LA BERTUGELLI FAMILY E LE LORO ESPERIENZE NEL MONDO DELLE REGATE NAZIONALI
I Bertugelli, new entry del circuito agonistico AICW (acronimo: di Associazione Italiana Classi Windsurf), si sono subito messi in evidenza per le doti personali ed agonistiche di Papà Orlano e del giovanissimo Leonardo. Entrambi incalliti foiler, il primo si cimenta con successo in slalom foil (peraltro quest’anno ha primeggiato tra in grand-master grazie ad un passo gara da vero mattatore specialmente con il vento leggero) il secondo, con la sua tavola IQ youth (oggi vice campione italiano SL foil under 17) ha combattuto fino all’ultima prova dell’ultima regata per il titolo di campione nazionale under 17 poi agguantato del bravissimo Federico Calcaterra per una manciata di punti. Qui vorrei soffermarmi, non tanto sui risultati conseguiti in gara dalla coppia, quanto sul connubio padre figlio entrambi regatanti nella stessa manifestazione, circostanza che a mio avviso cambia il modo di interpretare non solo la quotidianità sportiva che spesso si condivide con il proprio figlio o genitore ma anche il rapporto personale che in questo caso porta ad una condivisione di emozioni, sensazioni ed impressioni che specialmente se abbinata ad un livello agonistico non troppo distante, si trasformano in consigli preziosi, scambio di opinioni e valutazioni che, oltra a giovare agonisticamente, finiscono per avvicinare sempre più la coppia a vantaggio di una complicità che raramente si riesce a raggiungere in altre occasioni. Insomma avere la fortuna di vivere e svolgere con la stessa passione del proprio figlio quanto quest’ultimo pratica a livello agonistico dovrebbe essere uno stimolo per gli adulti già fedeli accompagnatori dei propri figli e prendere come esempio papà Orlando.
Invero tanti meriti vanno anche al windsurf stesso! In quale altra disciplina sportiva un over 50 può competere ad armi (quasi) pari con un giovanissimo ? … pochissime di sicuro ! Il windsurf è certamente tra queste.
E’ su questa premessa che RIWMAG, sempre vicina anche al mondo AICW (che è l’unica associazione “windsurfistica” italiana riconosciuta dalla FIV) per il mio tramite, ha voluto dare la parola alla coppia Orlando Leonardo per sentire direttamente da loro che significa quanto forse non sono stato in grado di rendere a pieno. Dunque ascoltiamo o meglio leggiamo cosa ne pensano e come vivono loro questa esperienza.
Carlo Lignola 4 RIWmag: Avrete notato che nel circuito giovanile AICW ci sono tanti genitori che accompagnano i figli, spesso minorenni, alle regate; Tu Orlando e tu Leo siete gli unici, se non sbaglio, al momento a cimentarvi entrambi in regata nel corso della stessa manifestazione, la cosa è fantastica ma ha ancora poco seguito nonostante tanti papà e forse anche tante mamme siano abili windsurfisti, ecco, approfittate delle pagine di RIWMAG per condividere con i lettori/genitori la particolarità di una esperienza del genere provando a convincerli ad unirsi tutti assieme alle regate, come provereste a convincerli ?
Orlando Bertugelli: Non è facile convincere un genitore, anche se praticante del windsurf, a scendere in acqua col proprio figlio/a e partecipare ad una regata, è una cosa che ti deve venire da dentro.
Quando Leonardo mi ha detto: “Babbo voglio cominciare a fare regate” ho pensato che il mio ruolo di genitore “caddy” forse dovesse essere messo da parte, era arrivato il momento di mettermi in gioco anche io. Per me è stata un’opportunità e un sogno che avevo fin da bambino che si stava realizzando… ma la cosa più meravigliosa è che questo desiderio si è avverato accanto a mio figlio. Mi sento di dire da padre: “Provate anche voi quest’esperienza perché in acqua avviene qualcosa di straordinario, un mix tra complicità, aiuto reciproco, empatia, sostegno ed anche una sana competizione.
C.L.4RIW: Siete da pochi anni entrati nel circuito slalom foil dell’AICW, ma subito vi siete messi in luce mostrando sano agonismo unito ad una innata umiltà, cosa vi ha spinto verso le competizioni ma prima ancora come siete arrivati al windsurf ?
O.B.: Io, pratico windsurf dall’età di 16 anni; le mie uscite erano in Versilia, dove le condizioni di vento erano poco favorevoli alla pratica dello sport. In più non c’erano come oggi sistemi di previsioni di vento, spesso si rimaneva sulla riva ad attendere il vento che mai arrivava… ma la passione è rimasta sempre inalterata da allora.
Leonardo Bertugelli: io mi sono appassionato a questo sport trovandomi l’estate a Fiumaretta, dove mio babbo faceva le sue uscite in windsurf e anch’io ho voluto provare, su una tavola con la deriva ed una vela da 1mt! Da quella volta non ho più mollato. Giorno dopo giorno la mia passione è aumentata, spinto dal desiderio di andare sempre più veloce con il vento forte. Ho condiviso con mio babbo la curiosità di sperimentare il Foil e da lì è partito il nostro percorso verso il mondo delle regate.
C.L.4RIW: Come fate ad organizzare le vostre uscite/regate ? Leo ha la priorità nell’armare, entrare in acqua ecc. oppure ad un certo momento ognuno pensa a se’ ? Se la macchina è troppo piena di materiale chi dei due rinuncia a qualcosa lasciando quello che non entra a casa ?
O.B.: Da un po’ di tempo a questa parte ognuno di noi è autonomo nel montaggio del materiale, dopodiché ci confrontiamo sempre sulle varie regolazioni come fanno tutti i regatanti. Il problema dello spazio ormai è un lontano ricordo, in quanto abbiamo acquistato un mezzo adeguato a contenere tutto quello che serve per la regata; quando invece gli spostamenti avvenivano con l’auto Leonardo godeva di una certa priorità sull’attrezzatura da portare.
C.L.4RIW: Ricordo di un aneddoto legato al foil di Leo lasciato involontariamente a casa e scoperto solo una volta giunti al campo di regata, troppe cose a cui pensare oppure solo una dimenticanza che può succedere? Raccontateci esattamente come accadde e come risolveste … mica uno dei due rinunciò a partecipare alla competizione?
O.B.: Si, è successo alla regata del Calambrone nel 2022: il secondo giorno, partiti da casa la mattina presto, arrivati sul campo, ci siamo resi conto di aver lasciato il Foil di Leonardo, in garage, a circa 70 km di distanza, perchè la sera prima avevamo fatto manutenzione sulle viti del mast.
Lì per lì panico perché la regata iniziava a breve. Ma non mi sono scoraggiato, sono salito in macchina e sono e ripartito verso casa: ho percorso il tragitto andata e ritorno in tempo per poter partecipare entrambi alla regata … crediamo proprio che queste disattenzioni non succederanno più.
C.L.4RIW: Leo, quali sono i tuoi punti di forza e quali i punti deboli in regata? Preferisci i percorsi olimpici che includono le boline e le poppe oppure i percorsi slalom downwind con sole strambate? Ti vedremo su una tavola slalom-foil oppure il tuo futuro è la classe olimpica?
L.B.: Tra i punti di forza credo ci sia la presenza del vento forte ad aiutarmi e i punti deboli su cui sto lavorando sono le partenze e la tecnica di regata.
A me piacciono entrambi i percorsi, ho potuto cimentarmi in quelli olimpici quest’anno, per la prima volta, all’ European Championship IQFOIL a Torbole e mi è piaciuto molto. Mi piacerebbe fare entrambi, hanno caratteristiche diverse ma sono tutti e due divertenti.
Vedrò come organizzare al meglio il mio tempo, cercando di non trascurare la scuola prima di tutto e anche le mie amicizie!
C.L.4RIW: Ho visto che con il giovane Calcaterra avete lealmente combattuto ad ogni prova, ti sei divertito oppure sei rimasto insoddisfatto del secondo posto assoluto ?
L.B.: L’esperienza di quest’anno è stata sicuramente positiva, ho imparato molte cose, molte altre saranno da scoprire; con Federico Calcaterra ci siamo confrontati sempre in maniera leale e diretta, rispettando i principi dello sport, siamo grandi avversari in acqua ma finita la regata riusciamo a condividere spazi insieme come due amici.
Sì, sono soddisfatto del secondo posto ma la mia ambizione è quella di raggiungere il gradino più alto del podio.
C.L.4RIW: Orlando pensi di continuare a regatare ancora a lungo oppure in futuro vorrai dedicarti esclusivamente al ruolo di caddy ?
O.B.: Sì, penso che la mia carriera di regatante sia appena iniziata, sono giovane!!! Il mio obiettivo è di restare più possibile sui campi di regata … per quanto riguarda il ruolo di caddy è un lontano ricordo, ognuno deve provvedere a sé stesso ed avere la responsabilità dei propri materiali.
C.L.4RIW: Il prossimo anno vi vedremo ancora entrambi sui campi di gara?
ORLANDO e LEONARDO: Certo che sì, a breve cominceremo assieme il percorso di preparazione fisica in palestra e in acqua per il prossimo anno.
Non vediamo l’ora di tornare sui campi di regata per ritrovare amici e condividere insieme la bellezza di questo sport.
Interview: Carlo Lignola 4 www.RIWmag.com
photo: AICW, IQFoil Class, Elena Giolai, CST, Francesca Freddi