Con una gestione tattica dell’evento davvero perfetta Marta Maggetti a Brest vince il suo primo titolo mondiale IQFoil.
Da sempre una promessa del windsurf olimpico riesce a primeggiare a poco meno di due anni dalle prossime Olimpiadi di Parigi.
RIWmag l’ha raggiunta al telefono quando era appena atterrata a Cagliari: dopo i doverosi complimentati ecco finalmente l’intervista.
RIWmag: Ciao Marta, immaginiamo che sarai molto richiesta per rilasciare interviste a caldo dopo questa tua prestigiosa vittoria. Complimenti ancora e grazie per aver accolto il nostro invito! Come ti senti oggi?
Marta Maggetti: Ciao! Mille grazie, è sempre un piacere raccontare le mie avventure ed emozioni. Sono ancora un po’ incredula, ma tanto tanto felice, anche se oggi sinceramente inizio ad accusare molta stanchezza, l’adrenalina in circolo sta piano piano andando via tutta.
RIW: Questo e’ la tua prima vittoria mondiale nella categoria olimpica. Dopo le innumerevoli vittorie nella categoria giovanile ci vuole sempre del tempo per risalire le classifiche olimpiche. Qual’e’ stato per te il momento o il fattore chiave di questo evento?
M.M.: Si, è un risultato che aspettavo da tanti anni, e sinceramente anche se mi sentivo abbastanza pronta per questo evento, mai da pensare tutto ciò, ma d’altronde le cose belle arrivano quando meno te lo aspetti, se soprattutto dietro c’è sempre stato tanto lavoro, dedizione e passione. E questo mondiale ha un valore aggiunto dato che in Italia l’ultima a vincere un mondiale fu Alessandra Sensini più di 10 anni fa. A dire la verità non ho ben preciso quale sia il segreto, ma posso solamente dire che la serenità, la consapevolezza dei propri mezzi e la voglia di fare qualcosa di grande danno la carica giusta per rendere al meglio in acqua, senza stress, senza aspettative, dimostrando solo a se stessi quello che si vale senza avere la paura di deludere nessuno o di dover fare qualcosa per gli altri.
RIW: Avevi mai navigato a Brest? Quali condizioni avete incontrato durante la settimana delle gare?
M.M.: Si in passato, durante un europeo giovanile di RS:X nel 2013 circa, non era andato proprio bene, anzi non ho per niente bei ricordi di quella regata. Durante il mondiale abbiamo incontrato quasi tutti i giorni vento da SUD\SUD-OVEST, essendo una baia molto particolare e stretta il vento subiva sempre grandi variazioni di intensità con raffiche molto corte. Perciò son state tutte prove molto difficili dove bisognava lottare sino all’ultimo metro. La cosa bella è che alla fine è stata una settimana molto varia, vento medio, forte e anche leggerissimo, riuscendo a svolgere tante prove sia course race (quindi con bolina) e sia slalom con partenze al traverso. L’unico percorso che non siamo riusciti a svolgere è la Marathon a causa di vento troppo instabile o troppo forte dove sarebbero stati necessari tanti gommoni di assistenza, quindi non ci sarebbe stata la sicurezza giusta per così tanti atleti.
RIW: C’e’ stato un momento esatto in cui ti sei sentita il titolo in tasca oppure hai aspettato a tagliare il traguardo della medal race prima di realizzare il risultato che avevi ottenuto?
M.M.: Io sono una persona un pò scaramantica e comunque cerco sempre di tenere il profilo basso anche durante i miei ragionamenti, quando sono da sola con la mia testa e il mio corpo. Sino all’ultimissimo ho cercato di rimanere calma senza pensare alla vittoria, anche se non posso negare che quando dietro di me, negli ultimi due bordi della Medal Race, ho visto che ero completamente da sola, ho iniziato a fare dei respiri profondi, perché un pò stavo realizzando quello che stava per succedere. Ma una volta tagliato il traguardo … sono scoppiata di emozioni, ho abbracciato forte il mio allenatore Riccardo Belli, che ancora forse non si era reso conto, in acqua c’era anche Adriano Stella il mio ex allenatore che mi ha seguito in RS:X per tantissimi anni e non potevo che abbracciare forte pure lui. Sentivo in sottofondo gli applausi, le grida, il tifo degli italiani e di tutti quelli che stavano guardando dal molo a terra. Mi sono sentita per una volta la protagonista ed è stato stupendo!
RIW: Nelle passate interviste non avevi nascosto di non vedere l’ora di passare dalla classe RS:X a quella IQFoil. Adesso che la classe IQFoil fa parte della tua routine sei sempre contenta e convinta di questo nuovo format?
M.M.: Mettendo in chiaro che la classe RS:X mi ha sempre dato belle soddisfazioni e devo dire che oltre alla grande fatica che si faceva con il vento leggero, con onde e vento forte mi divertivo da matti, però si, diciamo che ero anche attratta da questa classe nuova con il foil, attratta dal cambiamento, rimettersi in gioco da capo, una nuova sfida. Ora si, sono contenta, ho sempre grandi stimoli e il format che c’è ora non è male a mio avviso, forse con il passare del tempo si cambierà qualcosina, però cosi’ il format rende tutto più adrenalinico.
RIW: La medal race RS:X permetteva di stravolgere, tra i primi 10, i risultati di tutta la settimana. Le medal races IQFoil invece permettono di arrivare ad un risultato finale che tiene conto anche dei risultati di tutta la settimana. Che cosa ne pensi?
M.M.: Diciamo che con il format RS:X prima chi stava davanti è perché aveva una grande costanza durante la settimana quindi in certi casi arrivava in finale con più certezze, dove il decimo difficilmente aveva la possibilità di giocarsi la medaglia, infatti ci sono stati molti casi pure alle olimpiadi, che le persone vincessero con un giorno di anticipo. E diciamo che per il pubblico non è proprio spettacolare, per le persone che magari non sono esperte della disciplina vedono la finale e non comprendono certe dinamiche. Ora il nuovo format dovrebbe essere più avvincente. E’ così elettrizzante per tutti gli atleti: bisogna avere sangue freddo, essere pronti a tutto e si cerca di spingere la tavola al massimo ancora più di prima.
RIW: Nella classe RS:X c’erano solo regate course race. Nella classe IQFoil invece ci sono sia gare course race che slalom. Mediamente gli atleti che arrivano dalla Coppa del Mondo primeggiano nello slalom, quelli che arrivano dalla classe olimpica nel course race. Tu al contrario hai dimostrato consistenza e regolarita’ in entrambi i formati. E’ forse questo il tuo punto di forza rispetto alle tue avversarie?
M.M.: Ho dimostrato consistenza in entrambi solo con il duro allenamento, perché inizialmente come ho iniziato ad allenarmi nello slalom ero una frana con il time on distance, non ne cavavo piede, fortunatamente negli ultimi due mesi ho iniziato ad ingranare bene e ad essere sempre più precisa. Forse solo nel primissimo anno di regate si poteva notare molto questa differenza tra gli atleti che venivano dalla classe olimpica e dal PWA. Ora il livello della flotta si sta alzando sempre di più e davanti ci sta solo chi continua ad avere un grande impegno e cura tutti i piccoli particolari.
RIW: Dopo la vittoria su facebook hai scritto che non sei contenta solo per il titolo mondiale ma per quello che hai dimostrato a te stessa, la determinazione e la mentalità che hai tenuto per tutta la settimana e che ti hanno permesso di esprimere la vera Marta. L’obiettivo di questo campionato non era tanto incentrato sul risultato, ma sulla ricerca di emozioni forti e di viverle al massimo. Pensi di aver raggiunto un nuovo livello di prestazioni e di poterlo replicare in modo consistente anche alle prossime gare internazionali?
M.M.: Sicuramente ho raggiunto un livello più alto, ma non parlo di prestazione, perché quella non può essere perfetta tutto l’anno, ci sono alti e bassi, magari episodi che possono portare complicazioni, ma se si ha un livello mentale forte, questo può dare una grossa mano a salvare certe situazioni, dare delle soluzioni a problemi e perciò quando c’è la necessità, si gareggia per la buona parte, solo di testa cercando di allontanare qualsiasi interferenza esterna. Quindi sono consapevole che continuando ad allenarmi sulla tavola e soprattutto mentalmente si potrebbero fare grandi cose. Questo è solo un punto di partenza, da ora in poi sarà sempre più difficile, ma di certo non starò seduta a guardare.
RIW: Quali sono i tuoi prossimi impegni e i tuoi prossimi obiettivi?
M.M.: Ora mi aspetta un novembre abbastanza calmo dagli allenamenti ed impegni sportivi, cercherò di godermi un po’ di meritato riposo e con calma a dicembre riinizierò gli allenamenti. La stagione 2022 si può considerare chiusa per me. Dal 2023 subito a gennaio sino a marzo ci sposteremo con la Federazione a Lanzarote, un posto ideale per fare tante ore d’acqua con condizioni meteomarine incredibili. Da lì si riinizierà tutto il circuito da capo con l’obiettivo di selezionare la nazione ai prossimi mondiali che si terranno in Olanda la prossima estate.
RIW: Ancora complimenti e grazie sia per la tua simpatica disponibilita’ che per le emozioni che ci hai regalato durante questa settimana.
M.M.: E’ un grande piacere farvi conoscere i miei punti di vista e trasmettervi tutte queste emozioni, continuate a tifare, e viva la Sardegna! Un abbraccio immenso a tutti voi appassionati di mare e vento. MARTA ITA-157
(cliccare sulla classifica per ingrandirla / solo su desktop)
interview: www.RIWmag.com
photo: Clement Quibel (c) IQFoil, Eric Bellande, courtesy Marta Maggetti