English version follows. Il seme della FLIKKAboards mette le sue prime radici nel 2001, quando lo shaper Luka Jures collego’ la sua entusiasmante passione per il windsurf al lavoro manuale e alla conoscenza raccolta da diversi custom boards workshops a Tenerife (Isole Canarie), per fare la sua prima tavola nel suo garage di casa in Slovenia. Da quel momento il suo destino fu segnato: inizio’ facendo tavole per sé e per i suoi amici più stretti, ma ben presto la fama dell’ottima qualità delle sue tavole si diffuse nella windsurf comunity. In seguito decise di invitare i due suoi amici e dipendenti di windsurf, Martin Vodopivec e Janez Filiplič, per aderire al progetto. Cosi’ nacque FLIKKAboards. Con la scusa di Fabio’ Tampieri alla ricerca di nuovi materiali RIWmag ha intervistato Luka Jures.
RIW: Ciao Luka, quando hai cominciato con il windsurf?
Luka Jures: Ho iniziato a surfare 15 anni fa circa, quando mio padre mi portò a Karpathos. Quando tornammo a casa ne ero dipendente! Ho venduto il vecchio materiale di mio padre per comprare una piccola tavola wave per me … non è stato molto contento quando l’ha scoperto! 😉
RIW: Quando e come hai iniziato l’avventura Flikka?
L.J.: Quando avevo 18 anni ho subito un serio infortunio alla gamba (facevo gare di sci) e non sono stato in grado di sciare e competere per un anno e fui cacciato fuori dalla nazionale … così ho iniziato a fare più windsurf e ho imparato velocemente a fare i loop e come rompere le tavole. Ho rotto tre tavole in un anno e come molti studenti non avevo soldi per una nuova. Così ho pensato “facciamo una tavola custom, sarà più economico … giusto!” Avevo esperienza con i compositi e con la tecnologia vacuum e ho pensato che non fosse difficile. Avevo visto i principi basilari della costruzione di tavole in Dlight a Tenerife e quando sono venuto a casa ho costruito tre tavole e finalmente la quarta andava bene. Poi ho iniziato a costruire tavole per i miei amici e nel 2006 ho iniziato con l’azienda Flikka, assieme a due amici, Janez e Martin. Ora siamo un team di 7 lavoratori ed esportiamo tavole custom in tutto il mondo.
RIW: Che processo seguite per creare una tavola custom? Che materiale usate per farle così leggere?
L.J.: Tagliamo lo shape con una macchina CNC a 4 assi e poi rifiniamo lo shape a mano. Dopodichè ogni tavola è messa sotto vuoto in un forno a temperatura controllata. Produciamo ogni singola componente con del carbonio ultraleggero, come i box per le pinne e le scasse per l’albero. Produciamo anche gli unici supporti per le straps in inox, che sono super robusti: siamo l’unica azienda a usarli. La nostra filosofia aziendale è di evitare i prodotti dell’est economici il più possibile. Nella costruzione usiamo diversi tipi di carbonio sulle diverse parti della tavola, il dyneema nelle zone che subiscono forti impatti e s-glass come buon materiale di base. Riusciamo a costruire tavole super leggere ma, dato che non sono per tutti, non sono delle tavole radicali per saltare e devono essere maneggiate con cura.
RIW: Quali sono le differenze principali tra una tavola di serie e una custom?
L.J.: Sicuramente il processo di produzione è diverso, di solito le custom-made sono fatte meglio … ma ci sono delle ottime tavole di serie sul mercato così come ci sono dei custom non molto buoni … La differenza più grossa sta nel fatto che un certo shape può essere raffinato per un certo rider: per esempio, una tavola da vento leggero per un rider di 75 kg è totalmente differente da una tavola da vento forte per un ragazzo di 90kg, ma magari sono entrambe un 85litri con shapes totalmente diversi. E un buon shaper può fare la differenza!
RIW: Sponsorizzate alcuni rider? Come avete conosciuto Fabiò Tampieri? Avete qualche accordo con lui?
L.J.: Non possiamo permetterci di sponsorizzare molti riders, ma abbiamo un piccolo team di atleti e tester: Andreas Olandersson, Torben Tijms, Maxim De Buck, Oskar Hollman, Max Brinnich e altri che aiutano a sviluppare le nostre tavole. Fabio e Andrea di Wave dogs ci aiutano a promuovere Flikka in Italia, ma stiamo anche cercando un altro team rider!
RIW: Quali sono i vostri futuri obiettivi?
L.J.: Il nostro obiettivo principale è di mantenere un livello più alto possibile per le nostre tavole! Stiamo anche lavorando a una serie di tavole semi-custom che saranno in magazzino in modo che il cliente possa prendere un paio dei nostri shapes più riusciti immediatamente!
English version: The seed of FLIKKAboards grew its first roots in 2001 when the shaper Luka Jureš linked his passion for windsurfing with enthusiasm for handwork and knowledge gathered from different custom boards workshops on Tenerife (Canary islands), to make his first board ever in his home garage in Slovenia. From that moment on, his destiny was sealed: he started off by making boards for himself and his closest friends, but soon enough the word of outstanding quality of his boards got the windsurfing comunity buzzing. Subsequently, he decided to invite two of his friends and windsurfing addicts, Martin Vodopivec and Janez Filiplič, to come join the project. FLIKKAboards was Born. By the excuse of Fabio’ Tampieri looking for new gear RIWmag interviewed Luka Jures.
RIW: Hi Luka, when have you started windsurfing?
L.J.: I started windsurfing about 15 years ago when my father took me to Karpathos – when we came home I was addicted. I sold my father’s old equipment and bought a small waveboard for me … he was not so happy when he found out! 😉
RIW: Why and how did you begin the Flikka adventure?
L.J.: When I was 18 I had a serious leg injury (I was competing in skiing) and I was not able to ski and compete for one year and I was kicked out of the national team … so I started to windsurf more and I quickly learned loops and specially how to brake boards – I broke 3 boards in one year and as most students I had no money for a new board. I was a real smart ass and I thought, let’s build a custom board, it’s gonna be cheaper … yeah right. I had experience with composite and vacuum technology and I thought it can’t be that hard … I saw the basic principles of board building in Dlight on Teneriffe and when I came home I built three boards and the forth board was actually working good at last. Then I started building boards for my friends and in 2006 we started company Flikka with two friends Janez and Martin. And now we’re a team of 7 workers exporting custom boards all over the world.
RIW: What’ s the process you use to create a custom board? Which materials do you use to make them so light?
L.J.: We cut the shape with 4 axis CNC machine then we fine tune the shape by hand. Each board is then 4 times vacuumed in oven on controlled temperature. We produce all parts for the boards ourself – ultralight carbon mastboxes, us- finboxes, slotboxes … we also produce the unique footstrap inserts made of inox, which are super robust and we’re the only company in the world using them. Our philosophy is to avoid cheap eastern products as much as possible. In construction we use different carbons – on different parts of board we use different types of carbon. We use dyneema on the parts where impact strength is needed and s-glass as a good basic material. We can make super light boards, but such a board is not suited for everyone – it can not be a radical jumping board, and it needs to be handled with care.
RIW: What are the main differences between a serial/production and a custom board?
L.J.: Of course the process of production is different, usually customs are better made – but there are good serial boards on the market, just as there are not really good customs … So the biggest difference is that custom shape can be tuned to a certain rider – for example, a light wind board for 75 kg rider is completely different board then a hight wind board for 90 kg rider – they would both be 85l, but all other shape details should be different. And a good custom shaper can make that difference.
RIW: Do you sponsor some rider? How did you meet Fabio’ Tampieri? Do you have some agreement with him?
L.J.: We can not afford to sponsor many riders, but we have a small team of dedicated teamriders and testers – Andreas Olandersson, Torben Tijms, Maxim De Buck, Oskar Hollman, Max Brinnich and others who help to develop our boards. Fabio and Andrea from Wave dogs help to promote Flikka in Italy, but we’re also looking for another teamrider from Italy.
RIW: What are your future goals?
L.J.: Our most important goal is to keep a highest quality level of our boards! We are also working on a semi custom line of boards that will be on stock so the clients could get a couple of our most successful shapes immediately.
interview: Marco Livraghi 4 www.RIWmag.com
photo: courtesy www.flikkaboards.com