Uno degli atleti italiani piu’ polivalenti e longevi: wave, slalom e formula dagli anni 90 a oggi sempre a livello competitivo. Ma Giorgio Giorgi (Challenger, PFT, Starboard, AL360) non colpisce solo per le sue capacita’ windsurfistiche ma anche per la sua umilta’ e gentilezza che ne fanno uno degli atleti piu’ amati e rispettati. Quest’intervista e’ nata in seno al Windsurf Grand Slam 2015 di Coluccia (di cui chiude la serie) ed e’ stata completata successivamente riuscendo ad includere anche i risultati dello zonale slalom sardo a Carloforte.
RIW: Buongiorno Giorgio! In passato sei stato campione overall grazie ai tuoi risultati sia slalom che FW. Quest’anno invece al WGS ti sei iscritto solo allo slalom. Come mai questo cambiamento di strategia?
Giorgio Giorgi: Buon giorno. Quest’anno ho partecipato solo allo slalom del Gran Slam di Coluccia semplicemente perché il giorno prima dell’inizio del Campionato ho rotto la scassa della mia tavola da formula. Onestamente non ero molto allenato in formula. Viceversa nello slalom mi sentivo ben trimmato e veloce. È tutto l’inverno che lavoro sulle pinne e debbo dire che avevo una buona velocità. Purtroppo a Coluccia non si sono disputate gare Slalom. Ma anche quelle 2 fun race disputate mi avevano dato il sentore che ero veloce e ben assettato! Peccato non si siano svolte regate slalom!
RIW: Quali sono i tuoi obiettivi di quest’anno?
G.G.: I miei obiettivi quest’anno sono concentrati non tanto si di me ma su un progetto a cui sto lavorando da circa due anni. Dal punto di vista agonistico penso che parteciperò questa estate a qualche tappa PWA e poi in autunno inizierò la mia avventura in Speed. Ho provato in Francia con il PRINCIPE Baldini alcuni run con la sua attrezzatura e debbo dire che è adrenalina pura!!! Ragazziiiii è bellissimo! Al quarto run che ho provato ho fatto 43.6 nodi!!! Che Figata!
RIW: Recentemente ti abbiamo visto coinvolto nel progetto di un nuovo brand di pinne. Ci puoi presentare questo progetto?
G.G.: Bravoooooo. Vi è giunta voce eh??? Sto lavorando dal 2013 assieme ad un mio amico alla creazione di un nuovo brand di pinne top di gamma. Parlo di una vera e propria azienda con distribuzione internazionale. L azienda si chiama PFT (acronimo di PLAN FINS TECNOLOGY), produciamo pinne da Kite Race e WINDSURF, con una gamma che comprende SLALOM , FREESTYLE, WAVE e SPEED. Sia G10 che carbon. Abbiamo diversi atleti nel team. Alcuni di questi collaborano con noi e presto potremo dirvi ufficialmente i nomi. Per il momento sono top secret. Sono nomi importanti a livello internazionale. Praticamente io mi occupo della comunicazione fra atleti ed azienda e sono responsabile dei test. Infatti i prototipi finora fatti sono stati prima messi a punto da me e poi mandati agli atleti per avere altri input e punti di vista. Io raccolgo i dati e indirizzo così lo sviluppo degli ulteriori prototipi da produrre. L’azienda non ha fretta di vendere, quindi vogliono mettere in commercio un prodotto che sia eccellente! Debbo dire che sono contentissimo dei risultati. Ora ci stiamo organizzando semplicemente per avere una produzione più intensa anche perché senza fare pubblicità alcuna la PFT è già piena di ordini. Bene no?
RIW: Sei uno dei regatanti piu’ veterani in Italia. Secondo te, volendo fare un confronto tra slalom e FW, al di la’ delle specifiche diverse delle attrezzature quali sono le differenze sostanziali tra le due specialita’? A chi si addice di piu’ lo slalom e a chi la FW?
G.G.: Lo slalom ed il formula sono due sport praticamente diversi. Nelle regate di formula si assapora veramente la regata, la regata in se’ e per se è più bella. C’è bisogno di usare molto la testa, scelte continue e veloci su quale bordo scegliere sia di bolina che di poppa. Difficilmente una regata formula per chi regata è noiosa … magari lo è per chi la segue a terra perché non di capisce chi è il primo e chi e’ l’ultimo. Ma per chi gareggia è sempre una bellissima esperienza. Di contro il formula non attira molti giovani poiché non avendo mai provato tali sensazioni non le apprezzano.
Lo slalom oggi attira di più i ragazzi e l’amatore medio del nostro sport. È più adrenalinico e facile da seguire. Ma a volte per chi regata può essere un po’ ripetitivo e lento nei tempi di attesa fra una prova e l’altra! Io credo che lo slalom abbia bisogno di un refresh nel format delle regate, probabilmente regate di flotta e magari con una leggera bolina sarebbero più coinvolgenti e spettacolari per chi segue a terra. Volete mettere vedere 80 o 100 persone partire tutte assieme e strambare alla prima boa??? Poi si farebbero più prove nell’arco della giornata: sarebbe un gran bel cambiamento per lo slalom.
RIW: Sei reduce del Campionato Sardo di Carloforte. Avete fatto 3 slalom con vento fino a 32 nodi. Raccontaci come è andata e del movimento windsurfistico in Sardegna.
G.G.: Qui in Sardegna sembra rinato completamente il windsurf. Io vivo ad Alghero e fino a 4/5 anni fa uscivamo in slalom solo io e Peter MUNZLINGER qui. Ora nel nostro Home Spot di Mugoni a volte si contano 40/50 slalomari puri!!! Anche il Campionato Sardo è agguerritissimo, siamo anche li’ una quarantina di partecipanti. Abbiamo svolto da poco la quarta tappa a CARLOFORTE ed e’ stato bellissimo. Vento sino a 30/32 nodi. Tre slalom portati a termine e poi vi era in coincidenza anche lo zonale dei bambini del tecno 293. Per loro stare assieme ai grandi era stimolante. Dovevate vedere tutti quei bimbi come erano presi dalle regate. Questi si che sono eventi che fanno bene alla crescita del nostro sport.
RIW: E a Carloforte qual’e’ stato il tuo risultato?
G.G.: Ho vinto ma poco importa … Chi ha vinto sono stati gli organizzatori della regata di CARLOFORTE che ci hanno accolti in modo unico. E poi soprattutto tutti quei BAMBINI ed i loro allenatori! Grazie RAGAZZI!
interview: www.RIWmag.com
photo: www.RIWmag.com, Giorgio Giorgi