All’OWC di Funtana Meiga e’ arrivato secondo ed e’ sicuramente uno dei wave riders italiani considerati piu’ puri. Apprezzato e rispettato anche nelle gare internazionali dell’AWT (American Windsurfing Tour) e del PWA in passato si e’ messo positivamente in risalto in fatti di cronaca per il suo senso civico che lo rende generosamente disponibile nei confronti della comunita’ (pulizia e riparazione di giardini pubblici). RIWmag ha raggiunto Matteo Spanu per una chiacchierata a proposito della prima tappa wave AICW 2015.
RIW: Quali sono i tuoi sponsor? In questa gara si è visto qualcosa di nuovo per quanto riguarda le tavole giusto?
Matteo Spanu: Ciao Ezio e ciao a tutti i lettori di RiwMag, in questo momento chi mi supporta è 99NoveNove e Al360, con Peter Muzlinger invece collaboro per lo sviluppo delle vele. Quest’anno inizio una nuova avventura con il Team 99NoveNove, un progetto che mi entusiasma. Ho già avuto modo di provare le tavole e posso confermare che sono pazzesche e non vedo l’ora di usarle in condizioni estreme.
RIW: Come ti sei trovato nelle condizioni meteo marine di queste gare?
M.S.: Diciamo che non sono le mie condizioni ideali (poca onda e vento leggero) ma penso che quando un atleta viene chiamato a competere debba cercare di dare il massimo. E’ li che si vede chi è un professionista, un rider completo. Ovviamente quel giorno anche a me sarebbe piaciuto andare a surfare a Capo Mannu con tre metri d’onda e la vela 5.0m2, ma conoscendo le problematiche organizzative non volevo essere una spina nel fianco. Questo succede anche nel PWA. Ora ci sono comunque altre due tappe e tutti avranno modo di risalire la classifica.
RIW: Qualche mese fa avevamo letto un articolo su Sailing Sardinia in cui si lodava tuo figlio Nicolò, di 11 anni, per essere stato l’unico ad aver aiutato un altro rider in difficoltà. Questa volta è stato il rider più giovane iscritto a questa gara. A questo punto le premesse ci sono tutte … cosa ne pensi?
M.S.: Io vorrei andarci cauto con Nicolò. So di essere molto esigente non soltanto con lui ma anche con Maddalena, la mia figlia femmina. Ho visto ragazzini a Maui ed in altri spot del mondo e penso che siamo ancora all’inizio. Posso senz’altro dire che la grinta ci sia, ma resta sempre un ragazzetto di 11 anni e tutto può succedere. Io spero che per lui e Maddy continui ad ardere la passione che mostrano, per il resto chi vivrà vedrà. Oltre a loro però vorrei sottolineare la mancata iscrizione di tanti altri giovani di Cagliari come Congiu, Cittadini, Ciabatti. Purtroppo, per coincidenza di date, stavano partecipando al mondiale RSX. Ma anche loro rappresentano il futuro del nostro sport.
RIW: Quali sono i tuoi progetti futuri windsurfistici?
M.S.: Questa è una bella domanda, fatta in un momento particolare della mia vita dove sto prendendo delle decisioni riguardo il mio futuro. Con 99NoveNove si può aprire un discorso che va oltre la semplice collaborazione, e probabilmente questi progetti si potranno concretizzare già dalla prossima stagione. Vi terrò aggiornati. Per il discorso delle vele non so ancora come muovermi. In questo momento sto ricevendo un grande aiuto dal velaio Ga Sails Peter Munzlinger (che ringrazierò all’infinito) ma ho bisogno di una azienda che vuole crescere in Italia e che creda nei miei progetti e in quelli del mio caro amico Gigi Madeddu e Rossel Bertoldo. Dalla nostra collaborazione sono cresciuti professionalmente ragazzi del calibro di Nicolò Tagliafico, lo stesso Rossel Bertoldo e il nuovo campione italiano Giovanni Passani, impegnato nella sua prima stagione PWA freestyle.
Tutti bravissimi ragazzi dotati di un talento cristallino. Per il wave le cose sono più complicate sia per le condizioni non sempre favorevoli, sia per i vari spostamenti necessari, Ma ci stiamo lavorando e sono certo che presto si vedranno i risultati. Sull’aspetto delle competizioni farò il campionato italiano wave e se si rifarà andrò a fare l’AWT a Capo Verde, e se riesco mi piacerebbe rifare anche l’Aloha Classic a Maui, tutte esperienze indimenticabili. Inoltre da un’anno a questo parte mi sto dedicando allo slalom. In sardegna è vivo un ottimo campionato sardo con ben sei tappe, e grazie ai consigli di Giuseppe Pugliese spero di migliorare ancora. Il freestyle invece lo faccio per divertimento e per stare con gli amici. Penso che fra qualche anno mi dedicherò alla sola promozione del windsurf e dei giovani in maniera differente di come si è fatto adesso per avere più professionalità da parte dei ragazzi e delle aziende perché per crescere c’è bisogna di collaborazione.
interview: www.RIWmag.com
photo: Luca Piana, Matteo Spanu, Vittorio Greggio