Dal 2 al 5 ottobre 2014 a Malcesine si e’ svolto il Dealer Meeting Neil Pryde – JP Australia presso l’elegante e signorile location di Villa Treccani , affacciata direttamente sullo spot. Le nuove vele e tavole erano disponibili per il test sia a Malcesine (parcheggio), sia a Torbole (Conca D’Oro).
Assoluta novita’ le tre stecche della The Fly:
la vela wave ‘on-off’ più neutra che eccelle nel puro waveriding e che permette un’esperienza più vicino possibile al surf. La The Fly 2015 si è evoluta in un concetto a tre stecche con un’estrema leggerezza in mano ed un incredibile maneggevolezza, mantenendo una gestione ed un controllo di livello che permettono l’azione nelle sezioni critiche delle onde.
La costruzione cross batten consente alle tre stecche di fornire il supporto critico della balumina mentre la sagomatura della stecca inferiore è mantenuta bassa e in avanti sotto l’area del boma. Il pannello FORCELine incorpora in un pannello laminato la costruzione radiale sia della bugna che della base della vela. La vicinanza della bugna alla stecca trasversale distribuisce il carico in modo molto uniforme e previene il profilo dal tornare indietro mantenendo la vela stabile.
Robert Stroj, il velaio NeilPryde: “la nuova The Fly a tre stecche dispone di una costruzione cross batten che permette di progettare una vela super leggera mantenendo un profilo estremamente stabile e spingendo il grasso della vela in basso e in avanti.”
Jason Polakow: “La The Fly 2015 ha fatto un enorme balzo in avanti nella progettazione adottando una costruzione a tre stecche che la rende ancora del tutto stabile in condizioni over power. La sensazione di leggerezza e l’incredibile torsione in penna permette di fare curve più verticali sull’onda e onestamente sembra di non avere niente tra le mani. E’ la migliore vela che abbia mai usato!”
La leggendaria Combat continua a distinguersi come la scelta migliore della collezione per le prestazioni tra le onde e la sua versatilità.
La Combat unisce la costruzione high-end con una gestione che migliora anno dopo anno. Versatile: la curva del luff moderata e progressiva offre un’ottima manovrabilità, velocità e potenza sia onshore che in condizioni side-shore. Il profilo moderato centrale conferisce un equilibrio ottimale tra potenza e stabilità di bolina. L’aumento dello shape nella sezione centrale della vela offre una guida coerente. Vasto range di vento: una vasta gamma di trim, grazie ad un profilo stabile, consente al rider di adattare la vela a tutte le condizioni.
Robert Stroj: “l’aggiustamento della curva del luff consente una maggiore torsione della balumina centrale per liberare la potenza eccessiva.”
Robby Swift: “e’ la vela perfetta per il PWA, ci posso contare al 100 per cento in ogni momento e so che funzionerà in qualsiasi tipo di condizioni. La libertà di non dovermi preoccupare dell’attrezzatura durante una gara non ha prezzo.”
Per quanto riguarda JP, al momento la tavola per la quale c’è grande interesse e che piace agli italiani è il Magic Ride, ora disponibile in tutte le misure (104, 111, 118, 132 litri – ndr).
Come noto, è larga, corta e sottile, veramente facilissima, plana subito (già al traverso – ndr) e consente ad un surfista di imparare a chiudere la strambata in planata in un week-end – il sogno di quasi tutti i surfisti. I rails sottili e la combinazione con lo spessore ridotto su tutto il profilo rende questa tavola perfette per strambare con la massima facilità. Stramba praticamente da sola. Basta spingere sul rail e la tavola farà la stessa identica curva, perfetta in continuazione, pulita e precisa. Logicamente i rails sottili garantiscono un’ottima presa anche per le stramabate più aggressive. Se invece le proprie strambate non sono ancora perfette o sfugge ancora qualche piccolo errore la Magic Ride portera’ le strambate a termine da sole, mantenendo lo stesso raggio. Il concetto di profilo largo e piatto crea facilità d’utilizzo, confort ed ottima stabilità. Questa combinazione unita al rocker speciale la rende un’ottima tavola anche con condizioni minime. Non serve affaticarsi a pompare o usare qualche strana tecnica per accelerare l’ingresso in planate, basta chiudere la vela e godersela! La sua capacità di planata non è limitata all’utilizzo di vele grosse. Parte in planata immediatamente, anche con vele piuttosto piccole. Veramente facilissimo ed immediato riuscire a planare e mettere i piedi nelle straps, ideale per ogni livello. Accelera rapidamente ad un’ottima velocità di punta, senza problemi di controllo e gestibilità in qualsiasi momento. La sua eccezionale manovrabilità e garanzia nel tracciare curve pulite e precise ispirano a provare anche qualche classica manovra di freestyle oldschool. Spesso le tavole corte e larghe hanno problemi di controllo appena aumenta il vento o l’acqua diventa più choppata. Ma non la Magic Rides: anzi, la larghezza massima è leggermente più avanzata rispetto al centro conferendo allo shape un enorme controllo in alta velocità.
Dato che non esisteva una vela specifica per questo tipo di tavole corte e larghe, in Neil Pryde hanno creato una nuova vela, la Ryde (e non è un caso che si scriva come Pryde ! ndr).
Si tratta di un concetto completamente nuovo. E’ una vela freeride a 6 stecche velocissima come una Hellcat, ma che rispetto a quest’ultima ha la zona bassa meno pronunciata e il boma più corto per favorire le manovre. L’outline è abbastanza squadrato in penna e ciò la rende compatta. In definitiva è anche maneggevole nelle strambate perché il boma non troppo lungo non tocca l’acqua e favorisce le manovre classiche come la duck-jibe. I materiali utilizzati per le vele Neil Pryde come i monofilm e i tramati sono prodotti specificatamente per la marca (a differenza di altri produttori che acquistano materiali standard in rotoli). Ciò offre vantaggi dal punto di vista costruttivo, per rinforzare le vele nelle varie aree. Ma anche dal punto di vista estetico con gli inserti colorati si hanno risultati unici, come per la Ryde vista alla Conca, e questo è tuttora un punto di forza a favore di Neil Pryde.
Radical Quad:
i riders JP chiedono sempre l’impossibile, tavole con più presa e più stabilità, che permettano surfate fluide e veloci. Questi obiettivi contraddittori non possano essere raggiunti con concetti tradizionali, quindi la JP si e’ ispirata al mondo del surf per realizzare una tavola più radicale. I nuovi biconcavi sono probabilmente i più profondi mai usati in una tavola da wave. La parte più profonda delle concavita’ è stata spostata proprio sotto la parte centrale. Questo ha permesso a Werner Gnigler di creare una parte molto lunga e piatta sotto le strap. Questo shape permette un veloce ingresso in planata e la massima velocità di punta surfando con vela piatta nell’onda. Al tempo stesso le concavita’ permettono un aumento di curvatura verso poppa e conferiscono ai rails molto accentuati quasi senza sezione piatta. I wingers nuovi rendono la poppa leggermente più larga nelle sezioni della strap posteriore, dando più superficie e miglioramento nell’ingresso di planata. La parte posteriore estremamente stretta, e lo shape radicale dietro i wingers permettono rotazioni super radicali.
Il tuck line super morbido con poca meno larghezza fa rispondere la tavola più velocemente e il cambio tra rail e rail si svolge rapidamente. In base al volume centrale la tavola galleggia in una posizione neutrale anche per passare le schiume senza problemi non planando. Il volume centrale offre un facile ingresso in planata.
Freestyle wave:
queste tavole garantiscono divertimento e velocità. Facili da controllare in aria, veramente ottime in manovra curvano senza problemi applicando aggresività e tensione o delicatezza.
Lo shape della tavola è corto e compatto, caratterizzato dalla vicinanza del centro di gravità alla sezione più larga della tavola. Ciò garantisce equilibrio e stabilità tanto in planata quanto con i piedi fuori dalle strap.
Lo spessore della poppa crea una cupola più rotonda e costante sulla coperta e permette una posizione molto confortevole anche se il piede si trova troppo vicino al rail della tavola o verso il centro. Il raggio del rail è fine e vivo al fine di garantire massima stabilità nelle rotazioni.
Il profilo intorno alla poppa è ampio ma più stretto tra le straps, aggiungendo una superficie piatta per una performance eccezionale in condizioni low-end. Ciò crea un rail piu’ lungo offrendo più controllo in altitudine. Le straps sono posizionate abbastanza indietro permettendo l’uso del raggio del profilo per salti briosi schiacciando con il piede posteriore. Questo crea velocità addizionale in turns più lunghi applicando più pressione sul piede anteriore. La carena è creata con una V costante e biconcavi su tutta la lunghezza. La curva piuttosto appiattita nei concavi facilita molto l’ingresso in planata ed una notevole velocità di punta mentre la curvatura pronunciata della V sui rails offre ottima manovrabilità. I biconcavi sotto la parte centrale e del piede d’albero ammorbidiscono il passaggio sui chops.
I modelli 85, 93 ed il nuovissimo 102 hanno tutti i doppi concavi nella parte della poppa per rendere l‘andatura più morbida soprattutto quando le condizioni diventano più difficili. I Freestyle Wave sono ottimi all-rounders con un incredibile portata di utilizzo offrendo un equilibrio perfetto nell’onda, nelle condizioni bump & jump e notevoli performance di freestyle. I modelli 77, 85, 93 e 102 Pro Editions superano qualsiasi condizione di onda ( da side-on a side-off) grazie al setup Thruster delle pinne.
Slalom:
4 nuove misure leggermente piu larghe o strette rispeto ai modelli 66 e 80 che sono rimasti uguali. 60, 69, 78 e 82 cm le larghezze realizzate. Il nuovo 69 non è limitato ad una vela intorno ai 7.6mq ma può gestire anche facilmente una vela da 8.4. Il nuovo 60 non va solamente con una vela da 7.0mq ma anche tranquillamente con una 7.6. Il nuovo 82 è molto più confortevole e mite nell’uso con vele grosse come per esempio la 9.4. L’extra larghezza dell‘area centrale del piede d’albero aumenta la superficie ed aiuta a entrare in planata immediatamente. I cut-out nella parte della poppa conferiscono una sensazione molto libera ed aiutano la tavola a “volare”, in più garantiscono meno pressione sulla pinna sviluppando un rapido lifting per accelerare velocemente. La V gradualmente più pronunciata verso poppa in combinazione con i cut-out offre la liberta’ e la potenzialità di raggiungere velocità ad un livello più alto.
source: Enrico Barchi 4 www.RIWmag.com, Neil Pryde, JP Australia
photo: Enrico Barchi 4 www.RIWmag.com