ENGLISH VERSION FOLLOWS
E.P. , responsabile di RIWmag, purtroppo annuncia la chiusura di RIWmag.
“Per me è una decisione molto dolorosa e vi scrivo con il cuore in mano, ma allo stesso tempo credo che oggi questa sia la scelta giusta: dall’arrivo del Covid in poi, è diventato sempre più difficile per me gestire RIWmag + un lavoro a tempo pieno per mantenere me e la mia famiglia + una vita equilibrata.
Nel mercato dei media del windsurf i budget e le risorse disponibili sono sempre meno e non posso continuare a sacrificarmi, sacrificando la mia vita e le persone intorno a me, per compensare le carenze esterne, specialmente considerando la quantità di sforzi, tempo e competenze necessari rispetto ai budget disponibili.
Non sto abbandonando il windsurf, non ho rimpianti e non ho lamentele: sono assolutamente felice e orgoglioso per l’incredibile esperienza che ho avuto in tutti questi anni e per questo incredibile viaggio!
Dopo 18 anni di servizio come giornalista nel mondo del windsurf (tra Windsurf Italia e RIWmag) e’ stato un onore incontrare e lavorare con persone e marchi che rappresentano i migliori riferimenti nel mondo del windsurf e che avranno sempre la mia ammirazione e la mia gratitudine per la fiducia e la collaborazione che abbiamo condiviso!
Quando ero bambino, il windsurf era quel tipo di magia che mi permetteva di dipingere i miei sogni.
Quando sono diventato adulto, il windsurf era quel tipo di magia che mi ha permesso di realizzare almeno in parte quei sogni.
Sapevo di non poter diventare ricco con il windsurf, ma ero comunque in grado di immaginarmi come una sorta di “artista” umile che faceva un altro lavoro per mantenere e sviluppare la sua “arte”, la sua “eccellenza”.
Facendo questo ho potuto sviluppare un me stesso migliore, agendo meglio anche come essere umano al di fuori del windsurf.
Dall’arrivo del Covid in poi, questo “circolo virtuoso” si è interrotto sempre più e non sono riuscito a trovare un modo per ripararlo e ristabilirlo.
Il denaro è un fattore sul piatto della bilancia, ma sicuramente non l’unico, non è il mio dio.
Il denaro avrebbe solo aiutato a soffrire di meno, a sacrificarsi di meno e a rimanere più a livello creativo.
RIWmag era IL MIO SOGNO “diventato realtà” e continuerò comunque ad amare il nostro sport e a cavalcare il vento e le onde su una tavola a vela, perché per me non c’è nulla di più bello di questo.
Forse in futuro ci saranno altre opportunità per me nel mercato del windsurf, non c’è un programma adesso, ma semplicemente non posso continuare con questo ruolo in queste condizioni e devo cercare un migliore equilibrio nella vita sperando che non sia ancora troppo tardi.
Ho vissuto per anni contando i minuti trascorsi sull’acqua e sulla spiaggia per essere più efficace sul mio laptop, poiché c’erano sempre cose da fare 18 ore su 24, 7 giorni su 7, per 330 giorni all’anno.
Da una parte ora ho davvero bisogno di una vita più equilibrata per me e per le persone vicino a me, dall’altra parte ho davvero bisogno di apprezzare il fare parte della comunità, della famiglia e dello spirito del windsurf, il che significa (quando possibile) di prendere la libertà e il piacere di stare sull’acqua e sulla spiaggia senza contare i minuti.
Una parte del dolore e della frustrazione nel dover chiudere questo capitolo sta proprio nel non riuscire a continuare questa missione nei confronti di coloro che hanno sempre fatto del loro meglio per sostenerla. Purtroppo ho raggiunto un disequilibrio troppo significativo per poter mantenere un tale impegno all’altezza delle mie aspettative e per poter fornire un servizio di qualità che possa fare la differenza.
Avrei potuto continuare con una sorta di falsa soluzione “copia e incolla”, ma questo non mi avrebbe reso felice né orgoglioso.
Purtroppo il mercato è attualmente quello che è, è fuori dal mio controllo, non avrei potuto fare più di così, e nonostante il dolore profondo, la mia è una decisione di leale rispetto per lo sport e per la comunità.
Le parole ricevute dai marchi sostenitori (Duotone, Equipe Trading (Loft Sails, Unifiber, Exocet), Neil Pryde + JP Australia, Patrik Windsurfing, Severne) sono come un abbraccio caloroso e mi fanno credere che, nonostante tutte quelle difficoltà, il mio viaggio ne sia valso decisamente la pena e la mia presenza abbia potuto lasciare qualche segno positivo.
Se in futuro il windsurf potesse diventare professionale all’interno di una vita equilibrata, sarò molto felice e onorato di valutarlo di nuovo.
Per aver reso tutto questo possibile voglio ringraziare tutti i miei collaboratori RIWmag passati e presenti citando in particolare il mio socio Cesare e il mio webmaster Stefano.
Una citazione doverosa va anche a Marco che, pur non collaborando piu’, continuava a sostituirmi puntualmente permettendomi di seguire le gare sportive di mia figlia.
Per tutti i loro contributi tecnici e umani voglio ringraziare tutti gli atleti, tutti i responsabili aziendali e tutti gli addetti ai lavori che hanno interagito con me in tutti questi anni.
Rinnovo il ringraziamento nei confronti dei marchi sostenitori (Duotone, Equipe Trading (Loft Sails, Unifiber, Exocet), Neil Pryde + JP Australia, Patrik Windsurfing, Severne) per aver compreso, rispettato e accompagnato questa difficile conclusione.
Voglio ringraziare tutti coloro che durante questi anni mi hanno offerto le loro amichevoli consulenze quando ho dovuto risolvere le questioni piu’ complicate e delicate.
Per le loro affettuose testimonianze e per la loro indispensabile presenza voglio ringraziare tutti i lettori che hanno accolto RIWmag nella loro quotidianita’, tutti quelli che mi si sono avvicinati virtualmente o realmente durante qualche evento, oppure incontrati per caso su qualche spiaggia.
Voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno accompagnato lungo questi primi 40 anni di windsurf e che hanno arricchito questo mio percorso con la loro presenza: qui la lista sarebbe davvero lunga e citarne solo pochi sarebbe ingiusto nei confronti degli altri, ma sono sicuro che leggendo queste righe tutte le persone coinvolte si riconosceranno, anche quelle che purtroppo non ci sono piu’.
Speriamo di incontrarci ancora su un’altra onda quando l’Oceano e il Vento ce lo offriranno di nuovo.
Concludo citando la legge della conservazione della massa di Antoine Laurent Lavoisier, la stessa che avevo citato 12 anni fa nel passare da Windsurf Italia a RIWmag: in natura nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”
ENGLISH VERSION
18 YEARS BETWEEN WINDSURF ITALIA AND RIWMAG: AN INCREDIBLE JOURNEY.
E.P. , the head of RIWmag, unfortunately announces the closure of RIWmag.
“For me it is a very painful decision and I’m writing you with my heart in my hands, but at the same time I believe that today this is the right choice:
from the arrival of the Covid on, it has become increasingly difficult for me to manage RIWmag + a full-time job to support myself and my family + maintaining a balanced life.
In the windsurfing media market the budgets and the available resources are less and less and I cannot continue sacrificing myself, my life and the people around me, for compensating external shortcomings, specially when counting the amount of required efforts, time and skills versus the available budgets.
I’m not leaving windsurfing, I have no regrets and no complaints: I’m absolutely happy and proud for the incredible experience I had over all these years and for this amazing journey!
After 18 years of service as a journalist in the windsurfing world (between Windsurf Italia and RIWmag) it was an honor to meet and to work with people and with brands who represented the best references in the windsurfing world, they will always have my admiration and my gratitude for the trust and collaboration we shared!
When I was a kid windsurfing was that kind of magic which allowed me to paint my dreams.
When I got adult windsurfing was that kind of magic which allowed me to realize at least partially those dreams.
I knew I could not become rich by windsurfing but I was still able to imagine myself as a kind of humble “artist” making another job in order to maintain and develop his own “art”, his own “excellence”.
By doing this I could develop a better myself, acting better also as human being outside windsurfing.
From the arrival of Covid on, this “virtuous circle” got broken more and more and I could not find a way to repair it and to re-establish it.
Money is a factor on the balance, but definitely not the only one, it is not my god.
Money would have just helped me to suffer less, to sacrifice less, to remain more on the creative level.
RIWmag was MY DREAM “come true” and I will still continue to love our sport and to ride the wind and the waves by a sailboard, as for me there is nothing more beautiful than this.
Maybe in the future there will be other opportunities for me in the windsurf market, no plan right now, but simply I can not continue with this role under these conditions and I need to look for a better life balance hoping that it is not yet too late.
I lived for years counting the minutes spent on the water and on the beach in order to be more effective on my laptop as there were always things to do 18h/7d for 330 days a year.
On one side now I really need a more balanced life for me and for the people closely around me, on the other side I really need to enjoy being part of the windsurfing community, family and spirit, which means (when possible) to take the freedom and the pleasure of being on the water and on the beach without counting the minutes.
A part of pain and frustration in having to close this chapter lies precisely in not being able to continue this mission towards those who have always done their best to support it.
Unfortunately I have reached a too significant imbalance to be able to maintain such a commitment up to my expectations of being able to provide a quality service that could make a difference.
I could have continued with some kind of fake “copy and paste” solution but this would not have done me happy nor proud.
Unfortunately the market is actually what it is, it is out of my control, I could not do more than this, and despite the deep pain mine is a decision of loyal respect to the sport and to the community.
The words I received from the supporting brands (Duotone, Equipe Trading (Loft Sails, Unifiber, Exocet), Neil Pryde + JP Australia, Patrik Windsurfing, Severne) feel like a warm hug and make me believing that, despite all those odds, my journey was definitely worth and my presence could leave some positive sign.
If in a future windsurfing could become professional within a balanced life then I will be very happy and honored to evaluate it again.
To make all this possible, I want to thank all my past and present collaborators at RIWmag, especially mentioning my partner Cesare and my webmaster Stefano.
A special mention also goes to Marco who, although no longer collaborating, continued to promptly replace me, allowing me to follow my daughter’s sports competitions.
For all their technical and human contributions, I want to thank all the athletes, all the company managers, and all the professionals who have interacted with me over all these years.
I renew my thanks to the supporting brands (Duotone, Equipe Trading – Loft Sails, Unifiber, Exocet, Neil Pryde + JP Australia, Patrik Windsurfing, Severne) for understanding, respecting, and accompanying this difficult conclusion.
I want to thank all those who during these years offered me their friendly consultancy when I had to solve the most complicated and delicate issues.
For their affectionate testimonies and their indispensable presence, I want to thank all the readers who welcomed RIWmag into their daily lives, all those who approached me virtually or in person during some event, or met by chance on some beach.
I want to thank all the people who accompanied me along these first 40 years of windsurfing and who enriched this path with their presence: here the list would be really long and mentioning only a few would be unfair to the others, but I am sure that reading these lines all the people involved will recognize themselves, even those who unfortunately are no longer with us.
Hopefully, we’ll meet again on another wave when the Ocean and the Wind will offer it to us again.
I conclude by quoting Antoine Laurent Lavoisier’s law of conservation of mass, the same one I had mentioned 12 years ago when moving from Windsurf Italia to RIWmag: “in nature nothing is created, nothing is lost, everything is transformed.”
text, photo, video: www.RIWmag.com