English version follows
Siamo di nuovo alla fine dell’anno, momento in cui viene naturale fare un bilancio dei 12 mesi appena trascorsi.
Come nei 3 anni precedenti anche il 2016 e’ stato caratterizzato dal grosso impegno e dalla costante presenza di RIWmag che, anche grazie alla continuita’ del lavoro svolto in passato, ha visto crescere ancora attenzione e consensi attorno alla sua attivita’ online.
Dal suo inizio ad oggi RIWmag ha pubblicato oltre 4 100 articoli che hanno spaziato dalle tech news, dai reports degli eventi, dalla continua attualità alle interviste sia a livello nazionale che internazionale di tutte le discipline del windsurf. Più di 2 900 gallerie fotografiche ed oltre 20 000 foto hanno arricchito i nostri contenuti a proposito di tutti gli eventi nazionali e internazionali di tutte le discipline “funboard” e di classe (RSX e T293). Nel 2016 RIWmag ha presenziato all’indoor di Parigi, alla Defi Wind, al Windsurf Grand Slam e al WindFestival, oltre ad essere stato invitato alla presentazione dell’evento Garda Wind Garda che avra’ luogo nel 2017. Inoltre è stato media partner dei mondiali T293 (ottobre 2016) presso il Circolo Surf Torbole.
E.P. responsabile di RIWmag: “come sempre mi piace ricordare che RIWmag e’ un lavoro di squadra e mai finiro’ di ringraziare a sufficienza tutti coloro che ci seguono e che ci supportano: i lettori, gli atleti, i redattori e i collaboratori, i fotografi, i distributori, gli agenti, le aziende di settore e tutti gli inserzionisti (ZZSurf con Loft Sails, Unifiber e Attitude Sails, Simmer Style, Patrik, JP-Australia con NeilPryde e NP, Nikon, MaverX, Challenger Sails, Naish Windsurfing, GoPro e Radikal).
Per anni nella mia ricerca personale di approfondimento del mondo del windsurf mi sono posto due domande … la prima, che cosa avessero di così speciale i campioni del nostro amato sport, e la seconda che cosa accomunasse in fondo tutti i praticanti della tavola a vela che arrivano da esperienze di vita e situazioni culturali e sociali così diverse.
Esiste un elemento od un profilo che al di là della passione per il mare, per il vento e per la “glisse” possa caratterizzare e accomunare in qualche modo tutti noi?
E forse in questi ultimi giorni dell’anno, dopo più di 30 anni di pratica, penso di aver trovato una possibile risposta ad entrambe queste domande, una risposta che di sicuro non sarà in grado di diventare una regola capace di spiegare tutti i casi immaginabili e possibili, ma in cui spero molti di voi si possano ritrovare.
Secondo me i windsurfisti, campioni o praticanti di ogni livello che siano, sono delle persone che non sanno rinunciare al proprio cuore di bambino e ai propri sogni e che crescendo riescono a sviluppare queste proprie capacità e potenzialità proprio attorno al nostro sport grazie ad un’eccezionale resilienza, ed i campioni di questo sport spesso sono proprio coloro che riescono ad estremizzare il miglior compromesso tra il loro cuore da bambino e la loro resilienza.
Per questo (campioni e amatori) sono persone speciali, e per questo è difficile farli stare dentro delle regole, perché’ il cuore di un bambino è libero proprio nella sua più completa spontaneità e, perché’ no, ingenuità!
Caratteristiche difficili da ritrovare in altri ambienti, soprattutto quelli professionali e sociali, in cui molto spesso viene richiesto di assumere delle posizioni già assai catalogate, delle vere e proprie maschere per rispondere sempre meglio a delle esigenze che forse con il tempo diventano sempre meno umane …
Ma il windsurfista no, qualunque cosa faccia, dovunque sia, anche se lontano dal mare o dal vento e grazie alla sua resilienza, sotto il vestito indossa sempre idealmente la muta come fosse la tuta di Superman, una sorta di propria ricchezza e risorsa spirituale prima ancora che sportiva!
Come ci ha detto Robby Naish a Bercy, “il windsurf ti entra nel cuore, una volta che si diventa windsurfisti poi lo si resta per sempre, anche quando a volte nella vita può succedere che non si possa più uscire in mare!”
E allora tiriamoli fuori questo cuore da bambino e questa resilienza che la vita ci ha regalato e andiamone fieri, ma non solo quando ci sono le onde e il vento, ma anche nei nostri contesti quotidiani, familiari, personali, e nel limite del possibile perché’ no, anche professionali … perché’ stiamo vivendo in anni difficili e forse noi non riusciamo a cambiare per forza le cose brutte che ci circondano ma almeno possiamo provare a migliorarle o perlomeno possiamo provare a far vivere meglio noi stessi e le persone che ci circondano!
Concludo inviando i migliori auguri di Buone Feste non con un video windsurfistico ma con un breve cortometraggio animato dall’inconfondibile stile natalizio che spero guarderete tutto dall’inizio fino alla fine, e che questo Natale e il Nuovo Anno portino oltre al vento e alle onde anche piu’ forza, piu’ equilibrio e piu’ amore per tutti.”
PS: la redazione di RIWmag restera’ chiusa per vacanze dal 23 dicembre all’8 gennaio.
English version
We are at the end of the year, when it is natural to make a summary of the 12 months just passed.
As in the previous 3 years even 2016 was characterized by the strong commitment and the constant presence of RIWmag that, thanks to the continuity of the work done in the past, has increased attention and acclaim around its online activities.
From its beginning to today RIWmag has published over 4100 articles that have ranged from tech news, from the reports of the events, the daily news to interviews at both the national and international levels of all windsurfing disciplines. More than 2,900 photo galleries and more than 20,000 photos have enriched our contents about all national and international events of all “funboard” disciplines and classes (RSX and T293). In 2016 RIWmag attended the indoor event of Paris, the Defi Wind, the Italian Windsurfing Grand Slam and Italian Windfestival, as well as being invited to the presentation of the event Wind Garda Garda which will take place in 2017. It was also media partners for the T293 Worlds (October 2016) at the Circolo Surf Torbole.
E.P. responsible for RIWmag: “as always I like to remember that RIWmag is a team work result and I will never be able to thank sufficiently all those who follow and support us: readers, athletes, editors and collaborators, photographers, distributors, Companies from industry and all advertisers (ZZSurf with Loft Sails, Unifiber and Attitude Sails, Simmer Style, Patrik, JP-Australia with NeilPryde and NP, Nikon, MaverX, Challenger Sails, Naish Windsurfing, GoPro and Radikal).
For years in my personal research deepening about the windsurfing world I asked myself two questions … first, what do the champions of our beloved sport have to be so special? And second, what does unite down basically all windsurfers who come from life experiences and cultural and social situations so different?
Is there an element or a profile that beyond the passion for the sea, the wind and the “glisse” can characterize and unite in some way all of us?
And perhaps in these last days of the year, after more than 30 years of practice, I think I found a possible answer to both these questions, an answer that for sure can not become a rule which can explain all imaginable and possible cases, but in which I hope many of you may find themselves.
In my eyes windsurfers, champions or amateurs at all levels, are people who can not give up their child heart and their dreams, and growing they get developing these capacities and potentials exactly around our sport thanks to an exceptional resilience, and the champions of the sport often are those who manage to exaggerate the best compromise between their child heart and their resilience.
That’s why they (champions and amateurs) are special people, and that’s why it is hard to get them to stay inside the rules, because the heart of a child is free in its most complete spontaneity and, why not, ingenuity!
It’s difficult to find these features in other environments, especially the professional and social ones where very often it is required to assume some positions already very cataloged, real masks to respond more effectively to needs that maybe with time become less and less human …
But this does not work for windsurfers, whatever they do, wherever they are, even if far from the sea or the wind and thanks to their resilience, under the dress they always ideally wear the wetsuit like the Superman suit, a kind of own wealth and spiritual resource even before than a sport resource!
As Robby Naish said us at Bercy, “windsurfing enters your heart, once you become windsurfers then it stays forever, even if sometimes in life it can happen that we can not go out into the sea!”
So let’s get out this child heart and this resilience which life has given us and let’s be proud of them, but not only when there are waves and wind, but also in our everyday, family and personal contexts, and as far as possible, why not, also professional ones … because we are living in difficult years and maybe we can not really change the bad things that surround us but at least we can try to improve them, or at least we can try to offer a better life to ourselves and to the people around us!
I conclude by sending the best wishes for Happy Holidays with a video not about windsurfing but with a short cartoon unmistakable Christmas style that I hope you will watch from the beginning to the end, and I wish that this Christmas and New Year could bring more than the wind and the waves also more strength, more balance and more love for everybody.”
PS: RIWmag editorial office is going to be closed for holidays from December 23 to January 8.
text: www.RIWmag.com
photo: wishes by www.RIWmag.com, cover by the web
video: cineplexmovies