Il 2018 è stato il suo anno migliore a livello internazionale. In Costa Brava è stato autore di una grande rimonta nel Double Elimination chiudendo al sesto posto. A Vieste, presso lo Spiaggia Lunga Village dal 30 maggio al 2 giugno, nella seconda tappa dell’European Freestyle Tour Mattia Fabrizi è uno dei rider più attesi. Bresciano, ancora giovane, è già un veterano del circuito. Lucido, calcolatore e molto costante in acqua, ha da sempre mostrato grande competitività contro ogni avversario.
Le prime impressioni sulla location?
È un posto bellissimo, è la prima volta che vengo. Abbiamo le case in spiaggia. La zona rider è organizzata in maniera perfetta.
In che forma arrivi a Vieste?
Sto bene. Spero nel vento forte, è la condizione in cui mi trovo meglio. Più è forte meglio è. Quando è forte come in Costa Brava posso andare bene, magari qualcuno fa più fatica. Sicuramente sono un po’ stanco. In Spagna nella heat contro Yarden Meier ci saranno stati 50 nodi. Dopo 4-5 heat ero a pezzi.
L’Efpt?
La prima gara Efpt l’ho fatta 14 anni fa. Spererei di averne qualcuna in più ed è un peccato che ne abbiano cancellata alcuna. È un circuito che mi piace. È una famiglia. Tom Hartmann è il race director da sempre, una persona molto seria. Lo conosco da tanti anni. È sempre bello rivedersi.
La squadra italiana?
Sicuramente rispetto al passato quando c’eravamo io, Pedrani e Spadea qualcosa è cambiato. Ora siamo di più e siamo tutti molto competitivi. Anche gli altri ora ci rispettano di più. Il livello si è alzato. Ci guardano con occhi diversi perché arriviamo nelle prime posizioni.
Chi ti ha impressionato di più in questa stagione?
A Bonaire ho visto Amado Vrieswijk imbattibile in quelle condizioni. Yentel Caers in Costa Brava è andato fortissimo. Jacopo Testa è forte. Giovanni Passani ha fatto un grande risultato a Bonaire. Ormai puoi vincere o perdere con tutti. Poi dipende anche dalle gare e dalle condizioni. Penso ad Antoine Albert che in Costa Brava si è dimostrato uno molto pericoloso. Adrien Bosson è un altro molto forte come tutti i francesi.
Chi temi di più a Vieste?
Temo tutti. Yentel Caers, Giovanni Passani, Jacopo Testa, Francesco Cappuzzo. Può andare bene o male e molto dipende dalla condizione. Io punto sempre a fare il massimo possibile. Se c’è qualcuno più bravo vince lui. Con poche gare non puoi sbagliare. Puoi essere nei primi dieci o fuori, basta un attimo. Devi essere molto concentrato in tutte le gare. Non è facile.
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UFFICIO STAMPA Simone Pierini
photo: Job Vermeulen/EFPT