Intervista a Giovanni Passani e Nicolò Tagliafico. Questi due ragazzi hanno molte cose in comune: hanno una passione incredibile per questo sport, di recente sono entrati a far parte della stessa squadra (Tabou/Gaastra), si allenano a Sa Barra e soprattutto sono diventati Campioni Europei nelle rispettive categorie!
RIW: Ciao Giovanni. Quando e come hai iniziato a fare freestyle?
Giovanni Passani: Ciao a tutti, allora, ho iniziato a fare freestyle nel 2009 nel mio home spot, il golfetto, grazie a degli amici più grandi di me che mi hanno insegnato dalle basi, fino alle prime sliding moves, come il vulkan e lo spock, poi da lì ho cominciato a migliorare sempre di più anche perchè spronato da Federico Nesi, che era più o meno al mio livello, e con lui abbiamo condiviso uscite fantastiche per anni e anni!
RIW: Hai ottenuto un fantastico risultato in Croazia, per l’EFPKT U20. Com’è stata questa esperienza? Come erano le condizioni?
G.P: Si, per me il risultato in Croazia è stato molto importante, ma mi è servito come punto di riferimento: qui a Sa Barra la condizione è molto bella, perfetta, mentre là era molto più difficile per il chop e per il vento rafficato, in uno spot così le medie si abbassano molto e le manovre che fai a casa in scioltezza sono più difficili. Allora ho capito che mi devo allenare molto in condizioni diverse e anche “brutte” per poter dare il meglio in batteria!
RIW: Qual è stata la heat più difficile che hai dovuto affrontare e come sei riuscito a battere Steven Max?
G.P: La heat più difficile è stata la prima del double contro Steven Max, eravamo più o meno alla pari, quando lui ha preso una bella raffica e ha fatto una bella Culo, allora io ho deciso di dare il tutto per tutto e con il vento leggerissimo sono riuscito a fare un bel Burner, e nel bordo a tornare una bella Bob, il segreto per battere Steven con il vento leggero è stato fare tutte le manovre e le varianti che so fare, per esempio funnel diablo, flaka one hand e così via, e poi ho pompato come un disperato, planando tutta la heat!
RIW: Sono passati un paio di mesi dalla tua scelta di trasferirti a Sa Barra. Come sta andando la nuova vita?
G.P: Il trasferimento a Sa Barra non è stato tutto rose e fiori, la mancanza della famiglia, lo studio, gli allenamenti, è tutto difficile da organizzare e le giornate sono molto intense e faticose, ma adesso capisco cosa vuol dire allenarsi seriamente in windsurf, e non tornerei MAI indietro!
RIW: Quali sono i tuoi obiettivi per la stagione 2014?
G.P: Non so ancora nulla di preciso, in tre mesi qui, modestia a parte, ho fatto un salto di qualità enorme e inaspettato, quindi non sò come sarò e cosa sarò in grado di fare alla fine di quest’ inverno … Vedremo, le mie scelte saranno prese insieme a Gigi che mi dirà cosa fare e cosa non fare per la prossima stagione!
RIW: Ciao Nicolò. Quando e come hai iniziato con questo sport?
Nicolo’ Tagliafico: Ho iniziato quando avevo 8 anni, mio padre decise di farmi provare la sua tavola slalom e mi comprò un rig leggero con una vela in dacron da 2.5. Per qualche anno surfavo solo durante l’estate, mi piaceva ma ancora non era proprio una passione. All’età di 10 anni ho chiesto a mio padre di portarmi a Sa Barra dove si diceva ci fosse sempre vento. È stato come se avessi scoperto un nuovo mondo e dopo pochi giorni avevo già speso i miei risparmi per comprare la prima bellissima tavola, un Tabou Freestyle 100. Da allora il freestyle mi ha completamente coinvolto.
RIW: In Croazia sei arrivato primo nella categoria U15, complimenti! Quali sono le tue impressioni sulla gara?
N.T: Mi sono preparato tanto per questa gara. Il mio riferimento erano i ragazzi forti delle categorie superiori che avevo già avuto modo di incontrare nelle passate edizioni. Questo è servito a spostare i miei obiettivi di crescita tecnica molto più in alto. La vittoria non era ovviamente scontata ma ci speravo.
RIW: Sei stato l’unico atleta a gareggiare in tutte le categorie, com’è il livello dei tuoi amici-avversari e qual è l’avversario più ostico contro cui hai gareggiato?
N.T: Ci sono atleti che hanno confermato il loro talento, oltre a grandi doti atletiche. Il livello negli anni si è evoluto tantissimo, così come nel freestyle professionistico, e per vincere occorre avere un ampio repertorio su ambedue le mura e soprattutto un’alta media di manovre chiuse in ambedue le mura. Credo che gli avversari più ostici contro cui ho dovuto confrontarmi, nelle categorie superiori, siano stati Steven Max e Michiel de Cooman.
RIW: Oltre che talentuoso sei anche fortunato visto che abiti molto vicino allo spot di Sa Barra. Hai altri spot preferiti?
N.T: Ci sono tantissimi altri spot nell’isola di Sant’Antioco e in tutta la costa del sud ovest sardo, sia per il freeride che per il wave e freestyle. Ho provato tanti altri spot ma, sinceramente, trovare uno spot che presenti le condizioni che si trovano a Sa Barra non è facile. Penso che nel mondo ci siano altri bellissimi spot ma per ora non ho avuto l’opportunità e la fortuna di visitarli.
RIW: Su quali manovre ti stai concentrando? Obiettivi per il 2014?
N.T: Ci sono alcune manovre come la normal Kono, la Shaka e il Burner che ho già chiuso. Un conto però è riuscire a farle in allenamento, un conto è chiuderle in gara. È lì che devo lavorare, perfezionandone l’esecuzione e tentando di aumentarne per quanto possibile la media. La prossima gara sarà in aprile con il Sa Barra Contest, valida anche per il campionato sardo, poi in giugno ci sarà il campionato italiano e i mondiali Pro Kids, che si terranno presumibilmente a Bonaire. Mi piacerebbe tantissimo partecipare anche se sono ben consapevole del costo della trasferta. Se riuscirò sarà anche merito di White Reef, che commercializza in Italia i marchi Tabou e Gaastra, che mi stà aiutando con le attrezzature consentendo ai miei genitori di concentrare le risorse economiche per la partecipazione alle competizioni.
Interview: Marco Livraghi – www.RIWmag.com
Photo Courtesy: Michele Tagliafico, Salvatore Selis, EFPKT