Massimo Masserini, atleta regatante italiano di grande spessore tecnico (campione del mondo master slalom IFCA 2006, campione del mondo FW GMaster 2009, CAMPIONE DEL MONDO GMaster FORMULA WINDSURF 2010) ma anche Psicologo Clinico, Psicologo dello sport, Pedagogista, Ipnotista e sessuologo clinico, professore all’universita’ Popolare di Bergamo Nicholas Flamel, ha preparato la sua sesta puntata per RIWmag.
Migliorare le “performance” con l’EMDR
L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è un trattamento psicoterapeutico che facilita la risoluzione di sintomi e del disagio emotivo legati a esperienze di vita stressanti e traumatiche. L’efficacia dell‘EMDR è stata dimostrata in tutti i tipi di trauma, sia per il Disturbo Post Traumatico da Stress che per i traumi di minore entità, ma viene anche usato come strategia per aumentare i risultati di professionisti e atleti in tutti gli sport.
E’ pertanto un approccio integrato e utilizzabile in diversi contesti, in quanto si focalizza sulla risoluzione delle problematiche, conflitti, disagi attuali considerando che ciò che accade ora deriva dalle informazioni, ricordi del passato, antichi che sono stati congelati nella memoria.
La focalizzazione dell’EMDR è sul ricordo dell’esperienza traumatica per elaborarla a livello emotivo, cognitivo e a livello delle sensazioni corporee.
L’obiettivo dell’EMDR è di riprendere l’informazione, l’immagine, il ricordo originale e permettere al paziente di rielaborarlo in modo che l’informazione congelata diventi adattiva nel presente e possibilmente possa migliorare il suo futuro. L’EMDR agisce sulle difficoltà del presente andando all’origine, nel passato ed operando nel futuro. La metodologia è costruita attraverso la stimolazione bilaterale oculare o sensoriale (tapping) degli emisferi (destro e sinistro) affinché si possa rielaborare il ricordo, o anticipare e preparare il progetto futuro.
Le applicazioni cliniche dell’EMDR sono state largamente studiate con diversi disturbi come:
Disturbi di panico (Goldstein et al., 2000; Fernandez & Faretta, 2007), Disturbo d’ansia generalizzato (Gauvreau & Bouchard, 2008), Problemi di condotta e di autostima (Soberman, Greenwald & Rule, 2002), Ansia da prestazione (Barker & Barker, 2007), Dolore Cronico (Grant & Threlfo, 2002).
Dal lavoro con l’EMDR, i ricordi, le informazioni, vengono rielaborate dal paziente con l’aiuto di appropriate stimolazioni bilaterali oculari o sensoriali (tapping) e si passa ad un lavoro sul futuro, su come il paziente vorrebbe affrontare le prossime situazioni dove in genere si trova in difficoltà e, quindi, si invita il paziente ad immaginare come potrebbe sperimentarsi nel futuro prossimo adesso che le sue convinzioni, le sue credenze, i suoi blocchi sono cambiati, che cosa potrebbe cambiare, cosa si immagina in quelle situazioni.
Può essere usato anche con professionisti e atleti che vogliono migliorare le proprie performance. Innanzitutto aiutando il soggetto a sviluppare una fiducia in se stesso per un impegno imminente. Il terapeuta aiuta il paziente a valutare quello che già sa fare ai fini di una Prestazione Ottimale e rimane focalizzato sulla prestazione imminente del soggetto. Qualsiasi cosa che vada al di fuori del presente compito è considerata una distrazione. Le distrazioni interne, quali dubbi su se stessi o preoccupazioni vengono “abbassate di intensità”
Con la tecnica EMDR si aiuta la persona ad immaginare l’intera prestazione dall’inizio alla fine facendo attenzione a sentire l’intero corpo, le sensazioni muscolari mentre fa questo, muovendosi all’interno dell’esperienza il più vividamente possibile e se c’è qualche distrazione suggerirgli che la può mettere in un contenitore e riprenderla in un secondo momento.
L’ intervento in EMDR può essere utilizzato per aiutare l’atleta a:
1. sviluppare risorse interne allo scopo di aiutare a stabilire un senso di efficacia e di possibilità per il Futuro: aiutare la persona a concentrarsi sulle sensazioni positive legate a ogni risorsa e a localizzare la sensazione corporea positiva;
2. creare un suo Consigliere Interiore o un “Allenatore Interiore”: far immaginare una persona vera o immaginaria che possa costituire una risorsa interiore, la sua voce mentre dà suggerimenti o ricorda i punti di forza, le sue qualità positive;
3. sviluppare un piano per un’azione futura efficace: far descrivere la situazione impegnativa da superare, far esprimere le sue qualità che servono per gestire la situazione, far immaginare cos’altro ancora gli serve per gestire, affrontare la situazione e far elaborare un piano dove stabilisca come acquisire tali nuove capacità.
Si precisa che l’approccio EMDR deve essere somministrato da Psicoterapeuti abilitati mediante corsi appositi che permettono di non incorrere in gravi errori ai danni delle persone che si fidano della professionalità del terapeuta.
photo courtesy: Massimo Masserini