Le edizioni 2017 e 2018 del WindFestival di Diano Marina (IM) erano risultate un po’ sotto tono ma le premesse per un’edizione 2019 migliore c’erano gia’, a partire dall’idea di riunire discipline sportive diverse per non fossilizzarsi solo sugli sport da tavola.
Le altre attivita’ sportive erano concentrate in altri angoli della citta’ e il carico di lavoro da svolgere in riva al mare come sempre e’ stato tale da non permetterci il tempo per andare a curiosare altrove. E’ facilmente immaginabile che ci sono sport in cui la sabbia e’ solo un ostacolo, ma sarebbe interessante riuscire a immaginare una riunione sportiva anche da un punto di vista logistico in modo che i pubblici diversi possano lasciarsi incuriosire anche dalle altre attivita’.
L’idea di aggiungere un giorno all’evento e’ stato decisamente apprezzato da noi di RIWmag che abbiamo potuto coprire gli stands windsurfistici presenti con un pochino meno di affanno rispetto agli anni precedenti.
Quest’anno si sono visti meno visitatori dalla Lombardia e dal Veneto: probabilmente quelli che sono riusciti ad andare a testare il materiale sul Garda si sono poi risparmiati il viaggio in Liguria.
Il meteo del weekend scorso e’ stato forse il migliore di tutte le edizioni passate: non ha mai fatto brutto, non ha mai piovuto, non ci sono mai state previsioni di mal tempo (lo scorso anno le previsioni sono state peggiori delle condizioni reali spaventando molti turisti) e addirittura ha fatto vento tra i 15 e i 30 nodi 3 giorni su 4.
Il quarto giorno il vento ha soffiato a regime di brezza permettendo comunque di svolgere una prova di regata per la classe Windsurfer.
Il connubio WindFestival / Diano Marina / Classe Windsurfer e’ nato poche settimane prima grazie all’idea e all’impegno di Claudio Saponiero di Radikal BoardShop e si e’ rivelato interessante.
L’attrezzatura della Classe Windsurfer si adatta bene alle condizioni meteo che mediamente si possono avere in questo periodo a Diano Marina e permette a chiunque di iscriversi perche’ per concludere il percorso non richiede particolari doti fisiche o tecniche.
Al tempo stesso per vincere le doti tecniche e tattiche sono fondamentali ed esattamente questo mix rende le regate facilmente comprensibili al pubblico sulla spiaggia, anche grazie allo speakeraggio goliardico che ne ha descritto le fasi salienti.
Molti brands prestigiosi hanno supportato l’evento con la loro fondamentale presenza: quest’anno ce n’erano un pochino meno ma quelli presenti erano decisamente motivati e consapevoli dell’importanza di un evento di questo tipo.
La presenza delle associazioni dedicate alla pratica degli sport acquatici anche per i disabili da’ all’evento uno spessore umano assolutamente genuino e forte e, in uno sport come quello del windsurf in cui e’ sempre facile lamentarsi per le condizioni meteo perfette che non esistono, crea un forte legame di condivisione che e’ proprio del popolo della tavola a vela.
Quando fa vento su uno spot i parcheggi e le spiagge sono sempre pieni, e’ un vero peccato non approfittare di questa occasione per vedere dal vivo i nuovi materiali e per confrontarsi direttamente con gli addetti ai lavori e i responsabili dei brands.
Un grande complimento va fatto al pubblico presente e a chi e’ sceso in spiaggia armato di muta, soprattutto tra il pubblico femminile! Di cose da provare ce n’erano tante e non solo di windsurf!
E chi non e’ sceso con l’intenzione di acquistare ha comunque potuto partecipare ad una festa e rivedere gli amici.
Organizzare eventi di questo tipo non e’ per niente semplice e cose da migliorare ce ne sono sempre nonostante le risorse siano comunque limitate, proprio per questo i complimenti vanno ai 3 moschettieri, Valter Scotto, Andrea Ippolito e Francesco Bregolin per la loro infaticabile volonta’ di continuare a organizzare il WindFestival.
Infine concludiamo con una scena che ci ha commosso e che e’ capitata proprio sotto i nostri occhi nella giornata di sabato.
La 17enne Marta Monge dalla classe RS:X Youth aveva appena vinto entrambe le regate del giorno della Classe Windsurfer contro una concorrenza tutta maschile e piu’ matura.
La sua prestazione ha decisamente travolto di entusiasmo una bambina presente che ha chiesto al suo papa’ di farle conoscere la sua nuova eroina.
Dovete sapere che quando Marta inizio’ a fare windsurf 10 anni fa nei giorni in cui sua nonna non la poteva portare in spiaggia lei si appendeva al lavandino di casa come fosse un boma.
Allora siamo sicuri che un giorno rivedremo anche questa bambina che sabato ha chiesto di conoscere di persona Marta, perche’ sono proprio questi episodi di magia che hanno stregato tutti noi appassionati e che se continuano a stregare i piu’ piccoli creeranno nuovi appassionati.
L’appuntamento per il prossimo anno e’ dall’1 al 4 ottobre per il WindFestival 2020 sempre sulla spiaggia di Diano Marina.
text: www.RIWmag.com
photo: AntonioBilleci4www.RIWmag.com