UNA RETROSPETTIVA DEL PWA-IWT FIJI SURF PRO CON IL TEAM SEVERNE
Cavalcare Cloudbreak è una sfida multidimensionale. Dal punto di vista logistico, bisogna affrontare la sfida con l’attrezzatura in acqua o sul retro di una barca.
Tecnicamente, si deve essere al top nel leggere i set che hanno colpito Cloudbreak e venire a patti con la sua politica “one strike” se si spinge i propri confini in modo impreparato.
Emotivamente, si deve mettere alla prova la propria pazienza, mantenere la calma e sapere quando è arrivato il proprio momento per brillare.
Questa è una sfida.
GUARDANDO INDIETRO CON BJORN DUNKERBECK
* LA TERZA VOLTA IN GARA NELLE FIJI – COME È STATA QUESTA VOLTA RISPETTO ALLE DUE VOLTE PRECEDENTI?
B.D.: Nel 1997 il contest si è svolto sull’isola di Namotu, abbiamo avuto grandi onde e buon vento. Siamo stati tutti a Plantation Island, a 25 minuti di distanza. Questi ultimi 2 eventi sono stati a Cloudbreak e abbiamo avuto grandi onde potenti. Nel 2022 e quest’anno siamo stati sull’isola principale, questo è stato un buon modo per vedere anche meglio le vere Fiji. Grande promozione per il windsurf!
* LE FIJI SONO CAMBIATE MOLTO RISPETTO ALLA PRIMA VOLTA CHE SEI VENUTO QUI?
B.D.: Le Fiji hanno molti nuovi resort e un nuovo porto a Nandi. Si puo’ notare che le Fiji stanno imparando dai bei posti nel mondo per migliorare lentamente la loro infrastruttura.
APPROFONDIMENTI SULL’EVENTO CON FEDERICO MORISIO
* QUESTO EVENTO NON È IL TUO SETUP “ON THE BEACH”. COME TI TROVI AD ARMARE SU UNA BARCA? RENDE PIÙ DIFFICILE SCEGLIERE LA MISURA GIUSTA?
F.M.: L’attrezzatura su una barca non è sicuramente facile, ma ho già avuto l’esperienza dell’anno scorso quindi sto migliorando. Scegliere l’attrezzatura giusta a Cloudbreak non è stato facile, ma nel complesso ho sempre preparato le mie tavole piccole e grandi con Severne S-1 Pro 4.6 e Severne S-1 4.8, che sono le mie macchine per il vento leggero! Mi piace usare anche la Severne S-1 5.2, ma sull’onda diventa semplicemente troppo ventoso a causa di come funziona quell’onda, quindi niente 5.2 per me.
* QUAL È STATO IL MOMENTO PIÙ MEMORABILE DELL’EVENTO?
F.M.: Sicuramente il momento più memorabile è stato dopo la mia prima manche. Tornando alla barca e vedendo tutti i riders che mi mostravano il “pollice in su” con le mani, cercando di dirmi che avevo vinto la manche contro Marcilio Browne e Marc Paré. È stato epico e l’ho perso emotivamente per un secondo! Ahah
SCOPRIRE LE CONDIZIONI CON LIAM DUNKERBECK
* LE CONDIZIONI QUEST’ANNO SONO STATE OVVIAMENTE MIGLIORI DELL’ANNO SCORSO. CON UN MIX DI SET GRANDI E VENTO LEGGERO, È STATA UNA SFIDA DIVERSA?
L.D.: Sì, quest’anno abbiamo avuto condizioni davvero epiche, le onde erano grandi e il vento leggero, quindi avevo la mia attrezzatura più grande. Ma andava comunque bene perché nell’onda avevi abbastanza potenza e io ero in grado di cavalcare. La perfezione di questa onda si sente davvero bene ed è incredibile!
* RIESCI A SENTIRE LE PERSONE CHE URLANO E APPLAUDONO PER TE MENTRE CAVALCHI UN’ONDA
L.D.: Puoi sicuramente sentire qualcosa, ma è un posto in cui devi essere davvero concentrato. Perché il vento è davvero leggero nell’inside dove finisci la tua onda e ovviamente non vuoi avere l’onda dietro sulla tua testa. Quindi è un mix di concentrazione e rischiare nei momenti giusti.
source: Severne
photo: Fish Bowl Diaries