Al Windsurf Grand Slam 2015 di Coluccia e’ stato il primo classificato come Freestyle Juniores e ha vinto anche il premio fair play voluto da Palau Sport Adventure. Quarto a livello italiano per la stagione 2015 durante l’ultima finale di tow-in si e’ aggiudicato il primo tentativo assoluto al mondo di traino con la bugna avanti. RIWmag ha intervistato Nicolò Tagliafico (Tabou, GA Sails, LSD).
RIW: Buongiorno Nicolo’. Com’e’ andato quest’anno scolastico?
Nicolo’ Tagliafico: A scuola finora non ho mai avuto grandi difficoltà, lo scorso inverno in modo particolare mi sono concentrato tanto sullo studio perché ho avuto un problema di salute che mi ha tenuto fuori dall’acqua per oltre tre mesi. Quest’anno ho frequentato la seconda liceo scientifico, indirizzo scienze applicate. E’ un po’ impegnativo ma mi trovo bene.
RIW: Quali sono i tuoi obiettivi di quest’anno?
N.T.: Innanzitutto devo confessare di essere molto soddisfatto del risultato finora ottenuto. Il quarto posto a livello nazionale é lusinghiero, considerando il livello raggiunto dal freestyle italiano. Purtroppo le gare sono veramente poche, anche a livello internazionale, soprattutto per i giovani. Per il prossimo anno vorrei provare l’esperienza di partecipare al PWA, ma tutto dipende dal livello che ne frattempo avrò raggiunto, vorrei presentarmi nelle migliori condizioni in modo da poter sperare di passare qualche heat.
RIW: Il freestyle internazionale sta raggiungendo livelli sempre piu’ alti. Al tempo stesso ci sono sempre piu’ atleti italiani che partecipano al PWA. Cosa bisogna fare per eccellere in un ambiente competitivo cosi’ sempre piu’ “estremo”?
N.T.: Gli atleti stanno diventando sempre più forti. Quando penso che ormai non si potrà più inventare nulla, ecco che i top rider presentano nuove manovre, con varie combinazioni al limite dell’impossibile. Un aiuto per cercare di stare al passo lo offre sicuramente la rete, ma il vero segreto è avere dei rider più forti accanto che ti stimolano e dai quali riesci a capire i tuoi sbagli.
RIW: Abiti ad Antioco, hai Gigi Madeddu come mentore, sei bravo in freestyle, hai un papa’ che ti sostiene nella tua passione. Cosa farai da grande?
N.T.: Di certo in questi pochi anni di competizioni ho imparato che il windsurf è uno sport molto caro ma per niente ricco. Per il futuro penso che continuerò a studiare, ma ancora è presto, c’é tempo per pensarci.
interview: www.RIWmag.com
photo: www.RIWmag.com, Paolo Montanari / WGS