Francesco Zarbo e’ il presidente della classe internazionale Formula Windsurfing. Lo scorso anno RIWmag lo aveva intervistato per farlo conoscere al suo pubblico (www.riwmag.com/francesco-zarbo-e-le-novita-ifwc-e-iwa-2015/), quest’anno lo intervista per un nuovo punto sulla situazione della classe.
RIWmag: buongiorno Francesco, siamo a meta’ stagione agonistica, come stanno andando le regate della classe internazionale della Formula Windsurfing?
Francesco Zarbo: La classe ha una base di regatanti appassionati che continuano a frequentare le regate. Alcuni paesi segnano una crescita importante, come Portogallo e Grecia. Altri sono stabili, pur non avendo in questo momento particolari risorse per uscire dai confini nazionali: penso alla Polonia, che ha atleti di livello altissimo che regatano a casa propria perché la crisi internazionale non rende semplice muoversi, senza che vi siano montepremi significativi. Altri paesi vivono della passione della base, alimentata dal lavoro di delegati zonali. Penso all’Italia, in cui Fabio Benericetti, Andrea Volpini, Goran Zepponi e Dario Mocchi hanno messo in piedi calendari locali di successo. Non va nascosto, per correttezza, che c’è una grande difficoltà a costruire un vero calendario professionistico. La crisi economica pesa e gli atleti corrono vicino casa per contenere i costi che una stagione internazionale comporta …
RIWmag: La formula Windsurfing nasce come proposta di classe olimpica dopo la classe Mistral ma la classe RS:X sembra rimanere confermata anche per i prossimi quadrienni. Quali sbocchi futuri potrebbero aprirsi per la FW?
F.Z.: La classe formula windsurfing è nata in realtà per offrire una proposta racing upwind, che permettesse di regatare con poca attrezzatura (una tavola tre vele e tre pinne) in un enorme range di vento. Dai 7 a 30 nodi infatti si regata sempre. Il format è riuscito bene. Con poco costo si regata tanto. Conta molto il manico dell’atleta, non solo l’attrezzature. Chi corre in FW spende bene tempo e denaro. La classe è maltrattata e bisogna ringraziare quei produttori che ancora fanno sviluppo sui materiali e capiscono che è patrimonio da non disperdere.
RIWmag: L’arrivo del foil nello slalom e nella classe RS:X dovrebbe permettere di regatare con limiti di vento ancora piu’ bassi di quelli attuali. Potrebbe succedere la stessa cosa anche per la FW?
F.Z.: Attualmente il foil è in fase di sperimentazione. Se per certi versi affascina, per altri versi preoccupa. In pochi anni siamo passati dalla vela dislocante alla vela planante e da questa alla vela volante. Penso che il foil affascini, ma sia molto molto pericoloso. Temo verrà introdotto per vendere appendici da tremila euro, senza curarsi che saranno usate in spiagge affollate da utenti molto poco preparati. Il foil è pericoloso anche per i professionisti, dalla Coppa America in giù. Quando avviene un incidente fa danni a persone molto gravi, se non mortali. Sarei estremamente cauto ad assecondare sempre e comunque ogni possibile evoluzione tecnologica purchessia. Faccio un esempio: conosco progettisti di Coppa America che per se stessi corrono su Contender in legno fatti a mano dallo Stradivari della vela (Bonezzi) … se loro che fanno il futuro per se medesimi scelgono quella barca … un motivo ci sarà … cambiare sempre per far comprare nuove attrezzature non ha senso. Si lavori seriamente per allargare la base. Il giorno in cui non si perderà l’80% dei ragazzi che escono dal Techno 293, allora potremo chiederci dove indirizzare lo sviluppo.
RIWmag: Il prossimo grande appuntamento internazionale di FW sara’ dal 5 al 10 settembre il mondiale youth e master a Maratona Bay. Ad oggi ci sono 48 preiscritti provenienti da 17 nazioni. A che punto sono i preparativi?
F.Z.: I mondiali YM in Grecia sono l’epilogo di un percorso della associazione greca che doveva essere premiato. Nikolas Skarlatos (fratello dell’olimpionica Jelly) Christian Frey e Nikos Kampouropulos si sono fatti in quattro per organizzare l’evento e lo spot offre condizioni molto impegnative. Martathon Bay ha venti che ogni giorno soffiano anche fino a 25 nodi e che lo scorso anno, in occasione degli europei MY, hanno visto regate straordinarie e durissime. Mi aspetto almeno sessanta atleti, anche se spero che la cancellazione di Alacati ci regali anche qualche guest star. Grazie in ogni caso a tutti quelli che lavorano all’evento e a quanti ci saranno.
RIWmag: I paparazzi di fiducia di RIWmag ci hanno informato che stai passando le tue ferie estive a nord di Fuerteventura che non e’ un tipico spot da FW. Il wave e’ un nuovo allenamento alternativo, stai valutando l’idea di cambiare classe o e’ semplicemente una vacanza di svago?
F.Z.: Fuerteventura è per me una meravigliosa scoperta. Sono in vacanza con i miei figli e siamo affascinati dall’isola. Abbiamo trovato un appoggio eccezionale in Simone e Redio di www.oceancalling.net. Loro tra l’altro hanno appena inaugurato un nuovo centro anche e Tenerife. Hanno materiale RRD nuovissimo e sono una miniera di consigli non solo tecnici, ma su tutto quanto possa far godere al massimo della bellezza di Fuerte. Tanta gentilezza e competenza sono preziose. Sto provando ad imparare il surf da onda e malgrado età ed acciacchi percepisco si tratti di una pratica che può cambiare la vita alle persone. Poi esco in wave, senza pretese di eccellenza, ma divertendomi come un bambino. Si tratta di una preparazione un po’ eccentrica al mondiale master FW, ma ritengo che esercitare la destrezza sia sempre e comunque utile. Non a caso uno come Dorian van Risselberge, fa i forward con l’RS:X …
interview: www.RIWmag.com
photo: courtesy Francesco Zarbo