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Avere vele più leggere e più resistenti è il sogno di ogni windsurfista. NeilPryde per la sua collezione 2018 propone una nuova metodologia di costruzione denominata PowerFuse, un nuovo modo per rafforzare il corpo della vela utilizzando un metodo innovativo di fusione dei materiali. Eliminando i rinforzi e le cuciture non necessarie, la costruzione Powerfuse si basa su pannelli laminati completamente integrati che possiedono uno spessore variabile per supportare carichi localizzati e rafforzare la vela dove ne ha più bisogno.
Questi leggeri pannelli sono progettati su misura per ogni vela e ogni dimensione con il rinforzo strategicamente posizionato attraverso la stratificazione progressiva dei materiali. Il risultato è una drastica riduzione della complessità della costruzione e del peso oltre che un aumento di resistenza sotto tensione.
NeilPryde afferma: “Il più resistente e potente range di vele che abbiamo mai prodotto”.
RIWmag ha raggiunto i responsabili di NeilPryde cercando ulteriori dettagli su questa nuova soluzione. Robert Stroj, velaio di NeilPryde ha risposto a tutte le domande e curiosita’ di RIWmag.
RIWmag: Questa nuova tecnologia è basata solo su un nuovo metodo di costruzione o sono nuovi anche i materiali utilizzati?
Robert Stroj: Questa tecnologia è davvero un grande passo in avanti nella costruzione ed è un evoluzione dei nostri ForceLine Panels utilizzati nelle 4 passate collezioni. I materiali utilizzati nella costruzione del PowerFuse sono molto simili ai materiali utilizzati nella ForceLine, ma il metodo di costruzione è fondamentalmente modificato. Progettando appositamente ogni singolo strato laminato internamente e ottimizzandone la forma per aree specifiche della vela siamo ora in grado di controllare localmente lo spessore del pannello e migliorare la resistenza, riducendo contemporaneamente il peso. La ForceLine era basata rigorosamente sulla disposizione radiale e l’applicazione era limitata alla zona della bugna dove i carichi a punti concentrati sono dispersi nel corpo della vela; la PowerFuse invece è utilizzata anche nella zona della penna per rinforzare la zona dell’albero, la penna stessa e i leech, alleggerendo la sezione centrale.
RIWmag: Possiamo definire questa nuova soluzione come una costruzione classica con pannelli 2D ma con assemblaggio 3D e rinforzi di carico 3D?
R.S.: Non confonderei veramente i pannelli 2D e 3D; attualmente tutte le vele da windsurf di produzione, comprese le vele laminate di filato, stanno usando la costruzione del pannello 2D dove la forma 3D è costruita attraverso l’assemblaggio delle cuciture, le cuciture nascoste sotto le stecche o ad una sorta di shape verticale/radiale che viene utilizzato su vele con alti carichi di caricabasso in abbinamento a pannelli verticali per il luff, come succede sulle vele slalom o freeride.
Ciò che è speciale nella costruzione PowerFuse di Neilpryde è che abbiamo combinato ora con la nostra tecnologia la tasca delle stecche integrata “Clearpocket” già utilizzata negli ultimi 3 anni sulle nostre vele slalom.
Questa tecnologia elimina le classiche tasche laterali e invece mette le stecche in un “sandwich” tra due pannelli adiacenti.
Il profilo è perfettamente simmetrico su entrambe le mure, diversamente dalla tradizionale costruzione dove la stecca è “seduta” su un lato del corpo della vela, rendendo la vela sempre più piena su una mura rispetto all’altra.
La rotazione delle stecche stesse con questa costruzione è migliorata ed è stato risparmiato del peso eliminando gli strati della tasca.
RIWmag: Mantenere una tecnologia di costruzione in alcune stagioni può garantire i miglioramenti provenienti dai feedback degli utenti. Le nuove collezioni vengono tenute segrete fino all’ultimo momento possibile e quando sono ufficialmente mostrate, la produzione è già fatta e le prime vele sono già in procinto di arrivare sul mercato. Come vengono gestiti i test per assicurare che le nuove soluzioni possano essere durevoli in una vita vera e lunga della vela?
R.S.: Con PowerFuse abbiamo costruito campioni presso la nostra fabbrica già un anno prima dell’avvio della produzione; per questo concetto abbiamo lavorato già da due anni.
Questi campioni sono stati realizzati con grafiche “non” di contrasto rispetto alle collezioni precedenti e utilizzati dai riders sugli spots più popolari (Hookipa, Sud Africa, ecc.) al fine di evitare l’esposizione pubblica prima della data di lancio. Allo stesso tempo in questo modo i prodotti hanno già accumulato un sacco di tempo sull’acqua e uno dei fattori di guida per questa costruzione a fianco alla riduzione del peso è stata la durata e la coerenza della laminazione.
RIWmag: Come funziona per NeilPryde? Sono le nuove tecnologie disponibili che conducono a nuove soluzioni o la ricerca di nuove soluzioni che conduce alle nuove tecnologie?
R.S.: Penso che sia solitamente una miscela di questi due casi, ma, specificamente nel caso di PowerFuse, è stata necessaria una nuova soluzione che ha portato allo sviluppo di questa nuova tecnologia.
RIWmag: Da quanto capiamo, la soluzione PowerFuse si applica a tutte le nuove vele di NeilPryde 2018. La nuova soluzione ti ha obbligato a cambiare anche tutti gli shape delle vele o gli shape si sono evoluti indipendentemente da questa nuova soluzione?
R.S.: No, PowerFuse viene utilizzato solo su tutte le gamme Wave e Freestyle.
La nostra gamma crossover utilizza la costruzione tradizionale per rimanere ad un prezzo accettabile; la tecnologia PowerFuse è molto avanzata ma coinvolge diverse fasi nella produzione di pannelli che aumentano il tempo di produzione e il costo.
Sulla linea Flatwater e Slalom questa tecnologia non è realmente vantaggiosa poiché i carichi qui sono diffusi su un’area molto grande del corpo delle vele e il Mylar laminato offre il miglior compromesso tra peso, elasticità e stabilità del profilo; solo i pannelli “mini” laminati vengono utilizzati internamente tra gli strati nella zona di mura e della bugna.
RIWmag: Quali vele sono state cambiate e come?
R.S.: Tutte le vele Wave e Freestyle sono state modificate nel design e nello shape a causa del PowerFuse e all’introduzione integrata del Clearpocket. Con questa nuova costruzione della tasca delle stecche si può ridurre l’effettiva quantità di cuciture mantenendo profondità del profilo. Lo sviluppo più importante tra queste vele è andato a contrastare e a guidare la costruzione del profilo e delle stecche senza perdere le prestazioni. Fusion e Ryde hanno mantenuto il profilo del 2017 con piccoli cambiamenti nella costruzione e finitura dei dettagli. La V8 ha ora anche la nuova costruzione integrata Clearpocket, beneficiando ora di maggiore stabilità e potenza. La Speedster è una vela totalmente nuova creata per essere la migliore vela freeride orientata alla prestazione; il progetto di sviluppo di questa vela deriva dalla V8 e dalla Evo e ha permesso di aggiustare i profili con una configurazione non cam e, naturalmente, integra anche la costruzione Clearpocket.
Maggiori informazioni e dettagli su: www.neilpryde.com/sails.html
English Version
To get sails which are lighter and stonger is every windsurfer’s dream. NeilPryde for its 2018 collection proposes a new construction solution called PowerFuse which is a new way to reinforce the sail body by using an innovative material fusion method. Doing away with unnecessary patch reinforcements, seams and stitches, the Powerfuse construction is based on fully integrated laminated panels of variable thickness that support localised loads and strengthen the sail where it needs it most. These ground-breaking, lightweight panels are purpose engineered for each sail and size with strategically placed load reinforcement through progressive material layering. The result is a dramatic reduction in overall construction complexity and weight plus limited stretch under tension. NeilPryde states: “the strongest and most powerful sail range we have ever made.” RIWmag reached NeilPryde responsibles looking for some more detail about this new solution. Robert Stroj, NeilPryde Sail Maker replied to all RIWmag questions and curiosity.
RIWmag: is this new technology based just on a new building method or are new also the used materials?
Robert Stroj: This technology is really a major step forward in construction evolving from our force line panels used over past 4 collections. Materials used in PowerFuse construction are very similar to materials we used in ForceLine, but construction method is fundamentally changed.By specifically designing each individual internally laminated layer and optimizing it’s shape for specific areas in the sail we are now able to locally control panel thickness and improve strength while reducing weight at the same time.ForceLine was based strictly on radial layout so it’s application was limited to Tack and clew area where concentrated point loads are dispersed into the sail body while PowerFuse is now used also in the head area to reinforce luff, head and leech area while lightening the center section of the sails.
RIWmag: could we define this new solution as a classic 2D panels base with 3D assembly and 3D load reinforcements?
R.S.: I would not really confuse here 2D and 3D panels; currently all of the production windsurfing sails, including yarn laminated sails, are using 2D panel construction where 3D form is built trough seam shaping; either at hidden seams under the battens or some sort of vertical/radial shaping that is used on sails with high downhaul loads in combination with continuous vertical luff panels, as found on Racing and performance freeride sails. What is special with Neilpryde PowerFuse construction is that we combined it now with our “Clearpocket” integrated batten pocket technology already used last 3 years on our Racing sails. This technology eliminates classic batten pockets and instead it places batten in a “sandwich” between two adjoining panels. Resul is perfectly symmetrical sail profile on both tacks which is different to traditional batten construction where batten is sitting on one side of the sail body making the sail always fuller on one tack compared to the other. Rotation with this construction is improved as well as some of the weight saved by elimination of batten pocket layers.
RIWmag: keeping a building technology over some seasons can assure the improvements coming from the users’ feedbacks. The new collections get kept secret till the last possible time and when it is officially shown the production is already done and the first sails are already on the way onto the market. How the tests are managed in order to assure that the new solutions can be durable in a real and long sail life?
R.S.: With PowerFuse we built samples at our factory already one year prior to production start; this is the concept we worked on already for past 2 years. This samples were made in non-contrasting “disguise” colors and used by the riders outside of the most popular spots (Hookipa, South Africa, etc) in order to avoid public exposure ahead of the launch date. At the same time this way the still got lots of time on the water and one of the driving factors for this construction next to the weight reduction was durability and lamination consistency.
RIWmag: how does it work for NeilPryde? Are the new available technologies driving new solutions or looking for new solutions drives to new technologies?
R.S.: I would think it is usually a mixture of this two cases, but, specifically in PowerFuse case it was a need for new solution that drove development of this new technology.
RIWmag: as far as we understand the PowerFuse solution is applied to all new 2018 NeilPryde sails. Did this new solution obliged you to change also all sails shapes or was the sails shapes evolution independent from this new solution?
R.S.: Not, PowerFuse is only used on all Wave and Freestyle ranges. Our crossover range is using traditional construction in order to remain at the acceptable price point; PowerFuse technology is very advanced but it involves several stages in panel production which increase the production time as well as cost. On Flatwater and racing sails this technology is not really beneficial as loads here are spread over very large body area, so Mylar film in laminated configuration offers best compromise between weigh, elasticity and profile stability; here only “mini” laminated panels are used internally between the layers in the tack and clew areas.
RIWmag: which sails shapes have been changed and how (roughly)?
R.S.: All of the wave and Freestyle sails have been changed in design/shape as a result of PowerFuse and integrated Clearpocket introduction. With this new batten pocket construction I can reduce actual seam shaping while retaining profile depth; this is due to more efficient and direct shaping influence on the profile with this method where batten pocket stretch is eliminated. Most development between those sails went to Combat and Wizard where new construction allowed us to significantly reduce profile on the battens without losing power and drive in the sails. Fusion and Ryde retained 2017 shaping and outline with minor changes in construction and finishing details. V8 got now also new Integrated Clearpocket construction applied onto 2017 platform, benefiting now with increased stability and power this batten configuration brings. Speedster is a totally new sail in the range with very clear brief to be the most performance oriented non-cambered freeride sail. Here design was initiated from V8 and Evo development adjusting the profiles to the non-cam configuration and, of course, also integrating Clearpocket construction.
More info and details on: www.neilpryde.com/sails.html
Interview: www.RIWmag.com.
Photo: NeilPryde