5 domande 5 risposte con i velai.
intervista©FrancescoITA76@ www.riwmag.com
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5 domande 5 risposte con: Claudio Badiali – www.challengersails.com.com
1) Le tue vele racing 2012: su cosa hai concentrato il focus dello sviluppo?
CB: Le vele Aero+ 2012 sono il frutto di 4 anni di sviluppo e ricerca, è naturale che di anno in anno si mettano a punto particolari importanti senza andare a stravolgere e soprattutto a toccare quelle che sono le positività del prodotto. Quest’anno siamo andati a lavorare con particolare attenzione sulla leggerezza, la steccatura e l’angolo di scotta.
2) Chi sono i tuoi tester?
CB: Abbiamo diversi tester. Nello slalom gli atleti con cui siamo più a contatto e con i quali si ha quasi un interscambio giornaliero di informazioni tecniche sono Matteo Iachino (vincitore dell’Italian Slalom Tour), Andrea Ferin (vice campione Italiano Slalom) e Giorgio Giorgi (Campione Italiano AICW 2012). Tenete ben presente che le nostre vele slalom vengono testate e portate al limite nello Speed (attività sempre più in voga negli ultimi anni) e chi meglio del Campione Europeo Andrea Baldini può dare un apporto allo sviluppo di un prodotto così tecnico e sofisticato!? Naturalmente abbiamo altri atleti internazionali che contribuiscono non poco alla R&D di queste vele, basta guardare i fantastici risultati ottenuti al “mondial du vent 2012” e tenere d’occhio il prossimo PWA per rendersene conto. Nel Formula abbiamo un vero fuoriclasse, Andrea Beverino, che, nonostante sia impegnato agonisticamente in altre specialità, riesce ad essere sempre ai vertici di una specialità più vicina alla vela che al windsurf. Andrea è un atleta molto sensibile e tecnico che da anni porta avanti con noi un lavoro progettuale iniziato con l’indimenticabile fratello Davide e con Anders Bringdal. Posso assicurarvi che da un punto di vista tecnico non è secondo a nessuno. Ne è dimostrazione il fatto che atleti importanti e conosciuti nella top position Italiana (ove il livello è molto alto) utilizzano le nostre vele con grande soddisfazione. Stiamo inoltre lavorando su giovani che presto si faranno conoscere … seguite le prossime regate!
3) Disegnare una vela slalom racing ed una vela da formula windsurfing: quale è più difficile e quali sono le differenze nel lavoro di sviluppo?
CB: Non c’è differenza nel progettare e sviluppare una vela slalom o una vela formula. Entrambe richiedono le stesse attenzioni. Anzi, a differenza di quanto ci si possa immaginare, le vele di minore dimensione richiedono quasi più cura rispetto alle maxi perché utilizzate in condizioni limite nelle quali bisogna riuscire ad abbinare leggerezza, indistruttibilità e stabilità di profilo.
4) Quanto conta il look del prodotto?
CB: Per gli atleti conta relativamente, per l’utente finale che entra in negozio e mette mano al portafoglio conta tantissimo, tanto è che alcune velerie puntano più sul look che sulle performance. Una vela accattivante nel design e nei colori sembra anche più valida tecnicamente. Dura lex sed lex!
5) Fai un pronostico su chi vincerà il mondiale FW e su chi vincerà il PWA slalom.
CB: Per il mondiale ho un mio pupillo (molto vicino a Challenger lo scorso anno): Paulo Dos Reies. Per il PWA, vedo la lotta ristretta ai primi 3 della scorsa stagione ma stiamo attenti, che tra i primi dieci ci saranno grosse sorprese ITALIANE! E non scherzo!!!
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5 domande 5 risposte con: Andrea Cucchi – www.point-7.com
1) Le tue vele racing 2012: su cosa hai concentrato il focus dello sviluppo?
AC: Il progetto 2011 era già al top con tutte le prestazioni che servono in gara per poter vincere. Una volta che si raggiunge questo, diventa inutile stavolgere I progetti, almeno che non si vogliano fare esperimenti che però potrebbero portare risultati dopo più anni di lavoro. Questa una strada. Spesso la strada migliore e’ invece quella di curare ogni piccolo dettaglio sul prodotto esistente. Questo e’ stato il nostro lavoro per il 2012: un prodotto più ‘plug and play’. Abbiamo lavorato nel perfezionare ogni misura. Su alcune abbiamo lavorato anche molto sulle curve degli alberi. Ad esempio la 7.2 ha finalmente il proprio 445 di albero e non più il compromesso tra un 430 utilizzato sulla 6.3 o un 460 utilizzato su una 7.9. Abbiamo ridotto I pesi delle vele, senza esagerare, per non andare a rovinare la durabilità. Voler dire per forza che la vela e’ la più leggera sul mercato e’ un pò una caratteristica per fare del marketing facile. Ci ha dato soddisfazione sviluppare la vela da formula perche’ appena finito il set quasi definitivo, dopo una settimana abbiamo vinto un titolo mondiale.
2) Chi sono i tuoi tester?
AC: Josh Angulo, Pascal Toselli, Malte Reuscer, Greta Benvenuti, Sean O’brien e naturalmente me stesso. Ascoltiamo molto anche il surfista che esce il weekend. Tutto il feedback e’ importante. Perche’ una ragazza di 60kg non dovrebbe essere in grado di montare una vela racing senza fare fatica? La parte più difficile e’ saper selezionare il feedback corretto, da quello che si potrebbe invece basare da una giornata surfistica nata storta. Tengo molto sotto controllo anche la forma fisica e mentale dei miei ragazzi durante le giornate dei test. Fortunatamente riesco ad essere sempre in acqua con I ragazzi ed ho tutto sottocontrollo. Anche nei periodi che non siamo riuniti, abbiamo online una chat privata che leggono solo I nostri atleti dove ci confrontiamo giornalmente. Cosi se c’e’ qualcosa che loro trovano interessante posso personalmente uscire e provarlo il giorno stesso. Riesco cosi a selezionare e filtrare il feedback che hanno bisogno I nostri velai per svolgere il loro lavoro senza errori.
3) Disegnare una vela slalom racing ed una vela da formula windsurfing: quale è più difficile e quali sono le differenze nel lavoro di sviluppo?
AC: Dalla vela wave alla vela da formula il concetto e’ molto simile anche se potrebbe sembrare strano. Comodità, efficienza e reattività sono le cose che si cercano in qualsiasi vela di qualsiasi disciplina. Una volta che si capisce dove bisogna metter mano per ottenere questo mix, si tratta di adattarlo sulle varie vele. Ogni vela da quel punto di partenza, la bisogna poi adattare per le necessità ovvie. Stecche, camber, outline etc. Con dei velai che sanno come ottenere la modifica che desideri, ed esprimere sul progetto le tue necessità, diventa tutto più veloce. Con una buona squadra affiatata e capace si tirano fuori dei progetti finali fantastici. Più tempo ci si dedica alle cose in maniera metodica, più I risultati arrivano. Con la passione e l’amore per quello che si fà non ci sono barriere.
4) Quanto conta il look del prodotto?
AC: E’ un ingrediente importante come tutto il resto del lavoro che si fà dietro al progetto. Abbiamo un reparto che cura anche questo aspetto. Deriva da esperienza nel campo del design italiano molto conosciuto nel mondo automobilistico e non solo.
5) Fai un pronostico su chi vincerà il mondiale FW e su chi vincerà il PWA slalom.
AC: Vincerà chi avrà lavorato in maniera più efficiente sulla sua preparazione atletica, mentale e tecnica. Quest’anno abbiamo iniziato il progetto Black Team Point-7. Darà la possibilità nel prossimo inverno a tutti I componenti della squadra di poter avere un supporto tecnico ed atletico. Purtroppo il nostro sport non ha strutture federali nazionali che danno questo servizio. Se vogliamo vedere lo sport crescere a livello anche agonistico nello slalom e formula, dobbiamo sopperire con iniziative indipendenti.
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5 domande 5 risposte con: Peter Munzlinger – www.gaastra.com
1) Per Le tue vele racing 2012: su cosa hai concentrato il focus dello sviluppo ?
PM: E’ difficile dare una risposta breve, considera che abbiamo lavorato sulle nuove Vapor da Aprile a fine Ottobre, deadline per la registrazione con il PWA. Più in particolare abbiamo cercato di dare più potenza continua alle vele, attraverso tutto il range di utilizzo, senza però compromettere la velocità di punta e l’accelerazione. Alla fine ho modificato outline, profilo, twist, aspect ratio e anche materiali, praticamente tutti i parametri.
Con le vele da Formula abbiamo anche avuto la possibilità di testarle direttamente in competizione.
2) Chi sono i tuoi tester?
PM: Durante la stagione ho lavorato con tutto il team racing: Ross Williams, Arnon Dagan, Alberto Menegatti, Cedric Bordes, Andrea Rosati.
3) Disegnare una vela slalom racing ed una vela da formula windsurfing: quale è più difficile e quali sono le differenze nel lavoro di sviluppo?
PM: La vela da formula è più difficile da maneggiare sul tavolo della veleria quando la modifico, e per i ragazzi da armare e smontare, a causa delle dimensioni, per il resto il lavoro è simile (anche se la vela come parametri è completamente diversa). Un vantaggio nello sviluppo delle vele FW sta nel fatto che possono essere usate in competizione, si ha quindi un riscontro immediato sulla validità del disegno.
4) Quanto conta il look del prodotto ?
PM: Per le prestazioni non è importante, ma ormai è impensabile prescindere dal look anche per prodotti da cui si richiedono le massime prestazioni, vedi Formula1 automobilistica, MotoGP ecc. e anche il windsurf non è da meno.
5) Fai un pronostico su chi vincerà il mondiale FW e su chi vincerà il PWA slalom
PM: Per il PWA in teoria la lotta dovrebbe svolgersi tra i soliti noti salvo sorprese. L’anno scorso la sorpresa è stata Ben Van Der Steen, speriamo che anche quest’anno si affacci qualche nome nuovo nella parte alta della classifica che spero sia dei nostri. Per quanto riguarda il FW, l’anno scorso si è messo in mostra Arnon Dagan, secondo ai mondiali e europei, e dovrebbe avere ottime chance anche il nostro Alberto Menegatti che in allenamento va anche più forte di Arnon.