RIWmag ha intervistato Luca Donegana, windsurfista da ormai quattordici anni, padre, marito e Segretario del Windsurf Club Valmadrera.
Un’occasione per riflettere sulla situazione della tavola a vela sul lago di Como e sul lavoro svolto in otto anni di presenza del WCV.
RIW: Ciao Luca Donegana, presentati ai lettori di RIWmag.com: come e quando hai iniziato a fare windsurf e qual e’ il tuo ruolo all’interno del WCV?
Luca Donegana: Anzitutto Ciao a tutti i lettori di RIWmag.com.
Il mio incontro con il windsurf (provengo dallo sci alpino che tutt’ora pratico a livello agonistico) è avvenuto purtroppo un po’ tardi, a 26 anni. E’ stato tuttavia amore a prima vista e ormai lo pratico (ma forse questo verbo non si addice al nostro sport che ti assorbe in maniera totalizzante) da quattordici anni nei quali molti aspetti della mia vita si sono modificati proprio per cercare di assecondare questa passione, che è condivisa anche da mia moglie (ma non pensate che sia fortunato … con due bambini piccoli per uscire dobbiamo fare i turni!!! 🙂 ). Non per particolari abilità sportive ma “a causa” della mia professione (sono Notaio) mi ritrovo ad essere il segretario del WCV a.s.d. di cui il presidente e punto di riferimento è un certo signor “Gigì le Carrò” che, vi assicuro, ha fatto (insieme a tutti i consiglieri che prestano il loro tempo e la loro opera gratuitamente e di maniera disinteressata) tantissimo in questi otto anni per il nostro sport a livello locale e che ho avuto modo di apprezzare anche fuori dall’acqua per le sue qualità di incredibile lavoratore.
RIW: Quando come e perchè è nato il WCV? Puoi raccontare brevemente la storia di questa associazione?
L.D.: La presenza dei primi windsurfisti in questa zona del lago va fatta risalire ai primi anni ottanta del secolo scorso ma il Windsurf Club Valmadrera a.s.d.(associazione sportiva dilettantistica senza scopo di lucro www.wcv.it) è stato costituita nel 2006, inizialmente per risolvere il problema dei parcheggi in zona Parè di Valmadrera e i rapporti tra i windsurfisti e i residenti.
Il WCV ha cercato quindi da subito di inserirsi nel tessuto di Valmadrera ( è membro attivo della consulta dello sport del comune) e della nostra provincia colloquiando continuamente con le varie amministrazioni (Comune, Provincia, Consorzio dei Laghi, navigazione, Coni, Politecnico … ), in modo tale da far si’ che i windsurfisti non venissero più visti come dei ” cani sciolti”.
Il Windsurf Club Valmadrera ha però soprattutto per vocazione e per finalità lo sviluppo e la diffusione del windsurf mediante la promozione di ogni forma di attività agonistica o ricreativa idonea a promuovere la conoscenza e la pratica dello stesso, compresa anche l’attività didattica a favore dei giovani.
Il WCV è inoltre attivo nella tutela degli interessi dei windsurfisti sul nostro lago.
Nonostante la “recente” costituzione, alla fine di quest’anno compirà comunque otto anni ed è l’unico club di windsurf, non legato o parallelo a scuole, presente sul nostro lago (nonchè uno dei pochi in circolazione) ed è assolutamente slegato, ci tengo a ribadirlo, da qualsiasi realtà commerciale.
Il WCV è affiliato alla UISP e al CONI e in questi primi otto anni ha raggiunto la media di circa 300 tesserati all’anno.
Il WCV è punto di riferimento per tutti gli appassionati che praticano il windsurf sul nostro lago anche grazie al sito, alla stazione anemometrica ed alle webcam installata direttamente sugli spot principali del nostro laghetto (tutti servizi erogati gratuitamente), il WCV è l’ideale interlocutore per chi voglia avvicinarsi a questo sport o per chi, provenendo da altre realtà geografiche, voglia continuare a praticare il windsurf.
Sul sito del WCV ( www.wcv.it – che ha abbondantemente superato i 20 Milioni di contatti – ) è attivo anche un forum di discussione e una bacheca di messaggi istantanei. Gli utenti abituali sono sempre prodighi di consigli per chi abbia bisogno di informazioni.
RIW: Da molti anni siete una realtà sul Lario: quali sono state le maggiori soddisfazioni e quali sono i prossimi obiettivi?
L.D.: Anzitutto senza dubbio la concessione demaniale per accesso all’acqua della storica “spiaggetta” (che è prontamente stata oggetto di lavori di manutenzione per rendere più agevole e sicuro l’ingresso in acqua) di fronte al ristorante hotel Bellavista sempre a Parè di Valmadrera (ottenuta dopo mille difficoltà e vicissitudini) ma che è davvero fondamentale perchè significa che il windsurf continuerà ad esistere a Parè per almeno altri venti anni.
Le altre soddisfazioni sono derivate dalle annuali attività istituzionali svolte in favore dei ragazzi come la partecipazione alle giornate finali dei giochi sportivi studenteschi della provincia di Lecco, quella alle giornate nazionali del CONI dello sport per i bambini, quella alle notti bianche e al mese dello sport del Comune di Valmadrera, tutte occasioni nelle quali il WCV è stato presente ed ha attirato l’interesse dei più piccoli verso il windsurf. Mi permetto inoltre di ricordare l’accordo di collaborazione con il CUS del Politecnico di Milano polo di Lecco in qualità di sostenitori fin dalla sua nascita del progetto “Polo sportivo”. Da ultimo ma non per ultimo ricordo i vari momenti aggregativi sociali come le annuali feste, fra le quali senza dubbio la più riuscita è stata quella organizzata sul “pratone” di Parè.
RIW: Surfando nei vari spot del Lago di Como si notano pochissimi ragazzini in acqua: cosa si potrebbe fare per aumentare il loro coinvolgimento? Il WCV ha in programma qualcosa in questa direzione?
L.D.: Dalle risposte alle domande precedenti è chiaro che la diffusione e la promozione del windsurf tra i ragazzini, al fine di creare un “movimento”, è uno dei nostri obiettivi primari. Oltre alle attività già citate mi fa piacere ricordare che nel 2013 insieme alla consulta dello sport del Comune abbiamo portato nelle scuole di Valmadrera un filmato contenente anche parti di video riguardanti il windsurf. Inutile dire che l’iniziativa ha riscosso un enorme successo e che il windsurf è stato uno degli sport che ha destato maggiormente l’interesse dei bambini (delle scuole elementari e medie … si dice ancora così?). Vi sono tuttavia delle difficoltà che stiamo cercando di superare per avvicinare concretamente al windsurf i ragazzi della nostra zone. Anzitutto la tradizione sportiva della nostra zona che è prevalentemente legata alla montagna e solo di recente ci si inizia ad accorgere che abbiamo anche uno splendido lago, anche perchè, come sappiamo, Lecco e dintorni erano “la patria del tondino” e non è facile creare in poco tempo una vocazione turistica della zona. In secondo luogo ci manca ancora, ma lavoreremo anche per questo, una ” base nautica” permanente dotata dei servizi minimi necessari per svolgere dei corsi per i bambini. Corsi ovviamente senza scopo di lucro, non lo ricorderò mai abbastanza, perchè la nostra è una a.s.d..
RIW: Da diversi anni non c’è una gara Freestyle sul Lario (anche a causa della crisi economica generale): secondo te a quando la prossima competizione e cosa si potrebbe fare per realizzarla?
L.D.: I problemi fondamentali sono sostanzialmente due. Anzitutto quello logistico, per il quale come scritto sopra il WCV si è attivato per trovare soluzioni, ne ha trovate e continuerà con tenacia a percorrere la strada intrapresa alla ricerca di nuovi sbocchi. In secondo luogo quello legato alla necessità di trovare sponsor e persone che collaborino attivamente all’organizzazione dell’evento … per esempio tu Marco che sei anche del “giro” che ne pensi di darci una mano?!? Saresti la persona giusta al posto giusto! Ti aspettiamo e non accettiamo un no come risposta!!!
RIW: Il WCV e’ un’associazione sportiva: cosa bisogna fare per iscriversi e quali sono i vantaggi di questa iscrizione?
L.D.: Per iscriversi è sufficiente richiedere la tessera che può anche essere acquistata e pagata on line tramite pay pal sul nostro sito. Il vantaggio, consentitemelo, non è tanto quello delle singole convenzioni che comunque ci sono, ma quello di poter contribuire con il proprio apporto anzitutto a consentirci di continuare ad offrire il servizio di webcam e anemometri che forniamo attraverso il nostro sito, ma soprattutto quello di contribuire a diffondere il windsurf e a permetterci di tutelare gli interessi dei windsurfisti del nostro lago.
Permettetemi una riflessione finale.
Penso in tutta onestà e senza timore di smentita che ad oggi, nessun gruppo, goliardico o non goliardico, virtuale o non virtuale, nessuna associazione senza scopo di lucro, legati al windsurf sul nostro lago, possa sostenere di aver contribuito alla causa del nostro sport quanto il Windsurf Club Valmadrera, perciò:
CONTINUATE A SOSTENERE LA NOSTRA CAUSA ED ASSOCIATEVI!!!
NO WIND NO FUTURE
interview: Marco Livraghi 4 www.RIWmag.com
photo: courtesy Luca Donegana, Matteo Romeo