Jacopo (RRD / PortoPollo.it / BoardHead / GoDry / Al360) e Matteo (99NoveNove), due talentuosi del freestyle italiano. Fratelli fuori dall’acqua e avversari nelle gare: RIWmag li ha raggiunti per una doppia intervista: ecco i fratelli Testa.
RIW: Il freestyle internazionale sta raggiungendo livelli sempre piu’ alti. Al tempo stesso ci sono sempre piu’ atleti italiani che partecipano al PWA. Cosa bisogna fare per eccellere in un ambiente competitivo cosi’ sempre piu’ “estremo”.
Jacopo Testa: E’ tutto vero, il livello e’ altissimo, bisognerebbe allenarsi il piu’ possibile, essere nei posti piu’ ventosi durante l’anno e allenarsi con i piu’ forti.
Matteo Testa: Dal punto di vista italiano il livello e’ cresciuto molto negli ultimi 2 anni, le manovre si sono evolute, l’obiettivo e’ quello di riuscire a seguire piu’ tappe possibile e surfare il piu’ possibile per rimanere al passo con i tempi e avere un continuo confronto con tutti i riders.
RIW: Quali sono i tuoi punti forti in freestyle e su cosa devi ancora lavorare/migliorare?
M.T: Avere piu’ costanza nelle uscite favorirebbe la progressione, con un buon lavoro di preparazione fisica si possono ottenere risultati migliori in breve tempo in mare. Questi i punti da migliorare. Il mio punto forte invece e’ la voglia di non fermarsi mai a migliorare e imparare nuove manovre!
J.T.: I miei punti forti penso che siano saper fare gran parte del mio repertorio su entrambe le mura. Da migliorare: probabilmente mi dovrei allenare ancora su manovre che non so ancora chiudere e che altri riders sanno gia’ fare da tempo, per esempio delle combo o la nuovissima shifty. E’ piu’ facile sapere su cosa migliorare che non quali siano i propri punti forti.
RIW: Tra voi due chi e’ il migliore in freestyle?
J.T.: Adesso come adesso io pero’ in un futuro anche breve si possono ribaltare le cose. Credo che io sia stato piu’ costante e abbia viaggiato di piu’, cose che potrebbero essere per Matteo di vantaggio per il futuro se riuscisse ad allenarsi anche lui di piu’ (viaggiare e confrontarsi di piu’), finora lui ha fatto solo delle gare italiane.
M.T: Sicuramente Jacopo per il semplice fatto che e’ gia’ da un paio di anni che gareggia nel circuito mondiale tra i top20. Per me puo’ essere solo un modello da seguire e magari spero un giorno di avere la stessa opportunita’ per potermi confrontare con i migliori.
RIW: Tra voi due chi ha piu’ successo con le ragazze?
M.T: Se si lavora insieme si ha piu’ successo.
J.T.: Si, sicuramente il lavoro di squadra funziona meglio.
RIW: Il peggior pregio di tuo fratello?
J.T.: Matteo e’ una radioilina, parla davvero tanto! Servirebbe avere un interruttore.
M.T: La facilita’ con cui Jacopo ti spiega le manovre non e’ la stessa necessaria per impararle. E non riuscire a migliorare alla sua stessa velocita’ lascia l’amaro in bocca.
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