Una nuova intervista ai personaggi che animano il gruppo degli SBT che ormai supera quota 16000. In questa doppia intervista un nuovo personaggio gia’ noto al pubblico di RIWmag: il racer Roberto Pasquini (Challenger Sails, JP, AL360) di recente vice campione italiano FW.
RIW: Ciao Roberto, da anni partecipi alle regate slalom e formula windsurfing principalmente italiane. Hai partecipato anche a qualche evento internazionale?
R.P.: Ciao, innanzitutto grazie per l’intervista. Sì da anni partecipo a tante regate italiane e con buoni risultati, specialmente in Formula Windsurfing in cui ho maggiore esperienza: sono stato 2 volte campione del Nord-ovest Italia, una volta campione Nord-ovest anche in Slalom. Vado a podio in Coppa Italia e sono stato Vice campione italiano assoluto lo scorso anno.
A livello internazionale in realtà è da anni che prendo parte a vari Mondiali, Europei e alcune tappe di Euro cup di Formula Windsurfing, che reputo diano un grande livello di esperienza e naturalmente un piacere particolare nel farli.
A livello Mondiale sono riuscito ad entrare nei top 20 due anni fa e nei top 30 l’anno scorso. Spero di poter partecipare anche al mondiale di quest’anno in Portogallo.
RIW: Nel 2017 ti abbiamo visto arrivare secondo al campionato italiano FW AICW/FIV a Torbole lo scorso autunno, sei soddisfatto di questo traguardo?
R.P.: Sì, sono arrivato secondo e provo sensazioni contrastanti: felice e soddisfatto da un lato, soprattutto per essere migliorato drasticamente passando nel ranking da 11° a 2° nel giro di un solo anno.
Tuttavia sono anche un po’ amareggiato, in quanto nonostante fossi molto veloce, ho fatto un paio di errori di troppo dovuti alla tensione che mi hanno impedito di vincere come mi ero preposto di fare. Il mio avversario Christopher ne ha fatti di meno e ha vinto lui. Complimenti.
Comunque è andata così, con i se e con i ma sono bravi tutti e a posteriori sembra tutto facile. So di avere ancora ampi margini di miglioramento e sto lavorando bene per dare il meglio nell’arco di tutta la prossima imminente stagione e naturalmente ritentare l’attacco al titolo italiano.
RIW: Ultimamente hai cambiato le tue tavole. Che materiali usi adesso?
R.P.: Sì, ho cambiato le mie tavole sia Formula che Slalom e sono passato a JP Australia. Grazie al supporto di Luis Marchegger sono entrato ufficialmente nel JP National team. Per ora le sto ancora provando e quando sarò pronto scriverò un test completo a disposizione di chi lo vorrà pubblicare.
Per le vele resto fedele a Challenger Sails che mi dà degli ottimi materiali: sono nel loro National team come atleta di punta non professionista. Per i boma Al-360 e per le pinne faccio da tester a Shark fins.
RIW: Obiettivi per la prossima stagione? Come stanno andando gli allenamenti?
R.P.: Gli allenamenti … e mica posso divulgare troppo eh?! Scherzi a parte, ormai da diversi anni non mi fermo più in inverno ed infatti sto continuando ad uscire sul lago di Como che è il mio homespot e in Liguria con la famosa Tramontana. Spero tanto in uno dei prossimi inverni di riuscire a svernare un po’ anch’io a Lanzarote allo Slalom training di Andrea Cucchi o a Tenerife al TWS a rendere la vita un po’ più dura ai vari pro.
Alterno poi l’allenamento in acqua ad allenamenti a secco in palestra e di altro tipo, specifici e da me curati, essendo laureato in Scienze Motorie e dello Sport all’Università Cattolica di Milano.
RIW: C’è anche un’altra novità che ti vedrà prossimamente coinvolto in una delle attività del Circolo Surf Torbole. Di che cosa si tratta?
R.P.: La novità è che per il 2018 sarò l’allenatore della squadra giovanile di Slalom al Circolo Surf Torbole. Inizierò da aprile-maggio e farò tutta questa stagione (e spero anche le prossime). Verranno periodicamente anche organizzati degli Slalom Training con partenze e percorso completo a disposizione di chi, in accordo col CST, vorrà parteciparvi.
Ovviamente sarò anche loro atleta tesserato, e continuerò ad impegnarmi nelle regate, lavoro permettendo.
RIW: Quando e come sei entrato in contatto con il gruppo SBT e con il “Nonno”?
R.P.: Conosco il gruppo SBT da diversi anni, l’ho visto crescere da pochi iscritti locali fino a ben sedicimila di adesso ormai sparsi non solo in tutta Italia ma anche all’estero.
Il Nonno, al secolo Fabio Tampieri, i primi anni lo conoscevo solo di vista, avendolo conosciuto meglio l’ho trovato una brava persona e un grande appassionato di questo sport.
RIW: La filosofia SBT è “particolare”. Come la definiresti? Secondo te può essere un aiuto per la promozione del windsurf italiano?
R.P.: Particolare a dir poco! È per certi versi bizzarra, al tempo stesso unica e scontata, divertente e irritante.
Diciamo che, secondo me, combina la passione di questo sport con altri elementi e argomenti meno ortodossi ma di sicuro effetto (il nome stesso del gruppo dice tutto).
Aiuta la promozione del windsurf italiano? Sembrerebbe di sì almeno a giudicare dal numero di iscritti che non credo abbia eguali in altri gruppi italiani e che conta tra i membri anche dei non windsurfisti.
E’ un bell’ambiente in cui riesci a conoscere tanta gente, a farti nuovi amici e a divertirti anche fuori dal concetto della semplice uscita in windsurf.
RIW: Per concludere desideri ringraziare qualcuno?
R.P.: Desidero ringraziare RIWmag e Fabio Tampieri per l’intervista.
Un enorme grazie alla mia famiglia senza la quale non avrei mai potuto fare tutto questo: grazie!
Grazie alle aziende con cui collaboro: Challenger Sails, Jp-Australia, Al-360, Shark Fins.
Un ringraziamento particolare lo devo all’Adriatico Wind Club di Porto Corsini (Ravenna) con cui ho corso come atleta tesserato fin dai miei albori nel windsurf prima come allievo di Lorenza Ballanti ITA-36, da cui è derivato proprio il mio numero velico ITA-636 e poi come atleta.
interview: www.RIWmag.com
photo: courtesy Roberto Pasquini, AICW/WGS/CST/Moan