“Prove in acqua dei materiali” : gli ostacoli precedenti
Da qualche anno alla redazione di RIWmag sarebbe piaciuto poter provare dei materiali da windsurf.
Diversi aspetti avevano frenato finora questo progetto:
- difficoltà nella ricezione e nello stoccaggio del materiale,
- la creazione di una squadra di riders interessati e affidabili a provare il materiale,
- la logistica delle prove in acqua coordinata con gli altri riders,
- la distorsione del significato di “test” che negli anni e’ diventata predominante nell’ambiente windsurfistico italiano.
La distorsione del significato di “test”
Ci è naturale confrontare il lavoro delle riviste Wind, PlancheMag e WindsurfJournal con quello svolto dalle testate e dai blog italiani.
- Per le riviste francesi “testare” è un lavoro che dura tutto l’anno.
- Alcuni dei loro testers non hanno attrezzatura propria e navigano tutto l’anno con materiale da testare.
In Italia
nella grande maggioranza dei casi abbiamo:
- promoters che recensiscono il proprio materiale,
- il report di clienti di livello amatoriale,
- feedback pubblicati enunciando solo aspetti positivi senza mai esporre eventuali critiche costruttive.
- Le testate e i blogs ufficiali devono soddisfare un certo livello di standard richiesto dai Brands, giustamente. Lo stesso livello non è invece richiesto a blogs di importanza marginale, creando uno spostamento dell’attenzione del pubblico verso contenuti più “piccanti” e “polemici” .
- Gli eventuali aspetti negativi esposti da blogs di importanza marginale possono venire mal spiegati e/o mal interpretati dal pubblico e dai Brands che si ritrovano di conseguenza danneggiati.
- Al giorno d’oggi non ci sono più prodotti “fregatura” come alcuni casi negli anni ’80 o ’90, ma questo appiattimento dei resoconti dei materiali rende molto difficile al pubblico trovare il prodotto che più gli si addice.
RIWmag: niente scandali da paparazzi
Come sempre fatto finora, RIWmag dichiara ancora oggi la sua ferma volontà a NON inseguire contenuti scandalistici o da paparazzi. Ci piacerebbe poter affrontare serenamente e secondo coscienza la problematica delle “prove in acqua dei materiali” con un atteggiamento di critica costruttiva che possa guidare meglio i lettori verso le offerte dei Brands inserzionisti e nel rispetto del lavoro dei Brands stessi.
Boma in alluminio 140 – 190 o 150 – 200 cm
Un Inserzionista di RIWmag ci ha proposto di farci provare uno dei suo boma in alluminio nella misura 140 – 190 cm.
Nonostante abbiamo condiviso tutte queste nostre perplessità, la sua risposta è rimasta positiva e di grande interesse.
“Prove in acqua dei materiali” : il progetto attuale
- un team di 3 riders guidati da uno spirito critico onesto e supportato da diversi anni di esperienza,
- ci piacerebbe poter citare per ogni prodotto anche eventuali punti migliorabili (critica costruttiva),
- una volta redatta, la sintesi del singolo prodotto viene condivisa con il Brand: le sintesi non accettate non vengono pubblicate.
- Il pubblico non saprà quali sono le sintesi non pubblicate ma sarà a conoscenza delle regole del progetto e quindi saprà che le sintesi pubblicate sono “onestamente” affidabili, creando il valore aggiunto ricercato.
Il team di 3 riders
- Orion Azzis, 33 anni di windsurf, qualche esperienza nelle regate raceboard, predilige le onde da 1m a 1,50m con vento medio su spots sicuri (= nessun rischio di rottura dell’attrezzatura), uno dei migliori waveriders di Cannes.
- Remi Hardy, 34 anni di windsurf, predilige le onde da 1m50 e un vento sui 25-30 nodi, “idealmente acque blu, calde e senza squali 🙂 “, uno dei riders piu’ assidui di Cannes.
- Ezio Papalia, windsurfista da 37 anni, ex regatante a livello nazionale nella classe Mistral, predilige le onde liguri e del Sud della Francia con venti dai 25 nodi in su.
Partecipazione
A questo progetto, relativamente alle prove di boma in alluminio nella misura 140 – 190 cm, hanno aderito ZZSurf con Unfiber e Neil Pryde.
Episodi successivi:
“PROVE IN ACQUA” DEI BOMA: ALLUMINIO VS CARBONIO
www.riwmag.com/prove-in-acqua-dei-boma-alluminio-vs-carbonio
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“PROVE IN ACQUA” DEI BOMA: UNIFIBER ALUMINIUM HD
www.riwmag.com/prove-in-acqua-dei-boma-unifiber-aluminium-hd
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“PROVE IN ACQUA” DEI BOMA: NEILPRYDE XF FORGED ALU
www.riwmag.com/prove-in-acqua-dei-boma-neilpryde-xf-forged-alu
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text: www.RIWmag.com
photo: www.RIWmag.com, Gino Tumbarello, courtesy Neil Pryde, courtesy Unifiber