loops tra le onde di Hyeres, in Francia) o una Alessandra Sensini, che per il pubblico italiano non ha bisogno di presentazioni.
Si può affermare che i primi due sono migliori windsurfisti degli altri due? Se si, in base a quali criteri? Se no, come mai secondo te queste scelte personali e professionali diametralmente opposte (PWA e Classe Olimpica)?
L.M.: No di sicuro, sono forti tutti, ma perché una nazione può solo mandare un atleta? Riferendosi di nuovo allo Ski, ogni nazione può mandare 4 atleti, e questo anche nelle altre discipline. Quanto interesse creerebbe vedere Bontemps e Albeau in una regata olimpica!!! Di sicuro metà Francia sarebbe davanti agli schermi, come in una partita di calcio. Tutti vogliano vedere chi è il migliore. Una giornata con meno vento, una giornata con tanto vento … e dopo 15 prove vediamo chi è il migliore, ma così com’è adesso non lo possiamo sapere.
La Sensini è una “storia” che ha portato tanto al nostro sport in Italia. Ma anche qui mi dispiace tanto per la situazione per le altre ragazze italiane che sono veramente anche forti e in grado di lottare per una medaglia o almeno di arrivare nelle prime 6-8 posizioni. Ma con questa scelta di avere sola una donna per nazione i sogni delle altre ragazze si spengono di fronte alla forza di Alessandra. Se una nazione ha delle atlete tanto forti, per quale motivo devono stare a casa e lasciare il posto ad un’atleta sconosciuto solo perché’ nel ranking mondiale di un altro Paese? Ma dai.
5) Esistono secondo te delle interazioni e/o relazioni tra windsurf olimpico e windsurf non olimpico? In altre parole secondo te ci sono mai stati degli influssi tra il windsurf olimpico e quello non olimpico? Se si, positivi o negativi e quali?
Quali potrebbero essere le conseguenze sul windsurf non olimpico, se secondo te ce ne saranno, dovute all’eventuale scomparsa del windsurf olimpico?
L.M.: Quello non lo so. Sicuramente l’ISAF e il PWA non hanno mai parlato insieme. Senza il Windsurf olimpico io personalmente non vedo nessun cambiamento, non perdo fatturato, e per fortuna tutti noi facciamo il più bello sport che esista, anche in futuro con o senza i giochi.
6) Se l’ISAF decidesse di confermare le decisioni prese a Stresa, riterresti possibile e interessante per Oberalp investire nel mercato del kite?
L.M.: No.
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