Massimo Masserini (Patrik, Point-7, CST, FIT624 Palestre) e’ un atleta regatante italiano di grande spessore tecnico con tanto di titoli mondiali nel suo palmares (campione del mondo master slalom IFCA 2006, campione del mondo FW GMaster 2009, CAMPIONE DEL MONDO GMaster FORMULA WINDSURF 2010). Ma non solo: e’ anche cintura nera 3° dan di KickBoxing, Personal Trainer ISSA, Psicologo Clinico, Psicologo dello sport, Pedagogista, Ipnotista e sessuologo clinico, professore all’universita’ Popolare di Bergamo Nicholas Flamel. RIWmag lo ha raggiunto per un’intervista a tutto campo.
RIW: Buongiorno Massimo. Quando e come hai iniziato a praticare il windsurf?
M.M.: Buongiorno a tutti, ho iniziato nel lontano 1987, quasi per gioco in brasile sull’isola di Itaparica , vicino a Salvador de Bahia. una volta tornato a casa, poi mi sono subito proposto dul lago di Lovere , vicino a Bergamo.
RIW: Com’e’ avvenuto il passaggio dal windsurf amatoriale a quello delle gare?
M.M.: beh sono sempre stato un competitivo in tutti gli sport che ho praticato. non posso immaginare di fare una disciplina sportiva senza misurarmi con gli avversari per capire quale è il mio vero livello. ho fatto diversi sport, dal motociclismo (enduro), karting, snowboard, kick-boxing, ciclismo strada e mountain bike….poi nel 2000 ho venduto la mia vecchia attività ereditata da mio padre (una concessionaria di automobili) e mi sono dedicato qualche hanno a girare il mondo per fare esperienze e gare di windsurf. Il primo mondiale fatto fu’ nel 2000 in Formula Windsurf in Tailandia.
RIW: Quali sono stati I tuoi principali risultati in windsurf? Qual’e’ il risultato che ti ha piu’ emozionato e perche’?
M.M.: beh i mondiali sono davvero una bella emozione e quello vinto in Turchia ad Alacati è stato davvero emozionante. ero davvero molto competitivo anche con i migliori senior del PWA, e avevo 43 anni e combattevo con ragazzi che ne avevano 35/40.
RIW: Come nasce il tuo interesse per la psicologia? Come mai l’hai scelta come lavoro e come sei riuscito a farla confluire nel mondo dello sport?
M.M.: sono sempre stato appassionato di psicologia, e una volta libero ho potuto coltivare la mia passione , completando gli studi Universitari e continuando in una formazione continua: oggi sono in formazione in Psicoterapia Ipnotica e in Sessuologia clinica.
RIW: Nella tua vita svolgi molte attivita’ e tutte di alto livello (in questa intervista per sintesi ne abbiamo elencato solo le principali). E’ una capacita’ innata in te o il risultato delle tue conoscenze psicologiche applicate su te stesso?
M.M.: come ti dicevo prima sono un competitivo e per me la vita, e oggi lo è ancora di piu’, è sempre una lotta competitiva, sana con colpi duri ma anche ricca di immense soddisfazioni. Sicuramente oggi ho molti strumenti psicologici per dedicarmi ad una preparazione mentale mirata, ma purtroppo alla mia età devo accontentarmi di fare il mio sport per divertirmi e non piu’ a livello professionale. Ciononostante ho molte soddisfazioni professionali nel vedere che atleti giovani che preparo a livello mentale in varie discipline raggiungono ottimi risultati anche grazie al mio lavoro di Coach, Psicologo dello sport e preparatore mentale.
RIW: Per il 2015 offrirai un servizio di coaching presso l’AICW. Puoi spiegare esattamente di cosa si tratta?
M.M.: come in altre federazioni, sto’ portando un po’ di energia nel campo della psicologia dello sport, applicata soprattutto per motivare al meglio gli atleti e offrire loro strumenti per affrontare le loro competizioni. Con il Presidente AICW Carlo Cottafavi, al quale mi lega una profonda amicizia, abbiamo scelto di offrire un servizio di consulenza gratuita, anche on line, a chi ne avesse bisogno. Una volta chiarita la richiesta dell’atleta windsurfista, potro’ effettuare un programma di preparazione mentale per affrontare le varie sfide e aiutarlo a vincere possibilmente, in ogni caso sarà un percorso finalizzato al miglioramento dei processi mentali anche al di fuori del mondo sportivo.
RIW: Quali sono I tuoi obiettivi per il 2015? (sia sportivi che eventualmente professionali)
M.M.: Per il 2015 il mio Goal Setting (obiettivo in Psicologia dello sport) sarà di vincere in tutte le competizioni alle quali prendero’ parte. Ma saranno poche e in gran parte a carattere zonale e interzonale. Purtroppo con il mio lavoro di Psicologo Clinico, Psicologo dello sport e Pedagogista, sono sul campo e in studio al lavoro e quindi il tempo di allenarmi e partecipare alle regate è molto limitato, ma a 51 anni sono molto sereno e soddisfatto della mia vita.
RIW: Allora puoi dedicarci un po’ di tempo per fare una rubrica “PSICOLOGO DELLO SPORT RISPONDE” su RIW mag?
M.M: Certamente con onore e orgoglio potrei preparare qualche articolo su argomenti inerenti la psicologia dello sport, e partecipare direttamente a rispondere a domande, precisazioni, riflessioni dei lettori di RIWmag.
interview: www.RIWmag.com
photo: courtesy Massimo Masserini