Di recente ha cambiato le vele. In passato atleta polivalente (freestyle, slalom e wave) ultimamente si dedica solo al wave nazionale e allo slalom internazionale.
Il suo ultimo successo la vittoria ai campionati europei IFCA Masters. RIWmag ha raggiunto Andrea Rosati (RRD, Nissan) per un’intervista su questo brillante inizio di stagione.
RIW: Ciao Andrea. Ultimamente ti abbiamo visto con le vele da slalom North Sails. Ci hai fatto anche i campionati europei IFCA masters a Hyeres. Sei quindi ufficialmente sponsorizzato North Sails?
Andrea Rosati: Assolutamente no! Ho comprato le vele a mie spese e mi hanno riservato un trattamento particolare.
RIW: Il tuo coinvolgimento con North Sails e’ solo da atleta o partecipi anche allo sviluppo delle vele?
A.R.: Anche se è un pò difficile da capire io sono sponsorizzato al 100% da RRD con tutto il materiale. Inoltre ho sviluppato per loro la linea da Wave VOGUE insieme a John Skye che è il disegnatore di tutta la linea RRD Sails. Abbiamo iniziato questo progetto 3 anni fa e siamo arrivati ad oggi ad un prodotto di altissimo livello e non abbiamo niente da invidiare a brand molto più blasonati e che stanno sulla “cresta dell’onda” da molto più tempo di noi.
Con North Sail fino adesso ho solo cacciato la grana 🙂
RIW: Com’e’ nato questo cambiamento di vele?
A.R.: Tutto è nato da quando ho fatto un giro con le vele del 2015 e dal momento in cui hanno tirato fuori quella “bestia” di 9.0 light wind che ha vinto il 99% delle heat di PWA ogni volta che si gareggiava con vento leggero …
La linea 2016 l’hanno sviluppata tutta dal progetto della 9,0 , quindi vi lascio immaginare cosa hanno potuto tirato fuori. In NP c’era aria di tagli e da dover essere sponsorizzato con il materiale mi sono ritrovato a dovermi comprare le attrezzature.
Quindi pagare per pagare ho scelto quello che più si addiceva al mio stile, alle mie tavole e alla mia statura.
RIW: Come ti trovi con le nuove vele?
A.R.: Si può dire? Da dio!!! ehehehhehe Ho fatto un grandissimo passo in avanti sulla velocità di punta, sopratutto quando invelato, e di contro ho perso abbastanza in accelerazione dopo le strambate.
La leggerezza della vela in andatura e nel cambio di mura nelle strambate non ha eguali. Quando faccio slalom mi sembra di fare freeride. Le mie tavole sono molto potenti quindi l’abbinamento con queste vele penso che sia la cosa migliore che ci sia!
In Sud africa ho lavorato tantissimo nel trovare il trim giusto vela per vela e grazie anche all’aiuto dei miei amici Peter, Robbie e Mitch sono riuscito a colmare quel piccolo difetto di ripartenza da fermo dopo le strambate. Che dire, era da tempo che non mi sentivo così sereno e confidente con il mio materiale a questo punto della stagione.
RIW: Come sono andati i campionati europei IFCA Masters di Hyeres?
A.R.: Sicuramente molto al di sopra delle aspettative. Un po’ perché è la prima gara e non sai quanto siano veloci gli altri , ma sopratutto perché fino all’ultimo non pensavo che ce la potessi fare in quanto avevo un principio di bronchite e 39 di febbre fino a 1 giorno prima della gara … Per fortuna il meteo mi ha aiutato e seppur con le forze al 50% sono entrato in acqua concentrato e sapendo che ogni minimo errore l’avrei pagato caro. Fin dall’inizio ho subito visto di aver un gran passo e mi sentivo molto confidente con il materiale. Tavola e vela sembravano lavorare al top.
La lotta con Andrea Cucchi è stata entusiasmante e ce le siamo date di santa ragione. Nella prima finale siamo corsi a riva a cambiare le attrezzature e a prendere la 7,7 in quanto con il 122 e la 8,4 non riuscivamo neanche a tornare riva!!!
Il problema però è stato il tempo e quindi ho dovuto lasciare sulla tavola media la pinna che avrei usato con la 8,4. Pronti via e stavo davanti a tutti ma la tavola sembrava un cavallo imbizzarrito, ogni volta che provavo a spingere bene mi ritrovavo in aria, e così Andrea da sopravvento è riuscito a superarmi prima della boa e a portarsi in prima posizione. Un momento di panico ce l’ho avuto proprio alla prima strambata quando le cimette mi si sono riagganciate al trapezio!!! Per fortuna ho fatto in tempo a risganciare un attimo prima di girare la vela, compromettendo però la mia uscita dalla strambata e dando ad Andrea il vantaggio necessario per farlo stare tranquillo in prima posizione.
Tuttavia da dietro Marco Begalli spingeva al massimo per cercare di passarmi ma poi è rimasto incappato in una caduta all’ultima boa che mi ha consentito di tagliare in seconda posizione in totale tranquillità. Nel secondo slalom cambiata la pinna e’ cambiata la musica. Questa volta potevo sfruttare al meglio le doti velocistiche del mio 114 in pieno controllo. Arrivati alla finale sapevamo entrambi che chi avrebbe vinto si sarebbe aggiudicato il titolo in quanto non c’era più tempo per finire un altro tabellone e le previsioni per i giorni futuri erano pessime!
Quindi concentramento al massimo e mi sono sparato un mega partenzone sul pin a tutto fuoco. Questa volta Andrea non è riuscito a superarmi nonostante il vento fosse calato e lui usasse una 8,6. Ad ogni buco si avvicinava e ad ogni raffica me ne andavo … alle strambate le ha provate tutte fino al suicidio finale quando ha provato a buttarsi completamente sotto vento e compromettendo la sua gara definitivamente. Incredibile il gap che abbiamo lasciato dietro: al nostro arrivo il 3zo stava girando l’ultima boa.
Quindi in teoria era fatta, ma mai sottovalutare le previsioni e proprio l’ultimo giorno un vento da terra sui 15 nodi costanti ha permesso lo svolgimento di altre due prove. Andrea purtroppo (per lui) era già partito per un impegno personale e così il mio avversario principale diventa Marco Begalli, che però con 2 brutti risultati difficilmente avrebbe potuto spodestarmi. Mai dire mai e così marco stretto “Marco” e di nuovo grazie ad un ottima partenza riesco ad andarmene già al via e a controllarlo a debita distanza fino all’arrivo che non sembrava arrivare mai … bordi lunghissimi e tempo max di 5min per finire la finale!!!
E così con 2 primi ed un secondo era ormai fatta e sarei anche potuto non entrare per la 4 e ultima prova … ma decido di prenderlo come un allenamento e decido di forzare tutte le partenze come se fosse una finalona … e pam subito fuori!!! Sarei potuto ritornare indietro e pagare così la penalità in quanto sapevo di essere anticipato ma ho preferito finirla così e mettermi a testare il materiale.
RIW: Quali sono i tuoi prossimi programmi?
A.R.: Allenamento focalizzato solo ed esclusivamente alla gara pre Korea. Ho il mio allenatore Giuseppe Pugliese che mi segue passo passo dal punto di vista fisico-atletico e mi aiuterà anche in mare con allenamenti specifici a Cagliari e il week end del 7-8 maggio farò la prima tappa dell’Italian Slalom Tour a Calasetta, andrò anche al Garda sempre per allenamenti e partenze e poi il 16 finalmente si partirà!
In teoria ci sarebbe anche una gara wave in Sand-By tra Capo Mannu, Cala Pischina, Funtana e Pozziteddu, ma tutto tace nonostante una perturbazione nei prossimi giorni che sposterà la Sardegna e l’Italia più ad est di qualche metro!!! Avranno i loro buoni motivi.
interview: www.RIWmag.com
photo: Fabrice Robert, J.Lacave/IFCA, Oristano Eventi, courtesy Andrea Rosati, RRD