Lo abbiamo intervistato lo scorso anno al ritorno da un avventuroso viaggio a Tarifa dove era rismasto bloccato a causa del lockdown europeo per il Covid-19.
Dopo un anno intervistiamo di nuovo uno dei freestylers piu’ talentuosi tra gli italiani in Coppa del Mondo, Riccardo Marca (Fanatic, Duotone, ION).
RIW: Ciao Riccardo, bentornato su RIWmag. Come stai?
Riccardo Marca: Ciao a tutti i lettori di Riwmag. Tutto bene grazie, e fortunatamente anche la mia famiglia.
RIW: Come hai trascorso gli ultimi 12 mesi? Non ci sono state piu’ gare di Coppa del Mondo? Cosa hai fatto in questo periodo?
R.M.: Si, come penso molti ormai sappiano, nell’ultimo anno non ci sono state più gare, né del circuito mondiale né di quello Europeo. Per un’atleta professionista è stato un bel cambiamento rimanere un
anno senza gare. Quest’ultimo anno l’ho vissuto senza troppi programmi ed aspettative dal punto di vista agonistico, ho cercato di vivere giorno dopo giorno, apprezzando e cercando di cogliere le occasioni che
anche questa situazione mi ha portato. Ho passato la scorsa estate fra casa mia, a Riccione, ed il lago di Garda, e devo dire che non è stato male uscire come nei bei vecchi tempi qualche volta in più nel mio
home spot insieme ad amici, erano svariati anni che non capitava visto che i mesi estivi sono sempre stati quelli più impegnativi dal punto di vista agonistico.
RIW: Abbiamo saputo che hai ripreso gli studi universitari. Che facolta’ stai seguendo? Questa facolta’ ti sta aprendo la strada per quello che farai una volta che il tuo percorso agonistico sara’ concluso?
R.M.: Sì esatto, una scelta che non avrei mai pensato di fare fino ad un paio di anni fa, ma la vita è così, tutto può cambiare da un momento all’altro, e cerco di trovare il mio equilibrio lasciandomi trasportare dai cambiamenti stessi e ciò di positivo che portano, ogni situazione può avere una svolta positiva. L’idea di riprendere gli studi era già fra i miei pensieri negli ultimi anni, ma non avevo mai considerato seriamente di rimettermi sui libri. Dopo i primi mesi di Covid ed un prospetto futuro ancora abbastanza incerto ho sentito che era arrivato il giusto momento, e dopo una serie di ricerche su internet cercando di capire quale fosse la facoltà più adatta a me, ho conosciuto il team di sportivi della Luiss, così ho pensato di informarmi meglio. Dopo essere entrato in contatto con il presedente della squadra sportiva Luiss ed avere avuto la notizia che oltre ad avere ottenuto un posto nella squadra avevo vinto una borsa di studio, tutto mi sembrava essere perfetto e non ho pensato due volte ad accettare. Al momento sto studiando “Economics & Business” la facoltà di Economia in inglese della Luiss, e grazie al loro supporto continuerò a dare il massimo nello sport, questa volta però portando avanti anche un percorso di studi. Sono infinitamente grato alla Luiss per avermi dato questa possibilità, senza la quale sarebbe stato difficile portare avanti due percorsi così impegnativi allo stesso tempo.
RIW: L’anno passato senza gare internazionali, i prossimi mesi ancora incerti a causa del Covid-19. Come fa un pro rider a guadagnarsi da vivere in un periodo cosi’ complicato?
R.M.: Non è mai stato facile essere un windsurfista professionista, questo sport è favoloso ma purtroppo sappiamo che non è seguito come altri più noti come ad esempio il calcio, nonostante ciò, devo
ringraziare i miei sponsor per avermi continuato a supportare in questo periodo così delicato, senza il loro aiuto non credo che sarei riuscito a rimanere un windsurfista professionista.
RIW: Quest’inverno ti sei trasferito in Sicilia per allenarti. Come mai questa scelta?
R.M.: Erano anni che non passavo l’inverno in Italia per allenarmi, ho sempre scelto mete “classiche” come il Sud Africa, e l’anno scorso la Spagna. Quest’anno, vista la situazione ancora incerta e le varie restrizioni non ho voluto rischiare e sono rimasto in Italia, ho pensato che poteva essere la giusta occasione per scoprire meglio la Sicilia ed andare a trovare il mio amico Francesco Cappuzzo al Wind
Resort. Si è rivelata una scelta perfetta, le condizioni non sono mai mancate, e siamo riusciti ad allenarci in windsurf, wing-foil e surf da onda quasi tutti i giorni.
RIW: Il PWA e l’EFPT hanno preparato il loro calendario 2021 basandosi sulla speranza che i vaccini Covid-19 possano risolvere i limiti di questa pandemia. Ma l’arrivo delle varianti del virus e la lenta campagna vaccinale in Europa ci stanno portando ad un terzo possibile Lockdown. Quali sono i possibili scenari agonistici ai quali ti stai preparando per questa imminente stagione agonistica?
R.M.: Al momento è difficile prevedere quello che sarà l’anno agonistico 2021, entrambi i calendari sono ricchi di tappe, siamo tutti fiduciosi. Non so che cosa aspettarmi, ma mi sto preparando al meglio per
entrambi i tour, europeo e mondiale, inoltre ho in programma di partecipare ad alcune tappe del campionato italiano e mondiale di “wing-foil”.
RIW: Se le gare dovessero riprendere il mese prossimo quali sarebbero secondo te i freestylers piu’ forti al momento?
R.M.: Un’altra difficile domanda a cui rispondere, visto che negli ultimi mesi siamo rimasti tutti abbastanza “isolati”, ognuno di noi si è allenato principalmente nei propri home spot, e pochi hanno
scelto di allenarsi nelle solite mete. Quindi non voglio sbilanciarmi con nessuna classifica, sicuramente atleti come Amado, Yentel, Gollito e tanti altri hanno sempre qualcosa in serbo di speciale.
RIW: Tra i giovani emergenti del freestyle mondiale chi pensi che potrebbe affermarsi nei prossimi anni?
R.M.: Il freestyle ha raggiunto livelli impensabili fino a pochi anni fa e continua a crescere. La sfida è sempre più ardua, specialmente in gara, e nuovi giovani hanno dimostrato di poter raggiungere le
posizioni più alte, Yentel ne è un esempio. La scena del freestyle è in continua evoluzione, ma ad oggi non so dire quali siano i campioni del futuro.
RIW: Quali risultati ti piacerebbe raggiungere durante la tua carriera agonistica?
R.M.: Nell’ultimo anno il mondo ha dovuto rallentare, e dopo un anno senza gare mi sono ritrovato costretto a posticipare i mie obbiettivi agonistici. Spero ancora di riuscire a raggiungere il podio Europeo
ed i livelli più alti nella classifica mondiale.
RIW: Grazie per aver accettato il nostro invito. Non siamo sicuri che dopo il Covid-19 la vita tornera’ esattamente come prima, ma speriamo di poter tutti tornare alle nostre attivita’ e passioni e con le
minori restrizioni possibili al piu’ presto.
R.M.: Grazie a RIW per l’invito e a tutti i lettori per avermi seguito fin qui. Auguro a tutti voi il meglio, e spero di vedervi presto in acqua. Riccardo, Ita-988.
interview: www.RIWmag.com
photo: Riccardo Marca