AUTORE: METEOEVENTI – [email protected]
Cosa contraddistingue delle normali condizioni ventose nel Mediterraneo da quelle che possiamo definire condizioni “only the braves” ovvero, ispirandoci al mitico film del 1978 “Big Wednesday – Un mercoledì da leoni” condizioni estreme per il Mediterraneo in cui Eolo dà il meglio di sé, invitando per un grande rave party i migliori dei suoi amici Maestrale, Tramontana, Favonio, Bora nonché suo padre in persona Poseidone.
Sono gli ingredienti meteorologici che fanno la differenza ed il week-end del 10 Novembre 2013 ha fatto la differenza: venti oltre i 100 km/h e mareggiate fino a 10 metri di onda.
Iniziamo con il descrivere la situazione meteorologica generale che ha portato ad un tale spettacolo della natura.
Sabato 9 Novembre 2013 sembra essere una giornata tipica autunnale, ma una perturbazione atlantica oramai interessa la Francia ed il nord Italia, in particolar modo le regioni del nordovest italiano. Il suo transito lascia dietro di sé quello che è l’ingrediente fondamentale per una ventilazione interessante sulle Alpi e sulle coste francesi. Infatti l’aria associata alla perturbazione atlantica, transitando sulla valle del Rodano, inizia ad incanalarsi e ad accelerare verso la Costa Azzurra facendo apparire timidamente il Maestrale (vedi articolo “2 Febbraio 2013: quando il Maestrale esige rispetto”). Nel frattempo inizia a scavarsi un gradiente di pressione sulle Alpi che vede una differenza barica di 8 hPa tra le zone alpine francesi e quelle italiane. In questo modo la perturbazione lascia aria umida in Francia e Svizzera, e porta aria secca che, accelerando sui versanti delle valli piemontesi e valdostane, dà vita ad un altrettanto timido Favonio (vedi articolo “I venti locali in Italia: i delegati di Eolo”). I venti al suolo, legati alle iniziali condizioni di Maestrale in Francia, iniziano poi a virare ed accelerare al largo delle coste liguri, impattando verso sera contro le coste toscane sotto forma di Libeccio. Interagendo con il mare iniziano a formarsi onde già importanti che si dirigono verso le coste della Versilia.
Domenica 10 Novembre due nuovi ingredienti trasformano quelle normali condizioni ventose in qualcosa di straordinario. Transitando sul nord Italia, la perturbazione lascia spazio al passaggio della corrente a getto molto energetica sulla Francia, sul nordovest italiano che si prolungherà verso la Sardegna e la Sicilia orientale verso sera. Questo fa sì che dalla perturbazione principale inizi a staccarsi in serata un minimo di pressione a tutte le quote che si posizionerà al calar del sole sull’Adriatico. In questo modo abbiamo tutti gli ingredienti favorevoli alle condizioni da veri temerari: gradiente di pressione notevole sulla Francia e sulle Alpi (qui arriva a ben 14 hPa tra le zone oltralpe e quelle italiane dalla Valle d’Aosta fino al Friuli). In questo modo il Maestrale si fa forza e soffia prepotente sulla Costa Azzurra (90 km/h di raffica a Marsiglia), sulle coste orientali sarde arrivando in serata (raffiche di 80 km/h a Porto Torres e Capo Caccia) fino al trapanese e palermitano. Il Favonio accelera imperioso su tutte le regioni alpine (90 km/h a Peschiera del Garda), la Bora e la Tramontana si svegliano già dispotiche alla sera sull’alto Adriatico (90 km/h a Senigallia) e sulla Liguria ( 113 km/h a Loano) rispettivamente. Intanto il mare si forma sempre di più con onde imponenti (3.67 metri di altezza onda significativa registrate alle 11:00 dalla boa onda metrica di Albenga (SV), 5 metri registrati da quella di La Spezia nella notte tra il 9 ed il 10 Novembre ).
Grafico boa onda metrica di Capo Mele (SV) – fonte ARPA Liguria
Mareggiata del 10 Novembre 2013 a Varazze – photoWave: Gino Tumbarello
Ma è Lunedì che le condizioni diventano davvero estreme. La corrente a getto continua a soffiare violentemente dalla Francia fino alla Sicilia, mentre il minimo di pressione al suolo ha raggiunto il suo culmine con un centro di bassa pressione di ben 994 hPa al mattino in spostamento dalle coste campane verso le isole Egadi. Tra Domenica e Lunedì quindi tutti i principali venti del Mediterraneo, Maestrale, Tramontana, Favonio e Bora danno il meglio di sé con venti prossimi o oltre i 100 km/h, alzando onde imponenti che impattano imperiose su gran parte delle coste tirreniche, in particolare di Liguria, Toscana, Corsica e Sardegna ma anche dell’alto Adriatico (5.21 m di altezza onda significativa registrati dalla boa ondametrica di Ancona, 10.49 m registrati alle 3:00 da quella di Alghero).
Analisi di pressione al suolo – si vede molto bene la forte differenza di pressione tra i versanti italiani alpini e quelli oltralpe (gradiente barico freccia verde) e il minimo di pressione di 996 hPa che si posiziona sull’Adratico (freccia blu) e che si approfondirà fino a 994 hPa nella mattina. Fonte Met Office (www.metoffice.gov.uk).
Anemometro di Loano (SV) – si nota molto bene il passaggio da condizioni di Libeccio molto intense a quelle di tramontana oltre i 100 km/h. Fonte ARPA Liguria.
Dati boa ondametrica di Alghero. Una vera domenica da leoni. Fonte ISPRA www.telemisura.it
Insomma chi ha avuto il coraggio di uscire ed ha avuto la possibilità di esserci in quei giorni potrà dire a noi gente normale “I WAS THERE!!!”.
Only the braves
By METEOEVENTI
text: www.RIWmag.com
photoWave: Gino Tumbarello