Attivo regatante in formula nonchè presidente della Classe Internazionale Formula Windsurfing (IFWC) e attuale presidente dell’Associazione Internazionale Windsurfing (IWA): Francesco Zarbo si racconta su RIWmag dai suoi esordi sulla tavola a vela fino alle ultime novit‡ 2015 dell’IFWC e IWA.
RIW: buongiorno Francesco. Questa e’ la tua prima vera intervista su RIWmag e cogliamo questa occasione anche per farti conoscere meglio al nostro pubblico. Da quanti anni fai windsurf e come hai cominciato?
F.Z.: Ho iniziato a Lipari nei primi anni 80. Facevo un po’ vacanza e un po’ l’istruttore di vela e al centro nautico c’erano dei Mistral e se non sbaglio dei Windglider. Anche se fu amore a prima vista, la mia famiglia era restia. Allora si riteneva la vela uno sport “ortodosso”, mentre il windsurf era un gioco naif. Morale: avevo 16 anni e la tavola non me la compravano. Ho dovuto attendere i primi soldi ( premi partita del rugby Rovigo ) per investirli tutti in una tavola usata da 360 cm in polietilene e con deriva intorno al 1985. Tavola che mi ha accompagnato fino al 1989, quando ho iniziato con il funboard.
RIW: Quale è la tua disciplina preferita? Come la passione per questo sport si è trasformata in attività agonistica?
F.Z.: Vengo dalle regate in barca a vela e quindi la regata upwind in windsurf è stata una naturale prosecuzione di ciò che avevo sempre fatto. Pensa che nel 1981 io e Carlo Peloni ci battevamo sui 420 e oggi facciamo festa ogni volta che ci incontriamo a quelle poche regate formula che il lavoro e la famiglia ci permettono ancora di disputare! Prediligo la Formula Windsurfing, che è a mio avviso la massima espressione del windsurf tra le boe. Fatta a certi livelli ( non certo i miei ), richiede preparazione da super atleta, doti di conduzione da windsurfista di razza e capacità di regatare da velista vero. Ammiro Steve Allen, Ross Williams e Gonzalo Costa Hoevel, che hanno proprio queste doti. Rispetto chi si allena davvero, come Marcone Begalli, che continua a meritare più del rispetto per sé e per la bandiera tricolore nelle regate internazionali. Nutro la segreta speranza di rivedere in Formula Andrea Cucchi, così come mi piacerebbe che Andrea Ferin ci credesse. Ritengo infatti che Andrea Ferin possa davvero fare bene in questa disciplina dove non conta solo il fisico ma anche le qualità tattiche. Invidio chi ha tempo per il wave, o chi lo può fare sotto casa, posto che – senza un bastone o un triangolo – il windsurf è quella cosa lì e non ha bisogno di regate per renderti felice.
RIW: Da qualche anno hai accettato la proposta di diventare presidente della Classe Internazionale Formula Windsurfing (IFWC). Come è nata questa decisione e quale impatto ha avuto sulla tua vita?
F.Z.: Ceri Williams mi ha voluto dapprima nel consiglio direttivo della classe internazionale, per poi sostenere, in un secondo momento, la mia candidatura alla presidenza della classe. Ceri del resto oggi è segretario esecutivo IWA e non avrebbe potuto assommare le due cariche. Con lui c’è grande intesa e imparo ogni giorno qualcosa. Stupisce la sua enorme competenza e la sua straordinaria vitalità. La sua lezione più bella si impara osservandolo nei rapporti con persone di tutto il mondo: riesce ad adattarsi ad ogni indole, sia essa nordica, mediterranea, asiatica o sudamericana e a far dare il meglio a ciascuno. Con Ceri poi condividiamo anche la passione per il rugby, così caro al suo Galles e alla mia Rovigo. Sia chiaro che l’impegno nella classe internazionale è vissuto come servizio e a tempo determinato. Voglio dire che io non mi considero né sono il “capo” di nulla ma solo uno di coloro che si sono posti al servizio di una comune passione.
RIW: Quale è il bilancio della stagione IFWC 2014?
F.Z.: La classe ha molti praticanti a livello mondiale. Ha fatto un buon circuito di European Cup e un bel campionato mondiale. I campioni e le giovani speranze non mancano, ma francamente manca un po’ di convinzione dei produttori nel supportare l’attività. Il PWA è supportato dai brand del windsurf anche economicamente per le sue chiare potenzialità di marketing, ma:
a) costa moltissimo all’organizzatore locale, per dare molto poco agli atleti.
b) Chi vince una tappa PWA di slalom prende circa 6.500,00 euro, mentre una tappa dell’evento costa all’organizzatore tra 100 mila e 150 mila euro!
c) Il business non è evidentemente per gli atleti.
Parlare in questo caso di professionismo è a mio avviso eccessivo. C’è molta professionalità negli atleti, come dimostra chi si prepara duramente per assecondare una passione che vorrebbe fosse scelta di vita, ma il professionismo dovrebbe dar da vivere a chi lo pratica, mentre di windsurf purtroppo campano pochissimi, tanto meno in Italia. La FW purtroppo non gode oggi del favore del marketing, anche se il windsurf di oggi le deve in realtà tutto. Grazie alla FW si è mantenuto un circuito internazionale a montepremi negli anni 2000, quando ogni altro circuito era defunto. Se, poi, non vi fosse stata la Formula e il suo sviluppo tecnico, oggi lo slalom non sarebbe facile e performante com’è. Senza dire, da ultimo, che un evento top ( mondiale o continentale ) FW costa non più di 40.000,00 euro, con un montepremi di 30 mila. IWA trattiene solo una percentuale sulle iscrizioni che concorrono nel sostenere i meri costi dell’ente. Senza alcun lucro.
RIW: Tra poco parte la stagione 2015. Ci saranno delle novità o si riconferma la struttura della stagione scorsa?
F.Z.: Di fatto la classe è stabile quanto a class rules e ha un bel calendario internazionale. Il campionato mondiale assoluto, che avrà 50.000,00 euro di montepremi e il campionato mondiale youth/master saranno in Portogallo in primavera, mentre l’europeo Youth master vede l’esordio della Grecia, a settembre, con uno spot davvero interessante. Sono felice che la Grecia si sia messa a disposizione in un periodo così difficile della sua storia. Anzi svelo un segreto, perché è uno dei più bei gesti che ho visto da quando sono in questo nostro piccolo mondo. Al mondiale Youth master 2012 di Malcesine la Fraglia ed il suo presidente Gianni Testa vollero ospitare a loro spese i regatanti greci, pur di vederli in acqua sul nostro bel lago. Un trionfo dello sport, visto che un greco ( Nikolas Skarlatos ) arrivò secondo dietro il fortissimo Janis Preiss.
RIW: Nel 2015 sei anche diventato presidente dell’Associazione Internazionale Windsurfing (IWA). Come hai ottenuto questo ruolo aggiuntivo e quali sono i programmi del tuo operato sotto questa veste?
F.Z.: Chiarisco subito, non è un mio merito. La presidenza spettava per il 2015 alla classe FW e il caso ha voluto che fossi io il presidente della mia classe. Subentro ad una istituzione come Bruno de Wannemaker e non ho che da continuare nella linea che con Ezio ( Ferin ) , Vinci ( Pottino) e gli atri concorriamo a determinare da anni. IWA ( www.internationalwindsurfing.com/ ) è una realtà straordinaria, posto che è un centro servizi agilissimo, di basso costo e senza scopo di lucro che amministra tutte le classi internazionali riconosciute del windsurf , ad eccezione dell’Olimpica, che pur non essendone organica, se ne avvale per molte prestazioni. Con un bilancio pubblicato di circa 200 mila euro, l’associazione IWA si occupa di moltissime cose e rappresenta un esempio virtuoso di ente che lavora per lo sport. Le attività principali dell’IWA, gli obiettivi principali dell’associazione sono di:
- mantenere i più alti standard tecnici possibili alle regate internazionali;
- costruire un’identità aziendale per lo sport in tutto il mondo;
- istituire politiche di sviluppo chiare;
- agire in modo da rafforzare i legami tra le classi;
- risolvere i conflitti di interesse;
- usare i surplus di reddito delle classi per creare un fondo di sviluppo
- istituire una notorietà per una gestione finanziaria prudente.
L’associazione fornisce giorno per giorno la gestione per i membri delle classi windsurf ISAF, su richiesta e di comune accordo. Il che include:
ricevere le iscrizioni elettroniche per i campionati di classe; la preparazione di un calendario unificato; caricare e pubblicare regolamenti di classe, regole per i campionati, e altre importanti informazioni per le classi; trasmettere una newsletter elettronica mensile; mantenere i siti web di ogni singola classe e un sito comune come piattaforma informativa e per le notizie centrali.
Nel corso del 2013, l’associazione ha assistito le classi per organizzare, in collaborazione con gli organizzatori locali e con l’approvazione degli organizzatori dei circuiti, i seguenti eventi:
ISWC, Speed European Tour; IFCA Slalom World Championships – Sylt, Germania; IFCA Junior, Youth, Masters Slalom World Championships – Alacati, Turchia; IFCA Slalom Grand Prix Championships – Liepaja, Lettonia; IFCA Junior & Youth Freestyle World Championship – Marsiglia, Francia; IFCA Slalom & Wave South Americans – Pacasamayo, Perù; IFCA Junior & Youth European Freestyle Championships – Premantura, Croazia; IFCA European Freestyle Championships; EPFT Tour; IFWC Youth & Masters World Championship – Lake Neusiedler See, Austria; IFWC Youth & Masters European Championship – Terceira, Portogallo; IFWC World Championship – Viganj, Croazia; IFWC European Championship – Liepaja, Lettonia; IFWC Asian Championship – Singapore; IFWC North American Championships – Miami, USA; IFWC Oceanic Championship – Hawks Nest, Australia; IFWC South American Championship – Buenos Aires, Argentina; Formula Windsurfing European Cup; Formula Experience World Championships – Araruama, Brasile; Formula Experience South American Championships – Buenos Aires, Argentina; Raceboard Youth & Masters World Championships – Monfalcone, Italia; Raceboard South American Championships – Cordoba, Argentina; Raceboard World Championship – Pavlov, Repubblica Ceca; Raceboard Oceanic Championships – Hawks Nest, Australia; Raceboard African Championships – Hammamet, Tunisia; Techno 293 World Championship – Sopot, Polonia; Techno 293 European Championships – Eilat, Israele; Techno Asian Championships – Stanley Beach, Hong Kong; Techno South American Championships – Cordoba, Argentina; Techno North American Championships – Calema, USA; Techno Oceanic Championships – Hawks Nest, Australia; Techno African Championships, Hammamet, Tunisia; IMCO Asian Championships – Stanley Beach, Hong Kong; RS:One Asian Championships – Singapore; RS:One European Championships – Brest, Francia; RS:One World Championships – Istanbul, Turchia.
Mi preme sottolineare come ciascuna classe fondante IWA abbia una assoluta autonomia di gestione del proprio calendario e delle proprie risorse e si avvalga di IWA solo per fare politica comune ed economie di scala. Non vi è chi decide per tutti. Ciascuna classe decide per se’ ma insieme si lavora per uno scopo comune.
Ringrazio RIWMAG e saluto tutti quanti amano e praticano il nostro sport.
interview: www.RIWmag.com
photo: courtesy Francesco Zarbo