Robby Naish (Naish Boards, Naish Sails, Red Bull, Quiksilver, Porsche) e’ stato il suo mentore d’eccezione: Kai Lenny (Naish Sails, Naish Boards, MFC, Oxbow, Red Bull) oggi è uno degli atleti di punta del team Naish. Da anni è conosciuto in tutto il mondo per il suo stile e la sua passione nel surfare le onde. Non pratica solo il windsurf ma riesce ad eccellere in altri sport come il surf, SUP e kitesurf. RIWmag lo ha raggiunto per un’intervista.
English version follows
RIW: Sei un vero waterman (windsurf, sup, surf, kite): qual è la tua disciplina preferita?
Kai Lenny: E’ difficile dire qual è la mia disciplina preferita perchè ogni sport è incredibile a suo modo. Allo stesso tempo condividono tutti lo stesso obiettivo: surfare le onde. Essenzialmente tutti questi sport sono degli spinoff del surf tradizionale. Non ho un preferito.
RIW: Hai iniziato a competere come windsurfista, poi sei passato agli altri sport. Non hai mai smesso di fare windsurf ma com’è successo questo cambiamento?
K.L.: La mia primissima gara è stato un evento di surf per bambini, qui a Maui. A livello professionistico sicuramente il windsurf è stato lo sport in cui ho messo più energie. Il tempo passava e mentre ero impegnato nelle gare di coppa del mondo è nata una nuova opportunità in SUP, le cui gare erano appena nate: è stata una grande opportunità per esplorare nuove forme di competizione. Ogni anno rivaluto il mio programma di gare e le cose che voglio fare, sono fortunato perchè posso praticare qualsiasi sport voglio e ho il supporto necessario.
RIW: Qual è la tua routine giornaliera? Segui un programma di allenamento?
K.L.: Cerco di cambiare la mia routine giornaliera ma il più delle volte qui a Maui mi alzo presto e guardo le condizioni in modo da decidere qual è lo sport migliore. Il mio programma di allenamento è in costante evoluzione a causa dei miei viaggi e delle condizioni. A prescindere faccio un lavoro enorme tuti i giorni perchè sono sempre in acqua.
RIW: Secondo te, quali sono i migliori spot da wave per il windsurf in giro per il mondo?
K.L.: Quando sono stato a Cloudbreak alle Fiji ho pensato che quello era il miglior spot per le onde che avessi mai surfato. Le onde erano perfettamente lisce, di un albero o un albero e mezzo e con nessuno in giro. Era come un sogno!
RIW: Il tuo focus è principalmente sul wave riding, non importa se con un sup, surf, windusrf o kite. Quali sono le diverse sensazioni?
K.L.: Beh, in termini di sensazioni devo dire che quelle che ricevi da ogni sport sono uniche. La bellezza del SUP è che posso surfare dalle più piccole alle più grandi onde del mondo in ogni momento. Nel windsurf hai un sacco di potenza nelle mani e ti senti come se fossi in moto ma sull’acqua. Nel kitesurf la sensazione di essere trainato in ogni surfata è incredibile, così come la sensazione di volare come un uccello nel bordo a uscire. Con il foil giustifichi la tua immaginazione perchè non sai cosa ti sta portando in aria, perchè non puoi vederlo. E’ come volare su una nuvola.
RIW: Qual è il tuo ruolo all’interno di Naish? Come aiuti nello sviluppo delle tavole?
K.L.: Il mio rapporto con Naish è eccezionale perchè mi permettono di essere parte del processo di sviluppo del materiale, quindi non ho solo il miglior materiale del mondo ma le persone che comprano questi prodotti hanno i migliori materiali del mondo. C’è sempre qualcosa su cui lavorare.
RIW: Nel 2016 hai ottenuto un ottimo risultato nell’Aloha Classic. Continuerai a partecipare solo alla tappa Hawaiana del PWA o ci sono progetti più grandi per te?
K.L.: Per ora, nel windsurf, il mio obiettivo principale è gareggiare all’Aloha Classic. Ovviamente amo quell’evento e poter competere nel mio home spot è qualcosa di speciale. Se ci fosse un evento da qualche parte nel mondo con le surfate come primario obiettivo vorrei andarci. Tornare a gareggiare a Cabo Verde sarebbe incredibile!
RIW: Che cosa pensi del mondo del windsurf, abbiamo bisogno di più eventi? Più marketing? Qualcos’altro?
K.L.: Il windsurf è forse uno dei migliori sport acquatici di sempre. La difficoltà con questo sport è che la curva di apprendimento richiede tempo, hai veramente bisogno di tenacia e passione. Credo che l’unica strada per far crescere lo sport sia coinvolgere più persone ovviamente. Fare del materiale super facile per le condizioni senza vento o con vento leggero dei laghi e dei fiumi, come l’ultimo foil per windsurf di Naish. Il foil ti dà la spinta e la tavola si libra in aria, sono incredibili. Hai bisogno di appena 5 nodi di vento e ti senti come se fossi nelle miglior condizioni del mondo.
RIW: Dicci qualcosa riguardo il tuo calendario per la stagione 2017. A quali eventi parteciperai?
K.L.: Sono stato molto impegnato quest’anno con molti progetti video e altre cose eccitanti. Per le competizioni farò la coppa del mondo SUP e la World Surf League Big Wave. Nel mentre ci sono dei singoli eventi. Parteciperò anche alla Molokai 2 Ohau in Luglio.
English version
Robby Naish (Naish Boards, Naish Sails, Red Bull, Quiksilver, Porsche) was his exceptional mentor: Kai Lenny (Naish Sails, Naish Boards, MFC, Oxbow, Red Bull) is today one of the top athletes in the Naish team. For years he has been known around the world for his style and his passion for surfing the waves. He does not only practice windsurfing, but also exalts in other sports such as surfing, SUPping and kite surfing. RIWmag reached him for an interview.
RIW: You’re a true Waterman (windsurfer, supper, surfer, kiter): what’s your favourite discipline?
Kai Lenny: It’s hard to say what my favorite discipline is, because each sport is so amazing and it’s own way. And at the same time they all have one common goal in mind, to ride waves. Essentially all the sports or just spinoffs of traditional surfing. I don’t have a favorite!
RIW: You started competing as a windsurfer, then you moved to the other board sports. You have never stopped windsurfing but why and how did this change happen?
K.L.: First competitions I was ever in, were kids surfing events here on Maui. On a professional level definitely windsurfing was The sport I put energy into competing. As time progressed and while I was competing on the windsurfing world tour, there was a new opportunity in the sport of stand up paddling. It was just in its infancy competitive wise and a great opportunity to explore another form of competition. Every year I reevaluate my schedule and the things I want to do, I’m lucky I can do any sport I want and have the support from the sponsors.
RIW: What is your daily routine? Do you follow a training schedule?
K.L.: I try to change out my daily routine but most of the time here on Maui it is waking up early and looking at the conditions to see what is best for the sports I do. My training schedule is in constant fluctuation because of my travel schedule and depending on the conditions. No matter what I am getting a crazy work out every day because I’m always on the water.
RIW: In your opinion, what are the best spots for wave windsurfing all over the world?
K.L.: When I went to Cloudbreak in Fiji that was one of the best when surfing waves I have ridden. It was so smooth and the waves were mast and a half high with no one around. Felt like a dream!
RIW: Your main focus is on wave riding, no matters if you’re using a SUP, surf board, windsurf or kite. Which are the different feelings?
K.L.: Well in terms of sensations you get from each sport I would say that each one is particularly unique. The beauty about having an SUP board is I could paddle into the worlds smallest wave or one of the biggest waves in the world at any time. Windsurfing you have all this power in your hands and it feels like you’re on a motorcycle but on water. With Kitesurfing the feeling of getting towed into any wave riding a surfboard is incredible as well as being able to fly like a bird on the way out! With the hydrofoil it justifies your imagination because you don’t know what is lifting you into the air, because you can’t see it. It’s like flying around on a cloud.
RIW: What’s your role inside Naish? How do you help for the boards development?
K.L.: My relationship with Naish is super awesome because they allow me to be a part of the development process in the equipment so that I can not only have the best equipment in the world but the people buying the products have the best equipment in the world. There is always something in the pipeline getting worked on.
RIW: In 2016 you got a great result at the Aloha Classic. Are you going to continue participating only to the Hawaiian PWA events or is there a bigger windsurf competition project for you?
K.L.: For now in windsurfing my main goal is to compete at the Aloha Classic. I absolutely love that event and to be able to compete at home is extra special. But if there is ever an event somewhere in the world are they firing wave I would love to compete in that. To go back to Cabo Verde would be amazing!
RIW: What’s your opinion about the windsurf world, do we need more events? More marketing? Something else?
K.L.: Thank windsurfing is perhaps one of the greatest water sports ever. The difficulty with it is the learning curve takes a while, it really does take some dedication and passion. I think the only way for the sport to grow is to get more people involved obviously. Making easy equipment for no wind or very light wind conditions on lakes and rivers like the latest hydrofoil windsurfer by Naish. The foil is called the thrust and the board the hover, they are unbelievable. You only need 5 knots of wind and you can feel like you’re in the most perfect conditions anywhere in the world.
RIW: What about your schedule for the 2017 season? Which events will you be involved in?
K.L.: I’ve been so busy this year with many movie projects and other exciting things. Competing I am looking forward to doing the APP stand up paddle world tour as well as the WSL big wave world tour. There are some single standalone events in between there as well. I always look forward to the Molokai 2 Oahu race in July.
Interview: Marco Livraghi 4 www.RIWmag.com.
Photo: Quincy Dein, Ronnie Kiaulehn, Frankie Bees, Erik Aeder, IFCA