Federico Infantino (Goya Windsurfing, MaverX Masts, Gath Sports, Quatro International, MFC Hawaii, Al360 boom, Flymount, That’s Surf West, Elii Design, Ocean Lovers festival, Surflogic Australia, West Wetsuit) e’ di ritorno sulla scena del crimine che gli e’ piu’ congeniale, ovvero tra le grandi onde australiane.
Ma all’inizio dell’anno, un wipe out XXL gli e’ costato un incidente grave: “stavo spingendo al massimo negli ultimi mesi sia in acqua che specialmente fuori per via del lavoro e la casa nuova.
Durante una sessione di windsurf ho atterrato un aerial nella sezione sbagliata, l’onda mi ha preso da dietro e ho sbattuto contro le pinne della tavola più volte. All’inizio non ci ho dato tanto peso, sentivo un po’ di dolore ma non è stato di certo il wipeout più brutto che ho avuto, decido così di continuare a surfare per un’oretta. Purtroppo la sera dopo cena mi sono accorto che qualcosa non andava ed era in atto una sospetta emorragia interna. Ho passato le successive 12 ore in 3 ospedali diversi percorrendo 800 km tra macchina e ambulanze.”
L’uscita del suo nuovo video e’ stata l’occasione per ripercorrere quei tragici momenti.
RIWmag: Federico cosa ti hanno diagnosticato una volta arrivato in ospedale?
Federico Infantino: Come accennato sopra, ci sono volute 12 ore di tempo, 3 ospedali diversi e 400 km tra macchina e ambulanza per riuscire a sapere come mi stesse succedendo.
All’ospedale di Perth mi hanno diagnosticato la rottura dell’ Uretra che e’ la connessione tra la vescica ed il pene.
Ho passato forse le 2 settimane piu’ brutte e dolorose della mia vita dovuto a quello che ne e’ conseguito nel “riparare il danno”: senza anestesia, i medici sono dovuti entrare con sonde e mini telecamere all’interno, ho dovuto tenere un catetere per 10 giorni che ha successivamente causato una grave infezione quando me lo hanno tolto.
Ma a ripensarci bene sono stato anche abbastanza fortunato considerando che lo sfogo di sangue che avevo in corso all’interno del corpo ha trovato un punto d’uscita (potete immaginarvi quale), altrimenti, considerando le distanze ed il tempo che ci e’ voluto per capire cosa avessi, me la sarei vista ancora piu’ brutta.
RIW: Adesso sei completamente guarito o avrai degli strascichi come conseguenza di questo incidente?
F.I.: Al momento posso dire di essere tornato al 90%, dovro’ continuare a fare dei controlli prgrammati ogni 3 mesi per accettarsi che la cicatrice si rimargini nel modo giusto, altrimenti a lungo andare potrei avere problemi con la circolazione ed il flusso delle urine.
RIW: Quanto tempo ti ci e’ voluto per il recupero completo e il ritorno alle uscite in windsurf?
F.I.: Molti di voi mi conoscono, chi no lo puo’ dedurre dal nuovo video, io bloccato in un letto per 2 settimane con dei “tubi che mi escono dal corpo” ed un sacchetto attaccato alla gamba per le urine … non poteva durare a lungo. La prima settimana ero bloccato completamente dal dolore, durante la seconda mi sono iniziato ad alzare e muovermi arrivando anche ad usare pala e cariola per finire alcuni lavori della casa nuova.
Sono entrato di nuovo in acqua dopo 1 mese ed 1 settimana durante il campionato Australianio a Margaret River. Quest’anno avevo un gran obbiettivo per quella gara, ma purtroppo non ero assolutamente pronto a causa dell’incidente che mi e’ costato uno dei piu’ grossi wipeout della stagione alla prima onda.
RIW: Qui in Europa come saprai, e soprattutto in Italia, in questo momento non si parla di altro. A causa della pandemia Covid-19 tutte le attivita’ in mare sono proibite e a parte i lavoratori che offrono servizi strettamente necessari, tutti gli altri possono uscire di casa solo per fare la spesa e pochissime altre attivita’ essenziali (lock-down). Da quello che ci risulta questo virus e’ arrivato anche in Australia. Qual’e’ la situazione sul vostro continente da questo punto di vista? E’ stato imposto il lock down anche li’ da voi?
F.I.: Seguo costantemente le notizie Italiane e vi sono vicino. Qua la situazione per adesso e’ abbastanza sotto controllo anche se tutto puo’ succedere: abbiamo circa 6000 casi in tutta Australia, 51 morti, circa 600 casi nel Western Australia. Il governo ha chiuso qualsiasi connessione aerea, stati e regioni. Si puo’ girare anche all’interno della propria regione mantenendo le distanze e precauzioni opportune. Per adesso si puo’ ancora fare surf qua in WA. I ristoranti sono aperti solo Takeaway e le accomodation sonoi chiuse. La fortuna dell’Australia e’ l’enorme vastita’ e distanza tra i luoghi, specialmente in WA, la sfortuna e’ la mancanza di infrastrutture ospedaliere che sono situate per la maggior parte a Perth.
RIW: Ed ecco dunque il tuo ultimissimo video, “Western Australia 2020 – Federico Infantino”, un misto di windsurf, natura selvaggia, escursioni nel deserto, mountain bike, skate, il tutto girato nel Western Australia. Grazie per questo nuovo clip da 6 minuti che speriamo possa distrarre e far sognare i nostri lettori chiusi in casa in attesa di poter tornare a salire sulla tavola a vela!
F.I.: Grazie a voi per l’intervista e spero che questo video, un po’ piu’ lungo rispetto al mio standard, porti un po’ di “distrazione”, il mio piano era di tornare in Italia a giugno per festeggiare i miei primi 30 anni, al momento pero’, come potete immaginare, il piano e’ in stand by.
Approfitto per ringraziare e menzionare 2 ditte con le quale ho iniziato una nuova collaborazione, oltre che GATH Sports, Surflogic Australia e West Wetsuit che non solo mi vedono nel ruolo di atleta, ma anche nel settore Marketing e creazione di contenuti.
eliidesign.com
federicoinfantino.com
Instagram: @fedeita999 @eliidesign @thats_surf_west
Camera: Elisa Mariani, Federico Infantino, Andrea Franchini, Adele Frola, Matteo Tini
interview: www.RIWmag.com
video & photo: Elii Design Studio