A una settimana dalla “maledetta” bufala sulla gara inesistente sugli spot del Tolonese (www.riwmag.com/la-bufala-del-contest-alla-coudouliere-e-a-brutal-beach/), E.P., responsabile di RIWmag, ritorna su questa triste vicenda cercando di rivedere il tutto con maggiore distacco alla ricerca di un’analisi piu’ oggettiva e cercando di condividere qualche riflessione:
“non e’ mia abitudine scrivere in prima persona e occupare spazio su RIWmag, il mio obiettivo e’ creare un canale dove ad esprimersi siano lo sport e i suoi protagonisti, che siano loro dei pro riders o degli amatori.
Ma questo incidente e’ stato per me motivo di grande rincrescimento, tutto quanto segue non vuole in alcun modo fornire delle attenuanti al mio errore come ho gia’ ammesso ufficialmente e per il quale mi sono subito scusato pubblicamente.
Questa vicenda pero’ rischia di partire per delle tangenti di degenerazione comportamentale: ecco perche’ vorrei fare con voi le seguenti riflessioni.
L’autore della bufala, tolonese, non sapeva che io fossi responsabile di un sito italiano specializzato di windsurf. Il suo “scherzo” non aveva l’intenzione di avere una portata nazionale/internazionale, ma cio’ non toglie che la persona in questione si sia servita di un rapporto personale di fiducia e stima per poter ingannare il piu’ grande numero possibile di persone senza preoccuparsi delle eventuali conseguenze.
Nei giorni seguenti lo scandalo, l’autore della bufala e’ stato raggiunto dall’eco dei danni provocati e mi ha contattato tramite messaggio privato su facebook per fornire tre pagine di motivazioni che lo hanno spinto a questo “scherzo”, motivazioni legate al sovraffollamento dello spot della Coudouliere, mentre le sue “scuse” si sono limitate a due righe. Avrei sinceramente preferito delle scuse pubbliche, visto che io per il mio errore ho pubblicamente messo a repentaglio la mia credibilita’ e 4 anni di duro lavoro e totale dedizione senza sosta al progetto di RIWmag.
Qualche lettore italiano ha insinuato che io fossi complice di questa bufala: in questo periodo non posso andare in windsurf per via di una distorsione al ginocchio e quindi anche nella peggiore delle ipotesi non avrei avuto alcun interesse a riguardo, per non parlare del fatto che obiettivamente non ha alcun senso con uno “scherzo” cosi’ stupido mettere a repentaglio tutte le energie, i soldi e il tempo spesi in questo progetto!
Dopo qualche ora che ho pubblicato quella “maledetta” notizia, ho avuto il sospetto che fosse una bufala e ho chiesto conferma a chi me l’aveva passata, ma nessuna risposta. A quel punto non mi sono piu’ potuto fidare dei miei contatti francesi perche’ ho immaginato (a torto) che lo “scherzo” fosse stato realizzato da un gruppo di persone. Per cui ho cercato riscontro presso tutti i contatti italiani che potevano essere in zona ma purtroppo alcuni non erano piu’ partiti e altri erano irraggiungibili. Nel dubbio ho ritirato la news dal sito ma ormai il danno era stato fatto e diversi windsurfisti del nord ovest d’Italia con i loro veicoli gia’ carichi avevano rinunciato a partire. Purtroppo le risposte che cercavo sono arrivate solo domenica sera e appena ho potuto ho subito fornito le dovute spiegazioni e profonde sincere scuse. Mi dispiace ancora per i disguidi creati: la mia intenzione era quella di fornire un servizio e agevolare a tutti il weekend. Mai avrei voluto rovinarlo a chi mi ha concesso la fiducia di seguire RIWmag!
Quando l’eco della vicenda ha raggiunto la comunita’ dei windsurfisti tolonesi, alcuni degli altri locals della Coudouliere mi hanno contattato per esprimere la loro ferma e incondizionata condanna a questo “scherzo” di pessimo gusto sottolineando che tutto e’ partito da una sola persona che ha agito completamente isolata e che per questo e’ stata pesantemente “sgridata” perche’ ha creato un’immagine distorta e sbagliata della comunita’ locale dei windsurfisti. (cosi’ mi e’ stato riferito)
I problemi di sovraffollamento dello spot della Coudouliere esistono a causa di un parcheggio, una spiaggia ed un reef troppo piccoli per tutto il loro bacino di utenza. Lo “scherzo” della bufala e’ stato il peggior modo per affrontare questi problemi, soprattutto perche’, parole testuali dei locals che mi hanno contattato, “questi problemi non hanno nazionalita’, ma sono semplicemente una questione di buon senso, rispetto ed educazione!”
Secondo le loro testimonianze la situazione sta degenerando di volta in volta e coloro che lavorano al porto e abitano nei dintorni sopportano sempre meno la comunita’ dei windsurfisti tutta chiamando in continuazione la polizia che sta diventando sempre piu’ severa contro tutti i tipi di contravvenzione, per minimi che siano. Inoltre questa situazione di “disordine” e’ tutta acqua che va al mulino del sindaco locale che continua a spingere per progetti di cementificazione della spiaggia di Brutal Beach in una prima fase, e della spiaggia della Coudouliere in una fase successiva.
Questo brutto “scherzo” ha disgustato tutti noi, ha creato tensioni, frustrazioni, rabbia, e alla fine ha creato una situazione in cui tutti abbiamo reagito rispondendo a questa violenza con altra violenza, promettendo vendette e ripicche ai prossimi colpi di maestrale su questo spot.
E’ davvero questo il mondo che vogliamo? E’ davvvero questo cio’ che scegliamo di essere?
Dalla vita abbiamo ricevuto un dono prezioso, il nostro sport che noi tutti amiamo e che ci fa stare ogni volta meglio (vento permettendo e “scherzi” a parte). Come decidiamo di usare questo dono?
Per sfogare le nostre rabbie o per promuovere un ambiente sano e gioioso?
Certo il Mondo non e’ perfetto, ci saranno sempre i furbi e i maleducati, e non dobbiamo farci prevalere da loro … ma perche’ ridurci alla stessa negativita’ emotiva solo perche’ lo fanno gli altri? E’ davvero questo quello che vogliamo fare della nostra vita e del nostro bellissimo sport?
A questo punto non parlando piu’ nello specifico della Coudouliere, ma di tutti gli spot che frequentiamo, non vorremmo invece dei luoghi migliori in cui noi siamo responsabili della loro pulizia, di una condotta rispettosa e di buon senso che sia sul parcheggio, sulla spiaggia o tra le onde, in cui ognuno puo’ navigare divertendosi serenamente?
Qualche giorno fa l’unica cosa che desideravo era che questa brutta vicenda finisse al piu’ presto e ritirandola fuori oggi ho sinceramente paura di espormi di nuovo alle aggressioni e agli insulti che ho subito nei giorni scorsi … ma se dovessi morire oggi, preferirei farlo mentre ho tentato di promuovere la pace anziche’ la guerra.
Come comportarsi la prossima volta alla Coudouliere e su tutti i nostri spot? Non posso fare altro che lasciare la decisione alla coscienza di ciascuno di noi, ma invito tutti noi (me compreso), la prossima volta prima di partire per andare a fare windsurf, a porsi una singola semplice domanda: ma io chi scelgo di essere?
E.P.”
photo: Franck